Se sono mamma lo devo a te, smarrita in un mondo di grandi, impaurita per ciò che non conoscevi, felice dei tuoi traguardi. Se sono mamma lo devo alla tua vita alla tua piccola saggezza al tuo modo di essere donna all'amore che ogni giorno mi dai alla forza che hai nell'asciugarmi le lacrime, ai tuoi abbracci infiniti ai tuoi baci del cuore... Sei il mio orgoglio, il sostegno in una vita traballante, il mio punto fermo nel vortice del mio cuore sei l'amore che non finirà mai.
Chi dice che la speranza non sia solo un'illusione? Ci si aggrappa a qualsiasi tronco d'albero che sporge dalla scogliera pur di non dire che la verità è vera, annaspi con i piedi e punti su tutto pur di rimanere lì prima dell'impatto. L'orlo di quel baratro ti spaventa chiedi aiuto, ma nessuno sente, lo hai già fatto in passato e la conclusione? Sei caduto nell'abisso della depressione... Ora sei solo, solo con il mondo, che fai, risali o ti lasci andare a fondo?
Ad un passo da te, ho incontrato l'impossibile, barriera invalicabile che impedisce di esprimere il meglio di noi... Ad un passo da te, sento il tuo cuore, il tuo respiro, la tua dolcezza, allungo una mano e tutto si dissolve, mi tiro indietro e tutto ricompare; sono la tua ombra e tu la mia, sono il tuo sogno e tu il mio... Il mio treno si è fermato nel momento in cui mi hai sfiorato, adesso la mia solitudine è piena di te... Ti amo dal profondo del cuore...
L'amore fu interrotto da un infinito pianto perché doveva nascere invece ora è rimpianto. Nelle notti insieme guardando oltre il vetro, io non vedevo te, ma il tuo cuore acceso, nell'attimo infinito dell'unico mio sguardo, mi persi amore mio e non ci fu più giorno, né sole né domani ci sarà mai più, se in questa notte buia non ci sarai tu...
Questa notte, libera da pensieri, calma come il mare di primavera, soffice come una nuvola, triste come una panchina vuota, selvaggia come il mio cuore, spenta come questo amore, scalfita come il marmo di uno scultore, rosea come le guance di un bambino, innocente come il nostro destino, umile come quello che provo, unica come il tuo sorriso, lenta come il fiume di un domani migliore.
Guardavo attonita le immagini in tv non riuscivo a crederci che non c'eri più, quel tratto di vita che tante volte avevo percorso, ora non c'era più, tutto scomparso. Lo sguardo di chi era li e incredulo sapeva che ormai era troppo tardi, di loro il nulla restava. Stringevo al petto la mia bimba che ignara della vita giocava con i miei capelli, le mie ciocche ribelli, mai avrebbe visto di persona quanto aveva lottato quel magistrato per liberare la nostra città dall'oppressione, dalle ingiustizie subite e dalle atrocità, da quelle mani che tutto raggiungevano, da tante morti assurde che tutti piangevàmo. Ora il silenzio supera le parole stanche ma le loro idee camminano sulle nostre gambe...
Il mio riflesso allo specchio mi inorgoglisce, qualche ruga lo confesso, mi avvilisce, ma nel fiore dei miei quarant'anni solca un po' il viso senza inganni.
Ho visto l'alternarsi delle stagioni i tempi brutti e quelli buoni, e tutto passa, tutto fluisce lentamente appagando in pieno la mia mente.
Ho scritto versi e gesti di una vita scalando fino in cima la salita, di strada ancora tanta ne dovrò fare per arrivare lassù e ammirare il mare.
Pensavo che il riflesso fosse solo mio invece molti lo hanno ammirato e ciò che ho scritto e quello che ho dato non è rimasto solo nel mio io.
Ringrazio con umiltà ed onore una gran donna di buon cuore per avermi spinta a salire la vetta del successo senza alcun patire.
Il tuo silenzio racchiude il mio spazio, gocce di tempo passato a dormire, tempo perduto nel dolce soffrire, ore di notti consumate a sognare... Mi fermo...
È qui che passeggio la domenica mattina, tra antiche mura e odori di cucina, aiuole ben curate, come fosse estate, e merli di torri mai scalate.
Un orologio segna l'ora del mio arrivo su un piazzale che ha visto albeggiare turisti di ogni dove e monaci pregare rimanendo nel suo splendore natio.
Mosaici di indescrivibile bellezza ornano un Duomo di inestimabile valore che con molto sangue e tanto dolore adesso mostra la sua faccia a chi lo apprezza.
Gente scura di pelle insieme a capelli biondi hanno invaso le strade dei nostri latifondi portando la loro arte e la magia fino a giorni nostri, nella Palermo mia...