Poesie inserite da Fragolosa67

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Scritta da: Fragolosa67

Il mio amor

Sboccia il mio amore tra le colline in fiore.
Di gote rosse e sorrisi furbi e adornato
e non conosce il palpitar del core.

Corre felice e pavoneggia a me innanzi
senza capir che l'ammiro in ogni istante.

L'occhi son scuri e le ciglia imbellettate
dipingersi suole la bocca che schiude
come la più bella rosa.

Cosa farei per i suoi occhi e
per intrigar in lei l'amore che io sento.
Invece la lascio andare e sto seduto
in questo chiosco a vegliar il firmamento.
Composta venerdì 4 aprile 2014
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    Scritta da: Fragolosa67

    Incertezza

    L'incertezza è conoscerti nel buio del vivere
    in teatri di immagini infiniti.
    Il tempo diventa lungo a volte
    vicino a sguardi estranei che
    vogliono scoprirsi.
    Tiranni sono i tocchi della vita
    quando l'incertezza lascia il posto a noi.
    Beata gioventù sublime!
    Fresche le gote che cantano
    l'età che rallenta il divenire
    nell'insicurezza di giorni senza fine.
    Composta martedì 18 marzo 2014
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      Scritta da: Fragolosa67

      Profumata perla

      Odorano i fiori di delicati aromi fra cedri e piante di pesco.
      Per pioggia e vento i petali nella terra si perdono.
      Li raccolgo uno ad uno:
      Come pensieri appassiscono tra le mie mani.
      Voglio farne profumi.
      Lasciare che l'acqua li corroda per liberarli dell'essenza.
      Odore di anima dal colore di perla.
      Voglio vestirmi del loro profumo.
      Inebriarmi ubriaca di tanta saggezza.
      Chiusa in me, come un infastidito verme
      gioiello di tutti i tempi!
      Solo allora mi butterei nel più profondo mare
      dove l'occhio ladro non può incontrarmi.
      Composta lunedì 10 marzo 2014
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        Scritta da: Fragolosa67

        Ti aspetterò all'alba

        Ti aspetterò all'alba quando la città ancora dorme
        e l'aria profuma di pane.
        Aprirò la mia porta per lasciarmi sedurre un'ora soltanto.
        Non potrai saziarti delle mie carni.
        Gustale poco a poco
        con dolce desiderio di avermi per sempre.

        No, non credere che ad aspettarti starò una notte.
        Ho da dormire il più dolce dei sogni.
        Voglio desiderare il tuo viso
        e le tue labbra rosse di passione.

        Un guanto ti lascio pegno del mio amore
        per quando te ne vai.
        Ricorderai di notti infuocate
        dove a bruciare erano i nostri sensi e le nostre anime.
        Composta sabato 8 marzo 2014
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          Scritta da: Fragolosa67
          Cadrò tra le tue braccia domani.
          Quando, stanche le membra cercherò un giaciglio
          per non aver paura di dormire tutta una notte.

          Ti cercherò convinta che principe della mia alba
          saprai entrare nel mio cielo
          per confondermi con la dolcezza di un guerriero.
          Solo allora scoprirò di amarti.

          Perdona oggi il mio sguardo distratto rivolto al mondo.
          Il mio sentire solo il verso dei grilli
          e questo mio cuore freddo e austero.
          Composta domenica 2 marzo 2014
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            Scritta da: Fragolosa67

            Papavero

            Piccolo papavero ritto stai tra le nude aiuole.
            Sotto un arcobaleno a baciarti è il sole.

            Nulla sai di crisantemi spogli, ormai appassiti
            in un prato che non vuol morire.

            Azzurro è il cielo a te distante e
            fresca la brezza che a sera
            dolcemente ti accarezza.

            Chiuso sei all'imbrunire
            fino all'alba quando
            scopri i tuoi pistilli.

            È un piccolo sole fra petali rossi
            aperti al mondo e
            al nuovo giorno.
            Composta martedì 4 febbraio 2014
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              Scritta da: Fragolosa67

              Tributo a Giosuè Carducci

              È colorato il cuor di patria
              dipinto negli occhi di ogni ragazza.
              Fresca è l'Italia di gioie e passioni
              bandiera nostra porta l'onore!

              Carducci diceva per nome di tutti:
              Tirreno, anche il mio petto è un mar profondo,
              e di tempeste, o grande, a te non cede!

              Noi diciamo in coro non c'è mare ne abissi in ogni loco
              che può confonder o spegner il nostro foco!

              All'italiano oltre frontiera
              che spera di unirsi alla sua terra
              il mio saluto va oltre in mondo
              in ogni ora con ardor profondo!
              Lavora sodo nostro fratello e
              Piange un piccolo paesello.

              Ancora tu Carducci cosa vuoi dire?
              Mi osteggi nell'infinire dei miei versi col tuo ardire:
              Ma per le vie del borgo
              Dal ribollir dè tini
              Va l'aspro odor de i vini
              L'anime a rallegrar.

              Gira sù ceppi accesi
              Lo spiedo scoppiettando:
              Sta il cacciator fischiando
              Su l'uscio a rimirar.

              Adesso che l'hai detta
              Lasciami completar li versi miei pensati!

              fratelli tutti in qualunque parte siate:
              Stavo dicendo di un'Italia fiera che
              il cuore nostro a Roma batte.
              Non preoccupatevi per nostra sorte
              perché Italia è molto forte.

              Abbiamo Letta, Renzi Berlusca e compagni
              con fiducia andiamo avanti.
              Perciò un saluto a tutti quanti!
              Composta giovedì 30 gennaio 2014
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                Scritta da: Fragolosa67

                La scienza (dono segreto la libertà)

                Il frate è nella stanza del padre. Dietro di lui si vede la luce del sole.

                Frate:
                Scacciato ho il tiranno
                e ti avviso del fatto.
                È l'ultimo atto.
                Mi duole un po' farlo
                ma giunta è l'ora che io vado.

                Parla ai sapienti e
                dici gli intenti:
                Ci vuole coraggio
                sacrificio e tatto
                per costruire amore
                in tutte le professioni.

                Dio ama il diritto e
                crede in giustizia.
                Vanta ricerca e morale cerca.

                Infinita è l'opera che ci contorna.
                Ogni creatura qui nata se stessa richiama
                come fanciulla specchiata
                o bifronte ubicata.

                Credetemi ancora
                perché ho una nuova:
                Grande è Dio
                che d'amore si è vinto
                ma ci ha condannato
                per colpa di un grande peccato!

                Triste è il destino per chi
                si approfitta di scoperte importanti
                per diventare giganti.

                Amate l'Altissimo e
                fate ricerca per dare vita
                a missione suprema.

                Ci sono persone che chiedono aiuto
                assistenza e coscienza
                che il male ha negato ma Dio ha condonato.

                Cortina c'è in fondo
                non puoi valicarla
                si chiama morale
                tienine conto.

                Il genio è un dono
                ma può essere tolto.
                Ti chiedo perciò di pensarci un poco.
                Demonio è passato e ci ha rovinato.
                Non fare il tuo male ma aiuta le sorti.

                Ricordati sempre che Dio è potente!
                ti guarda e ti guida se non vai oltre misura
                perché lui conosce il tuo cuore fanciullo e
                la coscienza per tanto studio.

                Il padre ascolta e abbraccia il ragazzo.
                Si sente diverso ma pensa contento:
                Non sono libero di andare e venire ma
                attraverso il Polifemico occhio
                ho conosciuto misteri del mondo.

                Frate rivolgendosi al padre:
                Tuo corpo è chiesa
                di respiro d'amore
                custodiscila a fondo e guarda per terra.

                Un raggio riflette la lente e botola esce!
                Il padre cammina ma il ragazzo tentenna.
                Ad un tratto si spezza.

                Padre:
                Cosa succede frate mio caro?
                Perché si è rotto il mio operato?

                Frate:
                Non puoi chiedere al Padre di essere lui.
                Tuo figlio non era umano ma giocattolo raro.
                Dio solo è il creatore e l'uomo vi è sotto.
                Ama il popolo e aiuta il tuo prossimo.
                Ricordati ancora che l'avrebbe accettato
                solo per aiutare e non fare reato.

                Adesso ti lascio.
                Il viaggio mi attende
                Ricorda di usare coerenza e
                il padre opera tua accetta.

                Quando ti senti l'animo inquieto o
                se non trovi certezza che cerchi,
                prega con fede e pensa convinto
                ad un aiuto sicuro
                perché Dio può tutto!
                Composta lunedì 20 gennaio 2014
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                  Scritta da: Fragolosa67

                  Morale e patrimonio (Dono segreto la libertà)

                  Padre con aria di sfida avvicinandosi alla lente:

                  Volano sottane al vento di piacere di
                  donna dai grandi affari e signora delle strade.
                  Che metro porgi ora o frate vagabondo?

                  Qual è la tua morale
                  Sei forse ben pensante?

                  Frate:

                  Bada tu!
                  Padre di triste inganno
                  puoi vegliar dal Polifemico occhio
                  ma non tradir il mio cuore di olio unto.
                  Vagabondo per sentieri
                  porto messaggi d'amor e pace
                  e giudizio non oso dare.

                  Destino ti volle padre di una bugia
                  ma figlio di un paese senza ipocrisia.
                  Il tuo tesoro non ha eredi,
                  tuo padre è lo Stato e a lui va lasciato!

                  Non è badante che acquista i tuoi denari
                  ma Italia tutta che li riusa.

                  Mancata è ricchezza e tesoro gli appartiene
                  scegli lo Stato e la Chiesa che ti sostiene.
                  Dovere è dare per ottenere
                  non hai diritto di sostenere.
                  Io vagabondo, tu di passaggio
                  nulla appartiene ad un uomo soltanto!
                  Ciò che è ricchezza in vita terrena e di
                  chi resta: comunità intera.

                  Fratelli riconoscenti curan le tue spoglie
                  in giardino all'inglese fra sentieri con viole.
                  Targa riporta lascito e gloria,
                  sorriso di fanciulla accompagna la tua ora.
                  Dormi in pace mentre il tuo corpo giace e
                  Dio lo benedice per l'ora a te felice.

                  Padre:
                  Se madre terra è l'Italia e gli italiani son fratelli,
                  io ho famiglia e comprendo testamento!
                  Nessuno mi piange e straniero conto cointesto
                  con banca d'Italia per amore di patria.
                  Frate:
                  Tornano i denari che nessuno più reclama.
                  Si riempiono le casse e si annullano le tasse.
                  Famiglia di popolo sostiene le spese
                  per pace e benessere senza interesse.

                  Semplice è il mio pensare di minimo uomo
                  vestito di luce.
                  Io tolgo l'inganno per vita sincera
                  per farti capire che triste è la fine
                  di chi mai più spera.

                  Giustizia è anche questa:
                  Solidarietà sincera e coscienza di avere
                  una famiglia vera!

                  Padre:
                  Dici parole che mi commuovono un poco
                  Non ho mai pensato alla mia ora ignaro.
                  Adesso ho capito non sono da solo,
                  ho tanti fratelli che conosco ogni giorno.
                  Muoio sereno non più col pensiero
                  sapendo che ho un fiore
                  gratitudine e onore.
                  Composta lunedì 13 gennaio 2014
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                    Scritta da: Fragolosa67

                    Lavoro e dignità dell'uomo (dono segreto, la libertà)

                    Rullano i tamburi ma non è festa.
                    Avanti popolo alla riscossa!
                    vogliamo pane, lavoro e ripresa.

                    Chi ha rubato la nostra vita?
                    Forza italiano urla più forte
                    in tutto il mondo vi è uguale sorte!

                    All'arrembaggio osiamo dire
                    forconi in mano e grida infinite.

                    Volano pagine di Costituzione
                    quarto capitolo non ha padrone.

                    Celle si aprono, non è un indulto ma
                    affare di Stato non contemplato.

                    Grande Signora dove sei ora?
                    Cosa succede in questa aurora?

                    Cos'è scompiglio, chi ha tradito
                    chi non ha dato o ha dormito?

                    Europa si chiama la nostra condanna
                    Italia è ferita.
                    Si sente tradita.

                    Scelte si fanno senza ragione.
                    Il popolo ha fame e cerca un signore.

                    Che dici mio frate?
                    Chi è il designato?
                    Cerchiamo qualcuno che ami lo Stato.

                    Io guardo da un angolo e non capisco ragioni
                    poi vedo una donna andare dai tuoi.

                    Italia:
                    Sono l'Italia, non vi abbandono
                    triste è il destino ma non repentino.
                    Vi abbraccio fratelli.
                    Son quasi sconfitta ma non finita.
                    Continua la vita.

                    Vi osservo e mi chiedo se posso sapere
                    chi siete e che fate. Mostrate le mani!

                    Io sono un commerciante di cose pregiate.
                    Ho perso i clienti e non sono tornati.

                    Io sono straniero e chiedo diritti,
                    casa, salute, lavoro per tutti.

                    Io sono padre e voglio portare
                    un pezzo di pane ai figli e al cane.

                    D’un tratto Italia si sposta di netto
                    mi vede e incontro a me viene.

                    Esito un poco ma capisco che è il tempo.
                    Allora indietreggio ma poi dico il vero:

                    Strappata mi fu la vesta
                    con cupidigia maldestra.

                    Con passo che tentenna vago avanti e indietro
                    e alla folla non mi lego.
                    Amor di Cristo mi veste e una rosa
                    lascio cader sul suolo davanti a te Signora.

                    Italia:
                    Chi sei donna quasi ignuda
                    mi chiede porgendomi il suo manto.
                    Non vergognarti di mostrarti e raccontami il tuo pianto.


                    Io:
                    Vedova sono e orfani del mio grembo porto.
                    La città dei miei beni mi ha reso spoglia e
                    oggi non ho bandiera per dirti onore e gloria.

                    Italia:
                    Il vento è fermo.
                    Stendardo mio sventolar non vuole.
                    Costituzione ti dono e un inchino ti porgo!
                    Copriti con la mia veste come si è sempre fatto.
                    Mandato via è il gran capo ma diritto è rimasto.

                    I Figli tuoi sono i più belli.
                    Italia li abbraccia prima di altri fratelli!
                    Lavoro e dignità gli deve e non preoccuparti
                    perché se madre con te io sono
                    l'amor di padre li veglia d’uopo.

                    Non piangere donna al mio cospetto.
                    Italia ama le madri dei suoi figli.
                    Coraggio ti dico e avanti alla folla mettiti.

                    Infreddolita oso raccoglier l'abbandonata rosa
                    la metto in capo mentre Italia con forza
                    si è strappata il manto.

                    Italia:
                    Se mala gente ti ha tolto tanto,
                    io ti rivesto e ti do coraggio!
                    poi mi copre il corpo asciugandomi il pianto.

                    Forse sto sognando mi dico allora
                    in questa confusione ho visto tutti perder diritti.
                    Domani sarò sveglia e triste come ora.

                    Un uomo io ho sepolto, l'amore mio di sempre.
                    Lavoro mi han rubato e denaro mio dato
                    a chi non conosce affanno.

                    Intanto che parlavo
                    il falco volava  pellegrino e ritornava.
                    Voleva non esser vinto d'Italia innamorato.

                    Signori che votate, un gesto vi chiedo ancora:
                    Prendete la bandiera e urlate più di ora!

                    Voce di campo:
                    Togliamo ai dirigenti per dare a chi non ha.
                    Aumento ai dipendenti, rialziamo saracinesche!

                    A furor di popolo urlavano tutti
                    vogliamo libertà, giustizia e democrazia.

                    Un uomo che ci guidi e ami la nostra terra.
                    Non riforme ma soldi e trionfi!

                    Clienti e tangenti ci hanno piegato
                    ma siamo un popolo forte e ci risolleviamo!

                    Libertà chiediamo in coro.
                    Dono segreto per ogni uomo.
                    Composta lunedì 23 dicembre 2013
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