Scritta da: Barbara Brussa
in Poesie (Poesie personali)
Vivo in esile equilibrio
fra declini di memorie ostili
e il sorgere di nuovi sogni.
Con i piedi nel dramma
e le ali nel prodigio.
Composta domenica 21 aprile 2013
Vivo in esile equilibrio
fra declini di memorie ostili
e il sorgere di nuovi sogni.
Con i piedi nel dramma
e le ali nel prodigio.
Ogni mia alba
da qui all'eternità, nascerà
in quel sospiro dell'anima
che rievoca il sapore infinito
di te.
Aprendo gli occhi socchiusi
per non vedere quel mondo
che non potevo permettermi
neppure d'immaginare,
ho finalmente vinto quella guerra
contro la paura di vivere,
anche per me è arrivato
il momento di non piangere più
ma di sognare la felicità
oltre il vetro dello specchio,
quello che aveva riflesso
con distorta percezione
una errata personalità
che non mi è mai appartenuta!
Quella immagine
che vedevo riflessa
non è mai stata mia,
era un devastante risultato
di un costruito perbenismo
indottrinato da false divinità
sin dalla nascita,
adesso sono libero
di essere,
di diventare
e di amare
chi voglio
soprattutto me stesso
colui che mi sta scrutando
al di là dello specchio
dei miei pesanti pensieri,
dietro le ombre più scure
da me stesso create
per non soffrire:
il mio vero ed autentico io
nel nuovo riflesso di luce
dello mio solito specchio
dell'anima!
Il ricordo di un sogno, niente più che immagine, vivida e tremolante,
di ciò che doveva essere, ma non sarà mai più.
Questo sono io.
Un sorso d'acqua per una sete appagata.
Un rammendo su un vestito di quand'eri bambino.
Una scusa da pronunciare, per un peccato che ormai è scordato.
L'inutile chiave di uno scrigno che è ormai perduto, passato.
Il rammarico, un'altra epigrafe scolpita finché perdono non ci separi.
Ci sarà un tempo.
Quello per sognare
Ci sarà un tempo
Quello per realizzare.
Ci sarà un tempo
Per il silenzio,
Un silenzio
che farà male.
Ci sarà un tempo
Quello delle parole.
Parole che romperanno
Il silenzio.
Ci sarà un tempo
per le lacrime.
Lacrime col sapore amaro
Lacrime dolci come il miele.
Ci sarà il tempo
In cui tutto inizia.
Uno in cui
Tutto finisce.
Ci sarà un tempo
di speranza
di speranze deluse
di speranze future.
Ci sarà un tempo
passato, quello dei ricordi.
Uno presente per vivere.
Uno futuro per sognare.
C'è un tempo
Che è infinito
Quello di chi vive
Che non conosce il suo tempo.
Un tempo che si chiama Vita.
Scegli
o il sonno o l'arte,
o la tua pace o il tuo delirio.
Scegli se morire da pirata o da colonnello,
se domani sai cosa busserà alla tua porta
o se varcherai tu qualche cancello.
Scegli tu cosa ritieni più opportuno,
ci sono un sacco di scelte:
scelte facili, scelte accomodanti,
scelte gustose come torte di cioccolato.
Ci sono scelte aspre e crude,
scelte che ti uccidono o ti rendono diverso,
scelte che ti cambiano, ti distruggono dentro.
Scegli se vuoi vivere sopra un albero
o dentro il guscio di una tartaruga,
scegli anche di che colore vuoi il tuo cappello
o che scarpe indossare mentre danzi.
Scegli di vivere
o scegli di rimanere in un enorme limbo,
un deserto fatto di desideri e promesse,
di manichini spogli.
Li un cactus, la un piccolo scrigno.
Forse contiene un tesoro,
forse una terribile verità.
Sta a te scegliere se aprirlo,
ora sai che ti cambierà.
L'orso bipolare
Mi canta una canzone
Mentre la vecchia signora
Si spoglia dei suoi sorrisi.
Il conte non c'è stasera
Ma rossa è la speranza
D'ubriacarsi d'amore
In questo lido lontano.
Amare, amare,
questa vocabolo è un tocco leggero,
nell'anima
non usatela sempre,
ma solo nei attimi
giusti, amare non è
sesso,
passione,
erotismo.
Amare è sentire
le farfalle nello stomaco.
amare è sfiorare la bocca
di un amore, con il pensiero.
Amare, amare
solo il suono della parola
ci fa sognare di un sogno quasi
vero, un sogno che non ci abbandona.
Tutto si vede bello di un amore.
pure i difetti si amano dell'amato.
amare è scorrere nelle vene
e sentire l'essenza dell'altro
anche se è distante.
Soffrire per questo amore
che ci fa vivere.
Com'è dolente il tuo silenzio!
La vita ha i suoi attimi d'assenzio!
La bocca ingoia il suo amaro!
Tu distante
ed io a consultar ricordi
son come goccia di rugiada
dissetano la mia inquietudine!
Com'è dolente il tuo silenzio!
La tua voce che io rimembro
come un sottofondo musicale
a riprendermi da quest'oblio.
Il mio corpo vuoto e desolato
dal deserto del dolore
dal dolore del distacco
tu sei via chissà dove?
Com'è dolente il tuo silenzio!
Dove sei amore?
Dov'è la mia anima?
È con te a spasso?
È questo il vuoto che lasci,
quando sei via!
Non mi manchi
solo tu,
c'è parte di me
che porti via!
Dove sei amore?
La mia mente viaggia
e non ti raggiunge,
dammi un segno
rispondi
non senti le grida
del cuore?
Urla il tuo silenzio
ma tu non senti
hai la mia anima
incollata alla tua
e la restituisci
quando a mancarti
sono io,
con le mie spoglie
fatte di carne
e di cuore
e null'altro sono
che un corpo
vagante
se tu non lo raggiungi!