Poesie preferite da Gabriella Stigliano

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Scritta da: Dario Pautasso

Verrò a cercarti

Verrò a cercarti e ti starò vicino
quando nuovamente ti incamminerai
nelle desolate terre del dolore,
là dove c'è sempre una tacita battaglia,
là dove si è soli tra la moltitudine,
là dove i consigli sono vana parola,
verrò a cercarti.

Non credere che abbia in me
un motivo più degno d'esistere:
non ne ho.
Non credere che le tue dita sottili
che fragilmente tendi sul fragore del mondo
per ritrarle ratte e tremanti di paura
mi sconfortino.
Non mi sconforteranno.
Non credere che io ceda nel vederti nascondere
nella fragile mano i vergognosi occhi
di cui un tempo vantavi il fulgido bagliore turchino,
perché io,
io non cedrò.

Verrò a cercarti quando ti nasconderai
nel roveto del tuo rifiuto,
nelle tetre pianure degli addii.
E sarò silente nel tuo silenzio
ben desto quando vorrai parlare...
e nulla più.

E se dovesse essere questo
ciò che è vita,
se non dovesse esserci altro
che io farò,
sarà la mia vita
e la vivrò pienamente...

(... cercandoti,
per starti vicino).
Composta mercoledì 8 maggio 2013
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    Scritta da: ROBERTO POZZI

    In quella notte d'amore

    Ti sto ammirando nel tuo splendore
    e sognando come si svolgerà
    questa serata di passione
    arrivata al capolinea
    di una lunga e mai consumata
    storia d'amore!
    Con un nervosimo
    al limite della follia,
    attendo la tua prossima mossa
    in questo gioco di scacchi
    che trasuda di una seduzione
    che è stata segnata dall'incertezza
    di una concreta conclusione.
    Entrambi avevamo paura,
    io avevo paura di rimanere scottato
    da una torrida storia di sesso
    priva di significato
    mentre tu avevi avevi paura
    di restare inchiodato
    ad una vincolante storia d'amore!
    Anche se a te stava bene
    l'avventura d'una nottata,
    io non ero così sicuro
    che ti saresti mai lasciato andare
    alla quella verà intimità
    che ti fa scordare
    chi veramente sei
    ma che ti fa ricordare
    quanto speciale
    è il vero amore!
    In quella notte
    entrambi abbiamo
    lasciato le nostre inibizioni
    fuori dalla tua stanza
    e se per solo un momento
    ho pensato che era un peccato
    quello che stavo per compiere,
    non mi sembrava di essere all'inferno
    quando ti sei spogliato,
    non solo di quei vestiti
    che indossavi per sembrare
    più bello ed attraente,
    ma ti sei anche liberato
    di tutte quelle tue paure
    che ti portavi dietro
    da troppo tempo,
    come uno scudo mentale
    contro quelle reali sofferenze
    nascoste nel profondo del tuo io!
    Adesso, che tu sei nudo,
    proprio davanti a me,
    io vedo con piacere
    il tuo aspetto esteriore
    ma la mia vera soddisfazione
    sta proprio nel percepire
    il tuo spirito interiore!
    Io ti sto vedendo
    senza le tue solite difese
    leggendo la tua sensibile anima
    dai quei dolcissimi occhi
    che stanno per lacrimare
    come un un cucciolo smarrito!
    In questo istante di tua rara intimità
    capisco che anche tu
    hai un po' di paura d'amare!
    Non riesco a trattenere le le lacrime
    dalla commozione del momento
    ti riassicuro che non devi avere
    alcun timore da parte mia,
    io non ti farò mai del male
    perché ti voglio solo amare!
    Con la mia mano,
    leggera come la piuma,
    ti accarezzo il viso,
    asciugo le tue lacrime
    intanto che ti bacio
    con una lentezza
    di un tempo passato,
    e continuo ad amarti
    per la prima volta
    come se fosse
    l'ultima occasione
    che io dono
    me stesso
    all'amore
    della mia vita!
    Composta mercoledì 10 aprile 2013
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      Scritta da: ROBERTO POZZI

      Una rinascita spirituale

      Avevo giurato a me stesso
      du non scrivere più
      un altra triste riflessione,
      una di quella che ti lasciano
      sul baratro a pensare
      se saltare o no nell'abisso infernale,
      ma oggi è un altro giorno di passione,
      la tristezza mi fa molta compagnia,
      come da sempre è una fedele amica
      che non mi abbandonerà
      neanche nel momento più oscuro
      della mia sofferta esistenza,
      visto che lei non mi vorrà mai condividermi
      nemmeno con quella sua lontana parente
      che non lascia mai vivere nessuno!
      Scrivendo un altro capitolo della mia storia,
      uno sulla mia rivalsa personale
      con cui spero di ispirare
      qualcuno che è messo male
      a superare le paure,
      a combattere le avversità
      e a sognare che domani
      è come nei films... un altro giorno!
      Non cerco una assoluzione
      dal mio peggiore peccato,
      l'apatia per la vita stessa,
      piuttosto un po' di comprensione
      per questa atroce ombra
      della mia personalità
      che mi costringe ad indossare
      l'abito che mi fa santo
      abbinato a quella maschera
      dell'apparenza e della falsità,
      al punto di vivere con deliberata recitazione
      le solite ingessate emozioni
      della persona qualunque
      per non alitare ulteriori sospetti
      per la mia vergognosa condizione!
      Nel passato sono stato un peccatore
      che soffrendo del male oscuro,
      era andato troppo vicino
      a rinnegare il dono divino,
      quasi a toccare le porte dell'inferno,
      ma ora, in questo preciso istante,
      non sono più uno spirito deforme,
      rovinato dalle bastonate della vita,
      adesso ho finalmente riscattato me stesso
      liberando la mia anima
      dalle catene della esteriorità
      e vivendo momento per momento
      una rinascita spirituale
      risorgendo dalla oltretomba
      della mia precedente personalità,
      continuando con la mia evoluzione
      non così diversa da quella altrui!
      Però certi drastici cambiamenti
      non sono mai regalati dal fato
      c'e sempre un prezzo salato da pagare
      ed il brutto effetto collaterale
      è quel limbo emotivo da cui sono scappato
      piuttosto che rimanere fossilizzato
      in un purgotorio spirituale
      che mi faceva sentire morto dentro
      con quella indifferenza generalizzata
      troppo condivisa dalle anime storpiate!
      Non voglio più essere uno dei tanti
      che vagano per tutta la loro vita
      svuotati della loro intrinsica emotività
      sostituita da una stucchevole
      e preconfezionata personalità
      per lo più plasmata dalla opinione pubblica,
      preferisco quindi soffrire il più forte dolore
      almeno così esisto integralmente
      ed in contatto con il vero se stesso!
      Durante il mio inesplorato cammino
      verso un più nobile livello spirituale
      devo per forza abbracciare
      con distaccato rispetto
      quella detestata amica
      che mi perseguita sempre
      mentre continuo la ricerca
      dell'alter ego della tristezza
      in qualsiasi aspetto banale
      della nostra vita quotidiana:
      la felicità che mi fa sentire vivo
      di non essere più una
      delle tante anime perse
      nell'infinità dell'universo!
      Composta martedì 30 aprile 2013
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        Scritta da: Dario Pautasso

        Melodramma notturno

        Con i tuoi occhi che sembrano mutare
        di colore ad ogni tua espressione
        e quelle mani che io immagino
        sempre tese a cogliere un fiore,
        chissà se dentro soffri un po',
        ogni tanto.

        Con quel tuo incedere incantato
        viziata dai colori delle stagioni:
        mentre parlo ti scopro persa
        ad ammirare una nuvola veloce;
        ti scuoti, poi mi dici: va bene così.
        Chissà se piangi certe notti
        quando il cerchio stringe anche l'anima
        quando la lancetta segna un tempo
        indefinito.

        Con le tue labbra di fragole mature
        e il corpo già teso ad un orizzonte
        che io non riesco a cogliere,
        chissà se talvolta ti senti sola
        se hai paura di quel che non si vede.
        Chissà.

        Un giorno forse me lo dirai
        e sarà più bello sapere
        che non sono troppo lontano,
        che quasi quasi, se allargo le mani,
        posso abbracciarti.
        Composta martedì 25 settembre 2012
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