Poesie inserite da Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Rimani o vai via

Sei sabbia che tra le mani ormai scivola via,
non rimane che traccia di te:
non sei mio.
Il calore rilasci su tutta la pelle,
è l'unico modo che ho per averti con me:
non sei mio,
ti vedo con lei che passeggi più in là,
ma quando noi siamo da soli...
non sei mio,
sei sole che a tratti mi scalda,
poi nuvola viene a coprirti e vai via.
Non rimane che traccia di te.
Non potrò sopportare più a lungo
Il continuo tormento:
non sei mio,
decidi al momento:
o rimani per sempre... o vai via.
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    Scritta da: Anna De Santis

    Perdonami amore

    Se bastasse una sola parola
    a farti tornare,
    sarei pronta a gridarla.
    Perdonami amore...
    Davanti al mio mare
    son rimasta a pensare;
    dove abbiamo sbagliamo?
    Quando proprio è finito?
    Non mi viene più in mente,
    solo tu dolcemente
    e accarezzo il ricordo
    quando l'acqua mi bagna,
    mi risveglia, non scordo
    i tuoi baci e l'amore,
    noi sdraiati a parlare
    sulla sabbia, il calore...
    Perdonami amore...
    Non volevo ferirti
    ascolta il mio pianto,
    non possiamo rischiare
    ed avere il rimpianto
    che è finito un amore.
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      Scritta da: Anna De Santis

      Prigione dorata

      Mi arrampico sopra quei vetri,
      cercando spiragli,
      la luce mi sembra lontana,
      eppure...
      Ho porte già aperte,
      ma un muro invisibile
      si erge ormai innanzi.
      Non varco mai mai soglia,
      paura vigliacca mi frena.
      Stò qui in prigione dorata,
      frustrazioni e tormenti;
      io voglio scappare, ma velate catene
      mi cingon le mani,
      e desideri repressi e sogni rimangon virtuali.
      Allungo le mani,
      tentando di aprire quei vetri...
      paura vigliacca mi frena.
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        Scritta da: Anna De Santis

        Sono acqua di mare

        Sono acqua di mare,
        spumeggiante e radiosa
        che i raggi del sole trafiggie con forza,
        ed è un gioco di luce.
        Sono onda che danza,
        volteggia, spruzza e s'increspa.
        Son tempesta che l'acqua impazzisce,
        e s'ode il rumore del mare,
        tra gli scogli lo schiocco dell'onda,
        e poi sopra la sabbia,
        dove stampano orme ormai tutto svanisce.
        Poi ritorna la calma,
        e dal buio profondo del grigio riflesso,
        ecco il raggio di sole, che con forza trafigge
        e ritorna la luce e il suo splendido azzurro.
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          Scritta da: Anna De Santis

          Un ombra

          Un ombra, in cerca di te,
          per elemosinare un po' del tuo tempo
          che più non hai per me.
          Un ombra che svanisce a poco a poco
          I suoi contorni,
          passeranno i giorni e sparirà.
          Quanto è fragile questo amore rubato,
          quanto dura la passione
          che ha legato due persone,
          desiderio, possessione,
          poi subentra la ragione.
          Io: un ombra, l'altra donna,
          che è servita nei momenti tuoi più tristi,
          come un ombra vado via.
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            Scritta da: Anna De Santis

            Sta storia è proprio vera

            Sta storia è proprio vera,
            quella che nun s'enventa perché strana.
            Quanno che me so fatta donna,
            sempre speravo de famme na famija,
            er ragazzo ce l'avevo, me so sposata,
            co fretta, perche de cullà un fijo m'ero sognata.
            Passarno gli anni e niente,
            e quanno doppo tanto,
            li dottori m'hanno dato sta condanna...
            nun poi diventà Mamma!
            E mo che ce facevo sola co lui,
            io che avevo sempre sperato de fa un fijo.
            Nun me potevo rassegnà a sto destino infame.
            Io che sapevo tutte quelle favole,
            tante canzoncine,
            che avevo insegnato a tante bambine,
            che ce facevo co tutto quell'amore.?
            Me so subito industriata,
            e fatti li dovuti documenti,
            avvertiti tutti li parenti,
            so partita alla ventura ed è stata proprio dura.
            Me so trovata in tera Cilena, dove c'èra un bimbo tutto martoriato,
            denutrito e abbandonato,
            e già era mio.
            Me lo sentivo fino drentro er core, sto fagottello,
            che me stringevo co tutto l'amore,
            e ancora nun ce credevo,.
            Ma più cresceva e più l'amavo.
            Questo è l'unico amore,
            a cui non resiste fiamma,
            vive quà drentro er core
            da quanno che so mamma.
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              Scritta da: Anna De Santis

              Sono foglia

              Sono foglia strappata dal vento,
              è così che mi sento,
              e volo a mezz'aria trascinata poi via
              chissà dove.
              Dovunque mi poso
              mi fermo e riposo,
              ma il vento mi prende e più in alto,
              mi fa volare.
              Non vorrei, sono stanca,
              su terra planare
              e fermarmi a pensare.
              Il vento beffardo
              trascina con me tutti i ricordi,
              che avevo attaccati al mio ramo,
              più forza non ho di reagire,
              e mi lascio andare...
              Non vorrei, sono stanca
              su terra planare
              e fermarmi a pensare.
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                Scritta da: Anna De Santis

                Ti darò il benservito

                Son la tua marionetta,
                nel teatro della tua vita sbagliata,
                quanto tempo son stata legata
                a quei fili che sapiente tiravi e tiravi.
                Non capivo dove mi conducevi,
                accecata d'amore.
                Ora il filo ho spezzato, non riesco a scappare
                abituata a farmi manovrare,
                aspetterò con pazienza, ne farò di esperienza
                e da sola saprò camminare,
                senza farmi da te trascinare.
                La mia testa hai riempito di tante bugie,
                ora penso da sola, tutto ciò mi consola,
                tante idee, son le mie.
                Quando forse avrò preso coscienza di me,
                ti darò il benservito
                e ques'ultimo filo mi libererà da te.
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