Poesie preferite da Antonio Prencipe

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Scritta da: Antonio Prencipe

Non mi pento dell'inferno

Dio muore dietro un piedistallo
coperto da mille diamanti.
In questo strano mio destino anche Dio vola basso.
Vieni qui!
Angelo sparato dal fucile che ho nascosto
sotto il cuscino, vieni qui.
Accarezza queste lacrime sconosciute
dalla mia eterna solitudine.
Baciami la fronte e leviga aggressivamente
la mia rabbia, rendila pura
e lasciala volare per poi lanciarla
contro quel grattacielo infernale
che nasconde ancora il sangue indigesto
del mio unico e vero limpido amore.
Non voglio più vivere nel paradiso,
l'inferno fa per me e non mi pento,
pugnalerò l'erba ancora fresca
di rugiada, lacrime salate scese giù
dall'occhio eterno dell'infinito.
L'amore è finto come il purgatorio
in questo antico mondo infame,
ma io non mi pento,
io combatto contro il fuoco,
contro i fulmini, non morirò senza sorridere,
salterò dalla montagna di plastica più alta,
squarcerò il paracadute e mi schianterò
al suolo dolce imponente Re
freddo come il deserto.
Le stelle aperte mi mettono in croce,
no cazzo io non mi pento,
allora spaccherò in due il vento,
non mi arrendo sotto quest'albero di melo,
assalirò la sorte e nel suono della tua voce
riposerò e chinerò la testa,
implorerò il passato di lasciarmi in pace
e schiaccerò questa marlboro
tra le mie possenti e levigate ali argentate.
All'improvviso t'accorgi che l'inferno è finito
e ti ritrovi con le pistole cariche sparando
contro tutto ciò che rende felice questa vita
non ancora abituata al fresco
ed inebriante odor di miele.
Questa vita mia è
troppo sbandata per rinnegare l'inferno.
Composta sabato 26 febbraio 2011
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    Scritta da: Giorgio De Luca

    Portami con te

    Togli quella maschera di tristezza
    che t'adombra il viso,
    buttala via.

    Le rondini sono tornate a volare,
    le campane a suonare.

    Il sole fa capolino tra nuvole bizzarre,
    una piccola lacrima scende
    a bagnarti le labbra.

    Non piangere, la nostra è stata
    una lunga storia d'amore.

    Le mie parole sono chiuse dentro
    uno scrigno d'argento, sepolte
    sotto un cumulo di terra.

    A parlarti sarà la mia anima...
    ad accarezzarti il mio respiro...
    a baciarti il tiepido alitare di vento.

    Non andare via senza aver lasciato
    acceso un lume, sai che ho paura
    del buio.

    Portami con te, lasciami vivere
    dentro le pareti del cuore.

    Per sempre.

    I miei passi hanno lasciato orme
    lungo il sentiero bordato di rose...
    Composta sabato 11 dicembre 2010
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      Scritta da: Jean-Paul Malfatti

      Un amico di nome Antonio...

      In questo gran mondo virtuale
      ho scoperto un amico reale.
      Anche se non l'avevo cercato,
      quasi per caso, l'ho trovato.
      Ed il suo nome è Antonio!

      Ma lui non è nessun profeta...
      è solo un sognatore, un poeta.
      Fors'anche un filosofo attuale
      d'un mondo magico e surreale.
      E Antonio è il suo nome!

      Siamo diventati amici virtuali
      così diversi, così uguali...
      Le nostre passioni sono queste:
      scrivere ed amare, e fare feste.
      Siamo amici, siamo felici!
      Composta giovedì 28 ottobre 2010
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        Scritta da: Barbara Brussa

        A Mario

        Se ti dicessi che ti amo
        direi una infame bestemmia
        perché i fratelli non si amano mai
        eppure è vero; nel fuoco dell'arte
        abbiamo un amore in comune,
        questo non posso dimenticarlo
        e dirti ti amo per un poeta
        assume un significato diverso
        dal volgere umano delle cose.
        Amo i tuoi orizzonti impossibili
        la tua coscienza perfetta
        il tuo volgere ad ogni stagione,
        la tua pennellata distratta
        la tua fiducia in te,
        che è in fondo l'umiltà di Cristo
        che pure era figlio del Padre.
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Morta per autoprocurato aborto

          La stanza tua piena di fiori
          e due coltelli, i testimoni
          di un rito che non ha padroni
          un rito l'unico rimedio
          a libertà negate a volontà spezzate

          In mezzo al sangue
          lei per terra vinceva la sua guerra
          senza parlare senza accusare dei suoi tre mesi
          di dolore, di rancore, di timore
          ecco l'immagine
          e tutto a un tratto mi sembra assurdo
          le strade son di burro si scivolava
          si sprofondava che si faceva noi

          Dov'è il coraggio di continuare a dar la vita
          tra le macerie se la gente non ci sente più,
          forse daranno un paradiso a donne come lei
          che così han deciso

          E in tutta questa distruzione
          Io cerco un'altra direzione ma sono già troppo lontana
          qualcosa brucia dentro me, dentro di me
          si torce l'anima
          cos'è successo, che cosa resta adesso
          che cosa sono io
          le grida spaesate
          le mani morsicate sue.
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            Scritta da: Elena Sorà
            Sparo sulla folla, ne colpirò uno solo
            sei solo tu a dover morire in un canale di scolo
            Illuso vuoi cambiare il mondo
            e per questo presto sarai morto
            non capisci che qui non ce n'è uno che abbia torto
            ognuno vuole la sua riscossa
            e intanto tu te ne vai in una sottile linea rossa
            il cellulare suonerà
            ma nessuno risponderà
            così sprechi il tuo respiro
            non prenderti in giro
            non mi commuovi
            tanto è ufficiale morirai
            ma ancora non capisco come fai
            a lasciarti ammazzare
            per uno stupido ideale.
            Composta mercoledì 13 ottobre 2010
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              Scritta da: Eclissi

              Prima di venire

              Prima di venire
              Portami tre rose rosse
              Prima di venire
              Portami un grosso ditale
              Perché devo ricucirmi il cuore
              E portami una lunga pazienza
              Grande come un telo d'amore
              Prima di venire
              Dai un calcio al muro di fronte
              Perché li dentro c'è la spia
              Che ha guardato in faccia il mio amore
              Prima di venire
              Socchiudi piano la porta
              E se io sto piangendo
              Chiama i violini migliori
              Prima di venire
              Dimmi che sei già andato via
              Perché io mi spaventerei
              E prima di andare via
              Smetti di salutarmi
              Perché a lungo io non vivrei.
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                Alla tua salute, Amore mio!

                Sono folle di te, amore
                che vieni a rintracciare
                nei miei trascorsi
                questi giocattoli rotti delle mie parole.
                Ti faccio dono di tutto
                se vuoi,
                tanto io sono solo una fanciulla
                piena di poesia
                e coperta di lacrime salate,
                io voglio solo addormentarmi
                sulla ripa del cielo stellato
                e diventare un dolce vento.
                Composta venerdì 10 settembre 2010
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                  Amore e rabbia

                  Da quando sono nata, la corda ombelicale non si è spezzata mai
                  è fatta d'amore, che si rafforza nel tempo,
                  Lei,
                  dolce madre
                  è sempre con me,
                  nella mia mente, nel cuore,
                  nel mio DNA.
                  Nel mio sorriso c'è anche il suo,
                  in ogni mia lacrima si specchia il suo volto lacrimoso
                  in ogni mio respiro, sospiro fa rumore anche il suo.
                  Madre mia figlia di Dio,
                  con la corda ombelicale mi hai legata all'Universo,
                  da dove sono venuta come uno straniero
                  a dove ritornerò,
                  a casa.

                  Da quando sono nata, la corda ombelicale non si è spezzata mai,
                  è incatenata al mio destino,
                  senza aver altre scelte,
                  imprigionata nei miei limiti,
                  come spezzare le ali alle aquile,
                  obbligata pensare, parlare, fare con il cervello programmato,
                  da quell'attimo casuale è stato deciso ogni passo nella mia vita,
                  in un corpo fatto per me,
                  dove pulsa il mio cuore puro
                  liberi pensieri nella mente,
                  e da li nasce il poeta,
                  ché è in me.
                  Composta giovedì 9 settembre 2010
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