Poesie inserite da Violina Sirola

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Scritta da: Violina Sirola

Bellezza

Incantevole mare
bellezza ardente giù
dall'Etna sciara sentiero
rosso oro intorno tinge
tutti insieme
nel rogo l'anima vola
e i fili delle menti
un cavo solo in verticale
sale buca il cielo
anime nude le vesti
sono ceneri infeconde
notte di fuoco
come a Pompei la Vergine
risorge a Mompileri
fantastica preghiera
odorata ginestra
contenta dei deserti
adorni le tombe di basalto
la memoria
dei morti senza nome.
Manna dal cielo
l'oscuro labirinto
della mente
la demenza
la libertà cercata
a Bronte o nel mare
di Sicilia la cenere ricopre.
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    Scritta da: Violina Sirola

    Amo il nemico

    Sardonica la luna allarga il riso
    sul mare delle congetture
    un riso amaro inghiotte
    l'onda scura. Mio Dio
    mi trovo qui in trincea
    sono al fronte mi puntano i cecchini
    un occhio solo trasudano i miei pori
    dagli occhi della pelle piange sale
    un riso amaro. Nessun martirio
    non sono un kamikaze sono
    un verme mi trovo faccia
    a faccia con la morte
    che decida la sorte!
    La dignità è denaro nel grembo
    della mamma come un fiore
    raccolto questo il prezzo
    io sono quell'insetto
    sono un verme.
    Proprio così voglio che sia bruciata
    la mia carne è forza senza forma
    la coscienza anima persa
    sfugge al controllo.
    Io sono qui in trincea
    sono al fronte Dio mio
    forse dovrei combattere da
    eroe ero... e sì proprio così
    io ero mi cullano le onde
    è letto il fiume
    la mia coperta il sole
    il fiume corre
    a mare l'acqua inghiotte
    acqua primordiale.
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      Scritta da: Violina Sirola

      Eterno amore

      Il mio paese è candido-pulito
      si lava quando piove
      non affoga a mare
      quando tramonta il sole
      i fuochi ardono
      i vetri dei balconi.
      Aspetto che rintocchi
      la campana e l'orologio
      segni l'ora, allora
      il mio pensiero
      incontra amore.
      Ci siamo conosciuti a teatro
      lezione di drammatizzazione
      subito ci siamo detti addio
      promettendo eterno amore
      ogni sera ci incontriamo col pensiero.
      E il pensiero vola
      sarà che la mancanza dà appetito
      di riempire oltre lo spirito la carne
      ora ho il frutto dell'amore nella pancia.
      Niente gossip il mio paese è candido-pulito.
      Composta sabato 7 novembre 2015
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        Scritta da: Violina Sirola

        La fiaccola celeste

        Il rosso del tramonto accende il fuoco
        dietro le sbarre l'ombra, nella mente
        incatenato il tarlo
        scava all'indietro inutilmente.
        Nel gioco serio si rischia la candela
        rulla il tamburo la roulette gira
        il colpo non esplode manca il soffio.
        Buon compleanno amore.
        D'amore la morte si traveste cresce l'ombra
        accende la passione a mani spente.
        Alchimia!
        La storia si combina alla memoria, nei fuochi
        d'artificio oltre le sbarre pellicola a colori
        scorre l'infanzia.
        Bianco e nero sentenza in primo piano.
        In nome del popolo di Dio
        "il carcere ostativo"
        Le foto alla parete i visi cari
        consumati di baci arsi d'amore.
        Il rosso della sera accende il fuoco
        oltre le sbarre un pipistrello vola le ali
        batte a vuoto. Gira cade sale al soffitto
        sale, chiude le ali e poi si lascia andare.
        La luna viaggia in cielo taglia il buio.
        Strisce d'argento sono appese a un chiodo
        si schioda il pipistrello prende il volo
        pende impiccato dal soffitto.
        Il giorno è giusto il fuoco è spento
        Catone oltre le sbarre inizia il viaggio
        guarda verso la fiaccola celeste.
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          Scritta da: Violina Sirola

          Mutazioni

          Voglio essere un angelo
          e volare – se mi avanza cibo
          lo porterò all'altare. lucifero
          lo muterà in denaro
          Bla Bla Bla... e ci sarà la guerra!

          Sono un angelo-bambina
          il salvadanaio lo destino
          alla ricerca
          – Per la guerra?
          – ORRORE!
          è pieno dei soldini
          dei regali di Natale.
          Per la Pasqua ho ritagliato
          una fessura nell'uovo – ho inserito
          una moneta – ho cercato la sorpresa
          "c'est l'argent qui fait la guerre"
          EUREKA.
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            Scritta da: Violina Sirola

            Malagenti

            M’arricuordu chi dicjenu antichi
            “u pisci fete sempe d’a capu”
            “u cani muzziche a lu strazzatu”.

            Malagenti cangianu i vesti
            vecchje ku li novi ma sempe
            u curtiellu d’u manicu si trovæ
            ku a punta nganna tagliæ puru u jatu.

            I. puozza piglià a neglia
            M.U. all’istante – iju ntramenti
            cu nu diploma formativo in ambito sociale
            fazzu a fami ntra neglia i Milano.
            Duj cammeri e cucina
            quaranta metri quatri cchjù nu cessu
            scuru senza sfiato fa quarantunu.
            in sette a fine mese
            dividiamo le spese
            di fitto e condominio:
            pulizia delle scale
            spazzatura
            ascensore
            acqua, luce, gas
            asfissia totale
            c’è da pagare l’i.M.u.
            per la seconda casa la mia
            affaccia a mare – è un bene di famiglia –
            si trova di rimpetto alla Fata Morgana.

            Mala gente
            (traduzione)
            Mi ricordo i detti antichi
            “il pesce puzza dalla testa”
            “il cane morde sempre lo straccione”.

            Mala gente cambia i vestiti
            vecchi con i nuovi ma sempre
            il coltello dalla parte del manico si trova
            la punta nella gola toglie anche il respiro.

            lI. possa disperdere la nebbia
            M.U. adesso – all’istante
            intanto col diploma formativo in ambito sociale
            faccio la fame nella nebbia di Milano.
            Due camere e cucina
            quaranta metri quadri e un cesso scuro
            senza sfiato fa quarantuno.
            in sette a fine mese
            dividiamo le spese
            di fitto e condominio:
            pulizia delle scale
            spazzatura
            ascensore
            acqua, luce, gas
            asfissia totale
            c’è da pagare l’i.M.u.
            per la seconda casa la mia
            affaccia a mare – è un bene di famiglia –
            si trova di rimpetto alla Fata Morgana.
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              Scritta da: Violina Sirola

              Rìspunnimi Signuri – a firma mia è Maria

              Rìspunnimi Signuri
              kuntàli i chiamate perse
              u numero u tiegnu sempe a mente.

              Rìspunni a kista
              littera chi scrivu
              cu na pinna
              scippata a n'ala
              i l'angelu custode.

              A firma mia è Maria
              tu sì u patriternu
              di lu figliu miu.

              Si sì cristianu
              fa' testimunianza
              venèngi a lu pruciessu
              jiè vrigogna
              si pedi e mani
              doppu nci su cjunki.

              Signuri, no sì venutu! allura
              ti addummannu: – i sordi
              Giuda
              à dati a lu diavulu, o a tia?




              Rispondimi o Signore
              conta tutte le chiamate perse
              il numero è sempre nella mente.

              Rispondi a questa lettera,
              o Signore,
              la scrivo con la penna
              strappata a un'ala
              dell'angelo custode.

              La mia firma è Maria
              tu sei il padreterno
              del figliuolo mio.

              Se sei cristiano
              fa' da testimone
              vieni al processo
              è una vergogna
              se a mani e piedi poi
              mettono i chiodi.

              Signore, non sei venuto! allora
              ti domando: – i soldi
              Giuda
              li consegnò a te, o al demonio?
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                Scritta da: Violina Sirola

                Na sula simenta

                U suli si n'è jutu da li muri
                a terra trema, mina vjentu
                chiove
                a ferma fidi no si stuta mmaj

                Suli, fanni lume quannu skjara
                simu nati i na simenta sula.

                Simu turchi - ebrei
                palummi janki simu
                nuj cristiani
                tizzuni nivuri jesciuti i l'umbiernu

                Suli, fanni lume quannu skjiara
                simu nati i na simenta sula.

                Lo stesso seme (traduzione)

                Il sole è andato via, non è sui muri
                trema la terra, soffia il vento
                piove.
                La fede è ferma, non si spegne mai
                Sole, illuminaci quando spiove
                discendiamo dallo stesso seme.

                Siamo Turchi, Ebrei,
                siamo Cristiani
                bianche colombe
                tizzoni neri usciti
                dall'inferno

                Sole, illuminaci quando spiove
                discendiamo dallo stesso seme.
                Composta venerdì 1 giugno 2012
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