Tra le mani un biglietto: "È un viaggio severo" ti fu detto.
È così iniziasti il cammino che non eri neppure un bambino, e nelle orecchie ancor quel dire: "È un viaggio severo, non ti posso mentire".
Sentisti il cammin divenir pesante mentre eri semplicemente un viandante, e quando prono al ciel saggiasti terra, ancor di quella voce ascoltasti favella: "È un viaggio severo, ma questa è la tua guerra".
Sollevasti membra facendo leva sulla tua tempra, caparbio occhio avevi ma poco in verità vedevi, e quando trappola fu tesa, tu prima di cader cercasti presa.
La notte era buia e soffocante, e tu eri solo un triste viandante fu allora che ascoltasti il vero canto di quel cuor che avei cercato tanto:
"È un viaggio severo, ma è in te quel sentiero, camminerai affranto stretto al tuo solo pianto, e tra lacrime e dolore raccoglierai il tuo primo fiore.
È nello sciogliere il mistero tu avrai inver trovato il tuo sentiero quello che abita ogni cuore, ma che chiede viaggio per far riconoscer Amore."