Poesie inserite da Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Far vivere il cuore

Il mio sguardo, una sfida,
non abbasso mai gli occhi,
son sicura di me
con chiunque mi tocchi.
Vorrei lasciarmi andare,
ma ragione mi frena
e rimango a pensare.
Quanto tempo poi perso
quel cercarsi e cercare
di far vivere il cuore
come vuole l'amore.
La mia sfida l'ho persa,
i miei occhi ho abbassato,
non ho più ragionato
per la vita è bastato.
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    Scritta da: Anna De Santis

    Faida maledetta

    Un velo pietoso si stende,
    si arrende in terra glorioso.
    Con muto dolore
    si benda quel cuore
    di tutta la gente,
    per non farlo soffrire.
    Si chiama, si geme
    s'impreca, si teme,
    tra ardite colonne
    di templi di antica memoria,
    nascoste da spine
    che grondano sangue,
    il passato, la storia...
    eventi funesti,
    in anfratti riecheggiano,
    vecchie e nuove commedie
    di odio e vendetta,
    di faida maledetta
    che fine non ha.
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      Scritta da: Anna De Santis

      Domani ti chiamo

      Mi hai detto domani...
      Ho aspettato,
      ma quando mi chiami?
      I miei occhi son persi
      sul nero strumento
      che separa il mio amore,
      un continuo tormento,
      quando sarà quel giorno
      che squillerà al cuore?
      Ci ho creduto,
      il tempo è passato
      il mio sguardo è cambiato,
      ancora ti aspetto
      mi treman le mani
      sul nero strumento,
      avevi detto... domani.
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        Scritta da: Anna De Santis

        Devi restituirmi il cuore

        Voglio un'ultima cosa se vuoi andare via,
        la valigia è là non ti preoccupare,
        io non ti trattengo ti lascerò andare.
        Le lacrime asciugherò, non saranno le mie,
        forse un po' dei ricordi, che presto passeranno,
        come rugiada che asciuga col calor del sole.
        Rivoglio quello che ti avevo dato:
        devi restituirmi il cuore.
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          Scritta da: Anna De Santis

          Dal dottore

          Signorina si spogli,
          si guardi allo specchio
          c'è qui la bilancia
          si pesi... si pesi.
          Il corpetto non tiene più il seno
          le forme straripano un po',
          un tempo la vita era ben delineata,
          come mai non si è più controllata?
          Ormai i miei amanti
          disertan l'alcova
          e senza far caso ai loro commenti...
          sbagliavo.
          Ora giudichi lei:
          preferisce un bel piatto di pasta
          o una notte di sesso?
          Questo o quello comunque è un piacere.
          Su ci pensi un po' su, qualche chilo togliamo,
          un massaggio qua e là
          e si torna all'antica beltà.
          Il mio medico è stato sincero,
          ma il consiglio non basta,
          io vorrei ritornar ad esser bella,
          ma davanti a un buon piatto di pasta.
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            Scritta da: Anna De Santis

            Coriandoli

            La mia vita son coriandoli
            che ho buttato a piene mani,
            con l'ingenuità di un bimbo
            che non pensa al suo domani.
            C'è stato un tempo,
            che era sempre carnevale,
            non conoscevo lacrime,
            finita è la festa e quel che resta
            son solo coriandoli,
            ovunque calpestati,
            pezzi della mia vita ormai perduti,
            li guardo e sto male
            ma non riesco a credere
            che sia finito il carnevale.
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              Scritta da: Anna De Santis

              C'era una volta un ramo di rosa

              C'era una volta un ramo di rosa,
              cresciuto in fretta dinanzi alla mia casa.
              Rosa Spina dall'intenso profumo,
              sopra un albero si era arrampicata.
              Tutto il suo tronco di spine era trafitto
              e permetteva succhiasse la sua linfa,
              perché per amore ormai era sconfitto.
              Portò quei segni per lunghe stagioni,
              godendo del suo abbraccio
              e del profumo dei suoi fiori a primavera.
              Una mano assassina
              troncò la vita a Rosa Spina
              che cadde ai piedi del suo amore.
              L'albero appassì e perse le sue foglie,
              ma sul suo tronco
              son rimaste di spine le ferite.
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                Scritta da: Anna De Santis

                Autunno

                Dice una foglia al vento.
                Ho uno strano presentimento,
                perché mi strappi dal mio albero
                e mi porti lontano?
                Dice il vento alla foglia:
                non è che ho molta voglia di portarti via,
                chissà dove è il destino.
                È autunno, non lo sai, tutto si spoglia,
                e strappo qui e là foglia per foglia,
                tutto dagli alberi dei boschi e delle valli.
                Cadrai in terra e polvere sarai,
                in humus e linfa ti trasformerai,
                alimento sarai per altri alberi e nuovi arbusti.
                Ma allora rivivrò, è quel che dici?
                Sì rinascerai in altre dieci, dieci e dieci,
                sarà un tripudio di verde a primavera e nuovi fiori.
                Ma allora niente muore nel suo letto?
                No!
                È una trasformazione, è un ciclo ed è perfetto.
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  Avrai tempo per piangere

                  Avrai tempo per piangere,
                  quando ti mancherò,
                  mi chiamerai,
                  ma sarò lontana
                  dalle tue carezze,
                  sarai lontano dalla mia tenerezza,
                  non stringerai più la mia mano,
                  che ti dava quella sicurezza.
                  Ogni volta cercavi il mio respiro,
                  ti mancava l'aria,
                  e dolcemente appoggiavi le tue labbra
                  sulle mie,
                  riprendendo vita.
                  Tutta te l'avrei regalata,
                  pur di vederti felice.
                  Ora so che stai male,
                  non hai voluto ascoltare il mio cuore,
                  sento le tue grida soffocate,
                  pronunci il mio nome,
                  ma non puoi parlare,
                  io riesco a sentirti,
                  non ti ho mai scordato,
                  da quando te ne sei andato.
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