Poesie inserite da margherita1

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Scritta da: margherita1

La voce della coscienza

Solo quando scende la notte
e il buio si fa pesto,
solo allora riesco a guardare
veramente dentro me.
proprio perché nulla
distrae i miei occhi
vedo ciò che a cielo aperto
non vedrei mai.
Mi racconto pietose bugie
per salvarmi da quella
voce che dentro
continua a dirmi , chi sei ?
parla con quella voce che
non voglio ascoltare.
Chiudo gli occhi.
Metto le mani sulle orecchie.
Ma la voce s'infiltra
e impietosa m'inchioda.
Prendi carta e penna dice
facciamo i conti.
Non sono brava in matematica!
Cerco di svignarmela.
Ma nel buio più nero
la voce è forte e chiara.
Accendo la luce
e la voce sparisce.
Sento che dice..
non puoi scapparmi.
Dopo ogni giorno
torna sempre la notte!
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    Scritta da: margherita1
    Nubi minacciose
    si addensano
    sui miei occhi spalancati.
    Cerco d'infilzarle
    con la punta dell'ombrello.
    Troppo alte.
    troppo gonfie di rabbia.
    Se mai le bucassi
    esploderebbero
    come bombe in trincea.
    Mi sposto ma loro
    non vogliono saperne
    mi seguono inesorabili,
    non mi resta che attendere.
    Quando ormai sature
    riverseranno il loro livore
    sarò in preda a venti furiosi,
    di mari in tempesta
    e muri d'acqua scrosceranno
    sulla mia testa.
    Dammi la mano,
    stringila forte,
    legami con nodi marinari,
    così come Ulisse
    voglio salvarmi dall'uragano,
    per poi navigare
    in acque tranquille e trasparenti
    così che occhi e lacrime
    si confondano
    con il fondo del mare.
    Composta martedì 10 luglio 2012
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      Scritta da: margherita1

      L'amica dell'amico

      Passeggiamo a notte tarda
      i nostri passi rimbombano
      nel buio che ci segue.
      Sono ore che parli di lei,
      e soro ore che ti consolo.
      Dispenso consigli sul da farsi,
      ti assecondo nel tuo farneticare,
      asciugo le tue lacrime
      che bruciano in me
      come piombo fuso.
      Sei in collera con lei,
      arrabbiato con te stesso.
      Cerco di mettere pace
      tra i litigi d'innamorati.
      I tuoi passi veloci
      mi lasciano indietro,
      ti rincorro mentre parli.
      Lo squillo nella tua tasca
      squarci l'aria
      nella strada deserta.
      Ora ridi, piangi, dici:
      Si, si, si amore!
      Mi mando un bacio
      con la mano mentre
      ti allontani felice.
      Sulle tue labbra leggo
      'sei un'amicà!
      Sì sono tua amica
      che mai sarà tua amica.
      Prendo il cuore e lo getto
      nel cassonetto aperto.
      A che mi serve ormai?
      Composta mercoledì 27 giugno 2012
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        Scritta da: margherita1

        Note nella notte

        Imbraccio la chitarra
        mentre tendo l'orecchio
        al suono.
        Non serve la luce
        per muovere sulle corde.
        Sotto questa cascata
        di stelle pulsanti,
        danza una musica leggera.
        Nel buio le note
        si spingono correndo
        per esplodere nel cielo.
        Non inseguo le note
        loro inseguono me,
        passano veloci
        attraverso il cuore
        che le elabora,
        le smista e le ricompone.
        Il ricordo di te
        le ispira muovendosi
        lente e sinuose,
        si mettono in fila
        e cantano di te.
        Si diffondono
        lasciando nell'aria
        scie luminose.
        Volano dove sanno trovarti,
        musicano i tuoi sogni notturni
        posando accordi d'argento
        sui tuoi occhi chiusi.
        E suono la tua canzone
        finché al tuo risveglio
        non troverai il mio sorriso.
        Composta martedì 26 giugno 2012
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          Scritta da: margherita1

          La vita passa e va!

          Sono sola
          in compagnia di me stessa.
          Mi guardo seduta sul muretto,
          le gambe ciondolano distratte
          mentre il sole a picco
          brucia sulle spalle.
          Intorno a quell'ora
          cantano solo i grilli,
          il gelato si scioglie
          prima che possa
          leccare i rivoli
          che scivolano sulla
          mia mano.
          Il sudore si incanala
          lungo la schiena
          e si ferma sul bordo
          dei jeans scoloriti.
          Ad occhi socchiusi
          guardo passare la vita,
          lei mi osserva appena
          ma io la studio curiosa.
          Che strana creatura
          avvolta da mille misteri!
          Veste abiti per ogni stagione,
          parla lingue che non conosco,
          ma intravedo nella sua espressione
          qualcosa di familiare.
          Mi passa davanti
          con passi pesanti,
          sorride sorniona
          lei conosce i miei segreti.
          Mi sorpassa, poi si volta
          alza la mano accennando un saluto,
          ricambio con la mia
          appiccicosa di gelato.
          Mi guardo i piedi pensosa
          che sia passata di quà per me?



          Franca Mercadante
          Composta giovedì 21 giugno 2012
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            Scritta da: margherita1

            Sorella di vita

            Tu conosci la parte peggiore di me,
            e anche quella migliore che mi hai
            tirato fuori con le unghie e con i denti.
            Sei scesa giù a prendermi
            in fondo a quel pozzo buio in cui cadevo
            senza paura, armata solo delle tue mani.
            Quante volte?
            Hai messo insieme i miei pezzi
            mentre come una bambola
            senza elastico mi disfavo nelle lacrime.
            Assistito impotente mentre mi
            strappavo la carne a morsi
            come una lepre imprigionata
            nella tagliola.
            Ma nei momenti giusti
            le nostre grasse risate riempivano
            le nostre assurde serate,
            tra giochi di bimbe adulte,
            tra la neve, nella notte
            solo per andare al cine,
            e scuotevi la testa quando
            ballavo da sola come una matta.
            Mi mettevi il rossetto rosso
            e mi vestivi dei tuoi vestiti
            appallottolando i miei
            orribili jeans.
            E oggi mi guardi con occhi
            scuri e severi per capire
            se puoi ancora fidarti di me,
            per capire se finalmente
            sono diventata grande,
            vorrei dirti di si,
            ma sai che non so mentirti.
            Ma giuro ci sto provando,
            scalerò quella montagna di pietra
            andrò sù a mani e piedi nudi,
            non piangerò quando sanguineranno
            scavalcando la soglia del dolore.
            Raggiungerò la vetta lassù
            dove le aquile rincorrono le nuvole
            e pianterò una bandierina con il tuo nome.
            E il tuo orgoglio sarà il mio premio.
            Composta mercoledì 20 giugno 2012
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              Scritta da: margherita1

              Nuovo venticello primaverile

              Era un ieri ma quale non lo so,
              So che tutto era uguale ad oggi.
              Nulla sembra cambiato.
              Come sempre viene il giorno
              allo stesso modo se ne va.
              I giorni della settimana
              sono sempre 7,
              12 i mesi dell'anno.
              Le città hanno lo stesso nome,
              cose, case, persone
              sono sempre le stesse.
              Eppure sembra cambiato
              l'ordine delle cose.
              Il cibo sembra abbia più sapore,
              l'aria frizza nelle vene.
              Mi guardo allo specchio
              e mi chiedo: Ma chi sei?
              Credo quella di ieri
              per chi non sa guardare,
              ma in me vive e cresce
              un'altra me identica a me
              ma diversa da me.
              Come intrisa di polvere lievitante
              cammino sospesa
              senza fare alcun rumore.
              Sono dentro un frullino
              che gira al massimo.
              Ti prego amore...
              non spegnere l'interruttore
              mi diverto troppo
              su questa giostra impazzita!
              Composta giovedì 7 giugno 2012
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                Scritta da: margherita1

                Bouquet d'amour

                Dimmi...
                quando questo nostro
                bouquet di fiori
                appassirò nei suoi colori,
                quando anche l'ultimo
                petalo avrà perso
                il suo profumo,
                in quale giardino
                raccoglierai un'altro fiore?
                Sarà Viola che furba
                graffierà la tua passione?
                Sarà Rosa
                che ammorbidirà
                parole e gesti
                profumando il tuo letto?
                Sarà Dalia
                ricca di ogni piacere
                a domare i tuoi capricci?
                Oppure Erica
                indomita e selvaggia
                a cavalcare la conquista
                per raggiungere il traguardo?
                In un tripudio di fiori e colori
                ti donerai ancora,
                le spoglierai dei petali,
                reciderai i loro gambi
                assorbendo ogni goccia
                del loro profumo.
                Io attenderò la nuova stagione
                una nuova mano che
                raccolga piano ogni luce
                del mio colore,
                ogni gusto del mio sapore.
                Adagiata tra le sue braccia
                mi ciberò con baci di rugiada,
                berrò da quella nuova bocca.
                Non sarò più fiore incantato
                del tuo giardino stregato.
                Composta martedì 5 giugno 2012
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                  Scritta da: margherita1

                  La lacrima

                  Piangevo quel giorno,
                  era uno di quei giorni
                  che non dovrebbero
                  vedere la luce del sole.
                  Invece non ho potuto fermarlo,
                  mi si è scagliato addosso
                  e io senza riparo
                  ho alzato le mani
                  in segno di resa.
                  Ma eccola lì
                  la lacrima maledetta,
                  quella che doveva
                  rimanere al suo posto,
                  invece si è catapultata fuori
                  sfacciata e prepotente.
                  Abbiamo lottato a lungo
                  ma ero così debole!
                  E lei si è tuffata di testa
                  dentro al mio male.
                  Non sono riuscita
                  a prenderla al volo
                  per scagliarla contro il muro.
                  Anzi ancora più gagliarda
                  proseguiva la sua corsa.
                  Poi la tua mano
                  l'ha raccolta sul cadere
                  e lei intimorita
                  si è acquattata nel tuo palmo.
                  Si è spalmata liquida e salata
                  tra le dita.
                  Pentita del suo danno
                  e ravveduta, ci ha guardato.
                  La sua lucida trasparenza
                  ha preso colore,
                  poi un leggero brillio
                  e infine sazia d'amore
                  ci è esplosa tra le mani
                  lanciando in aria
                  coriandoli di luce.
                  Abbiamo intrecciato le dita
                  imprigionandola
                  per non farla scappare.
                  Lei quieta si è addormentata
                  cullata dal  mormorio
                  delle nostre voci.
                  Composta giovedì 31 maggio 2012
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                    Scritta da: margherita1

                    Il lungo viaggio

                    Apro la valigia vuota.
                    Metto dentro il mio coraggio.
                    Prende poco spazio.
                    Metto dentro la paura.
                    Tutta dentro non ci può stare.
                    Metto dentro la speranza.
                    La pigio in un angolo.
                    Metto dentro una scatola di lacrime.
                    La poso in fondo per dimenticare.
                    Il maglione infeltrito.
                    Solo lui mi può scaldare.
                    Un sacchetto si sorrisi.
                    Mi potrebbero servire.
                    Le mie scarpe preferite.
                    D'ora in poi voglio solo ballare.
                    Spingo dentro tutta la mia rabbia.
                    Non la voglio dimenticare.
                    Piego con cura il mio orgoglio.
                    Senza non ce la posso fare.
                    Chiudo la valigia zeppa con fatica.
                    Troppo peso da portare.
                    Dinanzi il lungo viale
                    conto i passi che separono
                    il prima dal dopo.
                    Penso a dove posso andare.
                    Una musica mi gira nella testa.
                    ... destinazione Paradiso...
                    Non so dove si trovi
                    ma passo dopo passo ci arriverò.
                    Composta venerdì 25 maggio 2012
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