Scritta da: Asianne Merisi
in Poesie (Poesie d'amore)
Ho conosciuto una rosa
dai petali profumati e un cuore morbido.
Ma poi i suoi petali sono caduti,
e le sue spine hanno graffiato.
Composta giovedì 28 marzo 2019
Ho conosciuto una rosa
dai petali profumati e un cuore morbido.
Ma poi i suoi petali sono caduti,
e le sue spine hanno graffiato.
Li chiamavano amanti,
erano un desiderio,
un cammino incessante,
un puro amore.
Quello sospeso nel tempo che riconosce
i suoi figli... gli amanti.
Quelli che, come un vento contenuto
Si travolgono nella contenuta passione.
Si possiedono e si impossessano
di profumi e di smisurato ardore.
Perché l'amore è assetato,
beve dalla fonte degli amanti
prosciugando l'anima di un desiderio Inesplorato.
L'amore è una forza selvaggia,
tenero,
feroce,
aggressivo,
impulsivo.
È un germoglio nell'anima,
desidera le notti di stelle e i giorni di sole,
custodisce un fiore che, al mattino sboccia
e con la sua rugiada offre la vita.
L'amore è una sete di bene,
vive dentro e si nutre,
si guarda allo specchio e si piace.
Sarà fecondo nel tuo corpo,
dove pianterà radici
è sarà scudo e riparo di ogni violenta tempesta.
Giaciglio sicuro per le tue emozioni e
Alcova discreta per le tue passioni.
E tu, non potrai vivere senza.
Gli amori che iniziano
rimangono fermi
alla curva degli occhi,
E vivono alla bocca dello stomaco.
Quelli che osano,
fanno la rivoluzione
Inventano baci,
Izzano rivolte.
Gli amori che vogliono
Sono quelli che esigono, lottano.
Si ascoltano e si danno colore.
Un amore che ruzzola,
accartoccia parole,
Vola tra le sponde del mare,
Vende sorrisi a gli angoli della strada,
Si premia con un sorriso,
e con un verbo imperfetto,
Ma che non usa mai quello al passato.
Vedono le mani,
dove gli occhi non sanno vedere,
su baci di bocche socchiuse
in carezze cieche e in mille dita
che frugano sulla pelle.
Cercano le mani,
più di mille parole
sotto sete che coprono ogni brivido
in notti senza luna
su strade d'estasi.
sentono le man,
i più di mille grida di piacere
le tue... le mie.
Aleggia,
canto di primavera
sii audace pensiero di profumo e colore
tramutando il grigiore in raggio di sole.
Ritorna a migrare,
vezzeggia nel cielo,
ridisegna il sereno.
Sii veste di prato
verde di foglia,
seme impollinato.
Drappeggia i campi e danza lungo filari ancor spogli.
Torna, primavera
sorprendici
facci innamorare,
come solo tu sai fare.
Tu,
spogliata di seta rossa
profumo di fiori celesti
Su pelle di papavero.
Tu,
incanto dei miei occhi
Armoniosa danza
e soffio di vento sul cuore.
Ancora nei sogni mi accarezzi
su respiri affannati d'amore.
Tu,
Venere d'amore
mio desiderio
carezza tempestosa,
Annodami ancora nei tuoi piaceri,
Non vedi che il mio cuore
ti reclama ancora.
Aria nell'aria
fiato nel fiato
amore sognato.
Aria nell'aria
fiato nel fiato
nell'amore sfinito.
Aria nell'aria
fiato nel fiato
di questo amore creato
chiuso tra le braccia,
e sul petto addormentato.
Guardo il mio tempo che passa
sui segni del viso,
non è una ruga in più che fa paura,
è il tormento il dolore
che ha lasciato segni indelebili.
L'anima è incerta e tutto intorno a me tace...
Sembra di non vedere confini,
ogni cosa svanisce
e io dolcemente mi lascio guidare.
È l'unico modo per offrire
uno sguardo alla vita,
e nell'Attimo... ritrovarne il senso.
Non cercare parole di cristallo dalla tua bocca,
sarebbero ragioni di cemento.
Non costruire mai sorrisi di veleno sul tuo viso,
sarebbero podi senza medaglie.
Cerca sempre tasselli di vita da afferrare tra le mani,
e non barattare il dolore con vili inganni.
Guarda sempre l'orizzonte come un punto d'arrivare,
una porta da oltrepassare.
Trucca le tue ciglia con il rimmel della consapevolezza
e tanti sogni nella tasca,
sarai sempre un po' zingara
quando danzerai scalza e libera
credendoti eternamente bambina.