Poesie inserite da dax

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Scritta da: dax

Civiltà?

Su questi prati hanno innalzato
i tralicci della disperazione.

Su questa terra feconda
ora avvelenata,
tra questi alberi malati
il silenzio dei grilli
e il ripudio delle ultime rondini
straziano l'anima del passante.

Nei fossi, fogne di chimica
l'acqua inquinata
striscia sulla pianura
come il sangue marcio
d'un orrenda ferita,
né la certezza della distruzione
fermerà gli uomini senza senno né morale.

Solo l'interesse immediato
affonda nell'oro la coscienza
di chi dovrebbe costruire
il lavoro e la giustizia.
Composta domenica 22 ottobre 1989
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    Scritta da: dax

    Amore

    L'amore scuote la carne vergine
    che smarrita naviga
    nel mare della sensualità.

    Odori d'amore,
    di sangue, di sesso.

    Odrori di speranza,
    di vita, odori dimenticati:
    odori ricordati.

    Falangi di sogni di grida,
    di rimpianti nascosti
    nell'inconscio freudiano,
    dove l'albero del bene
    e del male giace sradicato
    nel deserto d'un paradiso distrutto.

    Dalla terra rinasceremo in un fiore.
    Composta domenica 10 aprile 1988
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      Scritta da: dax

      Settembre

      È l'ultimo giorno d'estate,
      già s'odono scadenzare
      lontani rumori, di ruote
      che solcano arsi sentieri,
      vecchi carri s'avvicinano
      alle stalle, alle cascine
      portando le ricchezze dell'estate
      al sicuro nei fienili, nei tini
      ribolle il calore del sole.

      Ricordi di corse nell'erba,
      sudati amplessi consumati,
      veloci godimenti rubati
      al lavoro dei campi,
      tra covoni di fieno e placidi buoi.

      È l'ultimo giorno d'estate
      già il vento racconta
      vecchie leggende, storie
      di vecchi fantasmi vagabondi,
      tra le luci e le ombre
      del tramonto che avanza,
      tra le braci ardenti del camino
      che scoppiettano sommesse,
      sorseggiando un rosso sincero
      spezzando il fragrante pane,
      la vita si consuma in una preghiera.
      Composta martedì 21 settembre 2010
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        Scritta da: dax

        Grandiosità

        Vediamoci questo mattino
        tra le fradice vie bagnate
        dalla pioggia dei ricordi
        dei pensieri:
        i nostri pensieri.

        Vediamo questo mattino
        tra le solitarie strade,
        dove cinerei cipressi
        avvolgono il nostro sguardo
        tarpandoci la visione dell'orizzonte,
        dove nuovi bambini giocano
        ignari del futuro, ignari del dolore.

        Vediamoci questo mattino
        abbracciando le scemanti stelle,
        i covoni di fieno, le mandrie mattutine,
        che solcano con i loro mansueti occhi
        l'immensità delle nuvole,
        la grandiosa eternità del tempo.
        Composta martedì 10 novembre 2009
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          Scritta da: dax

          Strappiamo

          Strappiamo il velo
          dell'iniquità
          per ritrovarci uniti
          nella libertà

          Condannati all'amore
          da una Suprema Entità,
          che spazia dalle stelle
          ai cuori di tutti i viventi:
          all'umanità.

          Lottiamo uniti uomini
          e anima/li creature
          dotate di sensibilità,
          coscienti della propria dignità
          del diritto di vivere
          secondo le proprie necessità.

          Su questo pianeta
          la vita rifiorirà
          se risvegliamo nei nostri cuori
          dell'oro una nuova età.

          Raccoglire i più piccoli
          i più emarginati,
          regalare a tutti la felicità.

          Non sprechiamo
          i giorni nell'inattività
          la via è una
          questa e la verità.

          Uniamoci uomini e fiere
          per salvare il mondo, la posterità.

          Globalizzare l'amore
          questa è l'unica speranza
          dell'elica viva della nostra età,
          che rigenera sé stessa
          e da sempre ci conduce
          verso l'eternità.
          Composta giovedì 7 agosto 2008
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            Scritta da: dax

            La neve

            Fiocca lieve
            su vecchi tetti,
            la bianca neve fiocca
            su viottoli dimenticati
            fiocca lieve
            ammantando prati solitari,
            vetusti tronchi, boschi silenziosi.

            Giocano i bimbi
            con la candida neve,
            giocano rossi in viso, sorridenti
            mentre la gelida amica custodisce
            nel suo candido cuore un nuovo seme,
            una nuova vita che sboccerà
            per nutrire tutti:
            gli innocenti animali
            e i perfidi uomini.

            Fiocca lieve lieve
            la neve bianca,
            quante miserie
            il suo candido
            manto nasconderà.
            Composta sabato 6 marzo 2010
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              Scritta da: dax

              Apparire

              Quando l'apparire
              coincide con l'aspetto
              della nostra anima,
              allora vediamo realmente
              il nostro vero Io.

              Siamo grandi attori
              o stupidi guitti
              che calpestano
              il palcoscenico della vita,
              schiacciati dal peso
              del nostro niente,
              o innalzati al cielo
              da una sincera umanità.

              Shiavi delle passioni
              o sublimi eremiti lontani
              dal sangue, dalla violenza
              camminiamo insieme,
              uno accanto all'altro,
              senza vederci, senza sentirci,
              senza contarci, solitari automi
              d'un mondo effimero:
              nella speranza d'un sorriso
              d'un abbraccio,
              d'una nuova rivelazione.
              Composta sabato 2 ottobre 2010
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                Scritta da: dax

                Cogliere

                Sapremo contare i nostri peccati,
                fili d'erba senza fiori
                s'intrecciano silenziosi
                avvolgendo i cuori
                in una spirale di menzogne,
                di confessioni taciute
                negate dimenticate.

                Giovani che esuberanti
                ripercorrono le strade
                delle passate, future
                sensazioni d'amore, d'odio,
                d'erotismo sfrenato,
                d'accattivante licenzioso desiderio
                divoratore d'acerbi efebi,
                che con i loro svettanti membri
                eiaculano rose, bestemmie,
                verginità e lussuria,
                bruciando l'innocenza su altari
                d'amate irrinunciabili passioni.

                Schiavi di taciuti ed eterni amori,
                avvolti nell'incosciente
                erotica geniale follia
                s'amano senza un perché
                senza una ragione, s'amano
                ferocemente senza passato
                senza futuro cogliendo l'appassionato
                estremo attimo... per dimenticare il mondo.
                Composta martedì 10 agosto 2010
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                  Scritta da: dax

                  Leggeremo

                  Leggeremo i suoni delle parole,
                  quando l'eterno ciclo del tempo
                  avrà consumato i nostri giorni,
                  quando le nostre anime
                  saranno giudicate e sconteranno
                  penose allucinazioni, o sante visioni,
                  fuori dal tempo fuori da questa
                  terrena dimensione, solo allora c'accorgeremo
                  che la lontananza non è poi così spaventosa,
                  che è un contiguo, una piccola
                  porta nascosta tra le pareti dell'anima
                  un sogno, un ricordo,
                  una felice o dolorosa rimembranza.

                  Leggeremo i suoni le parole
                  nascoste nelle nostre menti,
                  parole eterne, parole che conducono
                  ad altre parole dove lì splendono
                  da sempre ed eternamente
                  l'amore, la luce, la giustizia.

                  Dove da sempre c'attendono
                  nuovi futuri ricordi,
                  libere esistenze di spensierata felicità.
                  Composta venerdì 23 luglio 2010
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                    Scritta da: dax
                    Nel cielo dal cielo
                    Tu Abiti Serena,
                    Tu scendi Santificatrice della terra.

                    Amata Madre di generazioni
                    tradite, affogate dal male
                    nella disperazione.

                    Potenti sadici schiacciano
                    vite innocenti, innumerevoli.
                    ma non vedono il Tuo volto,
                    non sentono la Tua Presenza
                    occupare il cuore degli innocenti.

                    Sferzerà il Santo Vento,
                    i visi insensibili i loro corpi
                    invecchiati malati
                    cacceranno l'anima
                    da sé stessi
                    nell'aria impetuosa.

                    Solo allora s'accorgeranno
                    della vita che fu
                    piangeranno sulle malazioni
                    compiute, strapperanno le vesti
                    i capelli. grideranno
                    il Tui Santo Nome
                    ma il vento disperderà
                    le loro grida
                    che Tu non potrai sentire.

                    Fine della pena mai!
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