Poesie inserite da Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Le confessioni

Le confessioni
son sassi lanciati dal cuore,
nell'acqua ancor calma,
son cerchi di parvenza
che si propagano, senza far rumore,
ma con dolore.
Le confessioni
son dettate dall'anima
che non riesce più a sopportarne il peso
e le ragioni,
delle tue trasgressioni.
Troppo tardi... e altre pietre lancerai
distruggendo tutto quel che hai costruito.
Ma a che cosa è valso
tenere insieme la tua vita alla mia
se è stata solo una bugia.
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    Scritta da: Anna De Santis

    L'arte

    "L'arte"
    intesa in tutte le sue forme,
    dà gioia ed emozioni
    a quel che dorme,
    sveglia assopiti senzi,
    dà forti turbamenti.
    Con pennellate e amore
    si dà licenza al cuore
    collage di sentimenti.
    Con anima serena,
    con gioia ed amarezza,
    con lacrima e carezza,
    tutto ci fà sentire
    " L'arte"
    tutto ci fà provare
    col corpo e con la mente,
    quando con sentimento...
    degli occhi e del cuore godimento.
    Appagante momento...
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      Scritta da: Anna De Santis

      E sono ancora quì

      E sono ancora quì,
      col cuore straziato,
      eppure mi hai ferito,
      tradito e lasciato.
      Ora sei tornato
      e mi hai trovato,
      come sempre è stato.
      Un bacio una carezza,
      e pensi che tutto è passato.
      Quando darò retta alla ragione
      quando sarò costretta a dire al cuore:
      tu non sei in prigione.
      L'amore non ha occhi per vedere
      ma dovrò farmi curare
      per vederti ancora e ancora
      entrare ed uscire.
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        Scritta da: Anna De Santis

        Evviva la calza

        Io sono ormai pronta, mi sono vestita,
        lavata, truccata tutta pettinata
        dal migliore coiffeur.
        Scendo in salone dove mi aspetta
        mollemente seduto, sul vecchio divano:
        ma come sei bella, accarezza una coscia,
        la calza si smaglia, e adesso che faccio?
        Non riesco nemmeno ad entrare nel bagno
        che onda sinuosa, si muove e torna e ritorna
        non posso fermarlo, mi piace, non nego
        e ridotti a brandelli i pochi vestiti;
        fai quello che vuoi.
        Evviva la calza smagliata
        che sveglia già sensi assopiti
        e dà un senso a giornate banali
        passate neanche a parlare.
        La cena i bambini, la televisione
        che noia!
        Ma ora orsù a letto bambini;
        e metto la nera sottana, le calze,
        ma ahimè, troppo tempo è passato
        e lo trovo... già dorme sul vecchio divano.
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          Scritta da: Anna De Santis
          Poeta è chi vola più in alto degli altri, con tutta la sua fantasia, fuggendo le banalità e quel che la vita ci dà.

          È un miracolo il sole, il tramonto ed il mare,
          e tutto quello che ci fà sognare,
          un fiore, il colore, un arcobaleno,
          una foglia che il vento porta lontano
          un desiderio che va...

          miracolo è donna, è amore e dolcezza,
          le morbide forme, acerbe o vissute
          le rughe gli affanni ed i suoi vari inganni
          la rabbia e i dolori del cuore
          che male ti lasciano dentro

          miracolo è un bimbo, il suo viso
          il dolce sorriso e manine tese
          ti chiedono aiuto, protezione e fiducia
          ma quanti lo fanno?
          Perversi e bastardi!
          E ti fermi a pensare...
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            Scritta da: Anna De Santis

            Spero finisca questa giornata

            Sento la pioggia dietro quei vetri,
            sento le gocce che scivolan via,
            non sò perché piove anche quì,
            tutto è bagnato dalle mie lacrime,
            oggi son triste ho un groppo in gola
            il cuore stringe la mente vola:
            spero finisca questa giornata,
            forse domani non è così;
            Vorrei vestirmi, non sò, non voglio,
            mi sono alzata, neanche lavata,
            ma sì mi butto sopra quel letto
            e stringo forte il mio cuscino,
            ancora lacrime scendono giù.
            Mi sento male, meglio vestirsi,
            esco e così piango con te.
            Spero finisca questa giornata
            forse domani...
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              Scritta da: Anna De Santis

              Stavolta non svendo

              Quanto amore c'era tutt'intorno,
              diventavo una geisha ogni giorno,
              ogni suo desiderio era il mio.
              Ogni volta era sempre la prima
              e tremavo solo se mi sfiorava,
              ogni volta ero sua se voleva,
              ogni volta che la bocca baciava.
              Poi passione è svanita,
              se ne è andato sbattendo la porta,
              io distrutta, perduta
              son caduta in folli pensieri,
              ho sofferto, era ieri.
              Oggi mi amo da sola,
              son contenta, son mia,
              vo ballando per casa,
              non c'è spazio per altri
              tutto il tempo è per me.
              Improvviso un suono alla porta:
              son tornato ti prego,
              apri amore son io...
              Vò cantando per casa,
              vò ballando, non sento
              e mi amo da sola
              senza avere tormento.
              Vò cantando, vò ballando
              la porta non sento,
              stavolta non svendo!
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                Scritta da: Anna De Santis

                Gitani

                Chitarre che suonano
                al chiaro di luna,
                donne vestite d'amore,
                le mani alle vesti sontuose,
                da sogni e dalla vita colorate.
                Si alza la gonna,
                mostrando le cosce tornite,
                son donne vissute,
                dal tempo forgiate
                e danzano scordando ferite.
                Gli uomini intorno ai falò
                con boccali di vino,
                suonano e cantano fino al mattino.
                Il sole li trova in terra storditi,
                la musica giace nelle vecchie chitarre,
                liberi dal tempo e dalle sbarre,
                gitani
                che il vento come le foglie porta lontano,
                il loro è un eterno viaggiare,
                come onde di mare,
                come barche senza timone,
                nel porto non attraccano con fune,
                non hanno paura,
                la loro è continua avventura.
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  Il fucile

                  Una divisa nuova, un fucile
                  con l'ordine di sparare.
                  Non pensavo fosse così facile,
                  chiudere gli occhi e premere il grilletto,
                  ho ucciso un uomo,
                  un nemico mi hanno detto.
                  Aveva il sangue del mio stesso colore
                  soffriva come me.
                  Ho sentito un gran dolore
                  e stringendolo al cuore
                  abbiamo pianto insieme.
                  Ha chiuso gli occhi,
                  mi è morto fra le braccia,
                  ho buttato via il fucile,
                  così non si può morire!
                  Quardando lontano, mi volevo scusare,
                  davanti al cielo, al sole al mare
                  ho promesso di non sparare.
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