Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Mia linfa
Se fossi nato pianta
avrei voluto te
come mia linfa
Sentirti scorrere dentro mè
nutrirmi della tua vitalità
E ringraziarti per questa vita
e per quella che verrà.
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Se fossi nato pianta
avrei voluto te
come mia linfa
Sentirti scorrere dentro mè
nutrirmi della tua vitalità
E ringraziarti per questa vita
e per quella che verrà.
Canne fumarie di inossidata lucentezza
rubano pareti a dolci case
togliendone bellezza
impressionando i muri con forme di geometrica
fattezza
Smenbrando antichità rimaste nei cortili
accanto ad artistiche ringhiere fatte a mano
corrono i lucenti fili
Neve che lenta scende a ricoprir i tetti
si adagia dolcemente
e tiene compagnia a vecchi comignoli inetti
Ma... esterne alla città fortuna vuole
che mattoni messi lì a dimora
nell'edificar cascine
immettano ancor nell'aria il fumo di legna
nelle gelide mattine.
Ho bisogno di te chiunque tu sia
pe percorrere insieme una strada
una via
Ho bisogno di voi chiunque voi siate
di mani che aspettano
d'essere unite
Ho bisogno di te del tuo sorriso
e guardandoti
ritrovare il mio viso
Ho bisogno di voi
dei vostri consigli
come quelli di un padre
che parla ai suoi figli
C'è bisogno di voi in ognuno di noi
C'è bisogno di noi in ognuno di voi
Ho bisogno di tutti
ho bisogno di un sogno non mi stancherò mai
di gridarlo ogni giorno
Ho bisogno
non me ne vergogno.
Generalmente assorbo come spugna
l'acustica che mi circonda
immagazzinando tutto
nella memoria mia profonda
Amalgamando nella fantasia i suoni e le parole
toccando dolcemente
le pareti di ogni cuore
Cercando di creare un'emozione
per tutti pronta all'uso
Operazine dolce
per aprire un cuore chiuso.
Si vestono di meccanica
le frasi già pensate
emesse con dolce movimento
d'ugole addomesticate
Dirette con sapienza
verso auricolari preparati
e intrappolate da padiglioni non lubrificati
Cerume messo lì a protezione
illude acustico consenso alla ragione.
Questa tristezza che da tempo mi accompagna
è come torrente intento a levigar montagna
E scende lento a valle sfiorando del mio corpo i lati
lambendo sentieri d'emozioni mai dimenticate
Facendomi rivivere giornate pazze svogliate
con il cuore pieno d'emozioni
ma non apprezzate
Chiudere porte a dolci ricordi per non stare male
colorar di silenzio le pareti del cuore
un cuore
che non aveva voglia d'amare.
Non so che cosa fare smarrito ho la mia strada
e non trovo più il cammino
Ti giuro tante son le volte
che vorrei tornar bambino
E insieme a te giocar per ore e ore
senza dover per forza
interpellare il cuore.
Il sole cambia posto
ritira lentamente le sue braccia ad una ad una
ed ombre sconosciute mi si affiancano
svegliate dalla luna
Malignamente ridono di me
e con indifferenza attaccano i contorni del mio corpo
per penetrare la mia sagoma
cercando di frugar nell'anima
In fretta ed impaurito provo a ragionare
ma non vedo spiegazione
cerco una luce allora
per trovare protezione
Riprendo fiato
ora ho capito la ragione
Non devo più lasciar dentro di me
nell'ombra
nemmeno la più piccola emozione.
Riecheggiano i rumori
al palato ritornano i sapori
alla mente le tavole imbandite dai colori
E con gioiosa chiarezza
giornate spensierate accompagnate da leggera brezza
Le lunghe passeggiate sulla spiaggia
il mare che a tuffarti ti incoraggia
non c'è giornata che si somiglia
nella magica terra di sicilia
Trovarsi in una festa di paese
perdersi nelle salite
per scoprire le discese
Le musiche ed i canti popolari
gli sguardi della gente
le storie dei pupari
E mentre il giallo sole lascia il posto
ai pallidi lampioni
Amo questa terra e mi sento parte viva
di quelle tradizioni.
Seduto qui in silenzio ad ascoltare il giorno
il muovere dell'erba
un volo di ritorno
il suono dolce e lento di musica lontana
echi mischiati al vento di gelida tramontana
L'astratta filiforme tua figura
ancora assorta dal risveglio del mattino
ondeggia tra le latifoglie e le conifere
adagiandosi sopra inerti letti d'aghi di pino
Stendardi di parole si lacareno al sole
parole troppo usate dal tempo consumate
strappate via dall'anima... basta!
Voglio voltare pagina
entrare dentro un libro e prenderne la sagoma
Scriver parole nuove che fan volar lontano
che fan volare via
e insieme ad una nuvola cavalcare la poesia
Poi di parole nuove riempirne la faretra
scoccarle verso il cielo
prender di mira l'amore
l'amore quello vero
Avendo come unico bersaglio il tuo pensiero.