Poesie inserite da dax

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Scritta da: dax

Devo vedere il mare

Devo vedere il mare,
l'accavallarsi delle onde,
il fugace volo dei gabbiani
la sua onirica immensità.

Devo sentire il suo fragore,
la sua voce che sussurra
dolci frasi d'amre,
parole ardenti di vita: di felicità.

Devo sentire il suo profumo
il suo odore, la sua sessualità
androgena la sua vitalità,
i suoi colori la sua camaleontica
armonia, la sua collera di tremenda
angosciante bellezza.

Devo vedere il mare
per immaginare l'immortalità di Dio.
Composta nel novembre 2009
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    Scritta da: dax
    Sento la morte prendermi le mani,
    il suo gelo raffreddda le palme,
    le dita arrancano la sferzante aria.

    Sento il silenzio, l'assenza del futuro
    turbare i miei pensieri, i miei sonni.

    Sento la mia voce chiamarmi
    dal prato dei ricordi,
    dal profondodel passato,
    dall'assurdità del tempo.

    Terrra terra primordiale,
    accogli il mio stanco corpo,
    le mie speranze infrante,
    i miei sogni abortiti.

    Terra terra assoluta madre,
    possessiva madre, amorosa madre.

    Terra terra consolatrice
    che tutti accogli, che tutti ami,
    che tutti liberi dal peso del tempo,
    dalla zavorra dei ricordi,
    dal rimorso del peccato,
    dall'inutilità della vita.
    Composta nel marzo 2010
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      Scritta da: dax

      Copenaghen

      Elaboreremo silenziosi pensieri,
      silenziose paure,
      sul nostro pianeta moribondo
      sui nostri cuori straziati.

      Ancora una volta avete vinto voi
      padroni dell'oro,
      ancora una volta avete
      schiacciato la speranza.

      Sulle nostre ossa spezzate,
      sul pianeta morente
      avete innalzato il vostro
      mausoleo di sangue e d'oro,
      di lacrime e putrefazione.

      Annegherete nel vostro sangue
      maledetto, maledetti dai vostri figli.
      Composta nel dicembre 2009
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        Scritta da: dax

        Paola

        Ho aspettato invano il tuo saluto
        disperate ore in attesa di un tuo cenno
        ma tu sei lontana dal mio cuore muto.

        Camminano i giorni senza sapore
        senza speranza di un tuo ritorno,
        grigie disperate passano solitarie le ore.

        Chiazze di ricordi sporcano la mia memoria
        è finita l'estate della giovinezza spensierata
        sono cadute le speranze in giorni ormai senza storia.

        Solitudine è l'espiazione dei miei peccati
        abbandonato anche da tè
        come sono soli, e tristi i miei fati.

        Colombe venite al mio capezzale
        il vostro svolazzare rallegri l'agonia
        mentre il sole s'accinge all'appuntamento serale.

        Addio amore!
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          Scritta da: dax

          Alla poetessa

          Siete voi che rincorrete
          la vostra anima bambina,
          che vivete i sogni,
          le parole, voi che umiliate
          il tempo, regalandovi
          uno spicchio d'eternità.

          Siete voi che sornioni
          osservate la nostra pazzia,
          il nostro male di vivere,
          i nostri compromessi
          il nostro malaffare.

          Dall'alto della vostra
          torre di vetro, nudi
          ed inermi soffrite
          voi il nostro dolore
          noi che inconsapevoli
          viviamo inutili giornate,
          inutili vite.

          Siete voi che dalla vostra
          innocente percezione
          mostrate una nuova vita,
          una nuova sensibilità
          un nuovo futuro

          Siete voi che ci presentate
          noi ignudi, vergognosi
          allo sguardo del Dio
          Giudice Terribile.

          Di tutto questo ti ringraziamo
          tu ci hai ricordato la nostra fragilità,
          la nostra umanità ch'era tua.

          Grazie Alda.
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            Scritta da: dax

            Fugge il tempo

            Ormai tutto è perduto,
            la morte allunga l'ombra
            sulle giornate sempre
            più corte, sul mio corpo
            sempre più vecchio: inutile.

            Ricordo, i volti,
            le persone
            distrutte dal vento
            ardente della morte,
            persone che si credevano
            indistruttibili, intoccabili.

            Arroganze punite!
            Stupidità derise!
            Cattiverie condannate!

            Ladri; usurai, sfruttatori,
            decomposti nella terra
            infetta dei cimiteri.

            Re, imperatori, condottieri,
            tiranni dimenticati,
            ridotti a macabri pagliacci.

            Fugge l'eterno tempo,
            dimentico del nostro dolore,
            del nostro soffrire.

            Lentamente nell'infinito:
            silenzioso asettico crudele: fugge!
            Composta nel novembre 2009
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              Scritta da: dax

              Un nuovo sentire

              Un nuovo sentire
              s'avverte nell'aria,
              un nuovo vento percorre
              le valli, inerpicandosi
              rabbrividendo le nostre
              schiene, le ossa ascoltano
              il rumore del tempo.

              Un nuovo sentire
              s'avverte nell'aria,
              di paglia che brucia,
              di casacche, di divise
              gettate nel fuoco,
              di pensieri di ricordi
              abbandonati a sé stessi
              dove soli ci disperiamo
              per il furto del tempo,
              del nostro tempo.

              Per il furto del sole
              della pioggia che più
              non irriga né il grano
              né le vette Alpine,
              dove solitari
              osserviamo fiumi
              di sabbia ardente,
              navigati da tristi
              navigli, da marinai
              che hanno
              perso la stella polare
              la rotta sicura.

              Per il furto del sole
              piangiamo,
              per il furto della pioggia
              piangiamo,
              per il furto del tempo
              piangiamo.

              Per il furto delle nostre ossa
              piangiamo,

              Un nuovo sentire
              s'avverte nell'aria.

              Un nuovo sentire.
              Composta nel novembre 2009
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                Scritta da: dax

                Cosmocronos

                Per tutti i nostri fratelli anima-li
                e per Te! Cosmocronos
                Dio del tempo e dell'evoluzione.

                Voi a cui noi tutto dobbiamo,
                voi che ci donate il tempo,
                la giovinezza, la vita.

                Perdonate i nostri delitti,
                i nostri genocidi,
                la distruzione della vostra,
                la nostra casa.

                Per tutti i nostri fratelli anima-li
                e per Te! Cosmocronos
                Dio del tempo e dell'evoluzione.

                Estirpate dalle nostre menti,
                dalle nostre anime
                la cupidigia per l'oro,
                per l'ingiustizia; la guerra.

                Sul terrore, sulla tortura,
                sulla morte di miliardi
                d'innocenti, piante,
                animali, uomini
                abbiamo costruito le nostre
                case, le nostre civiltà,
                le nostre religioni.

                Avendo come obiettivo
                il disprezzo della vita
                in tutte le sue manifestazioni,
                l'ingordigia per il potere,
                l'arroganza di crederci immortali.

                Per tutti i nostri fratelli anima-li
                e per Te! Cosmocronos
                Dio del tempo e dell'evoluzione.

                Vada la nostra preghiera,
                la speranza d'un mondo,
                più giusto, più libero, più pulito.

                Che tutti i viventi della terra
                rendano questo pianeta
                un piccolo paradiso
                perso nell'immensità dell'universo.

                Per tutti i nostri fratelli anima-li
                e per Te! Cosmocronos
                Dio del tempo e dell'evoluzione.
                Composta nel ottobre 2009
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