Le migliori poesie inserite da Gaetano Toffali

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Scritta da: Gaetano Toffali

Non basta la voglia

Non basta la voglia ad averti qui
Ci prova sussurro a ricordarti di me
Magari è fallace o forse poi no
Ma resta sostanza il lontano che sei

Ci credo nel dentro
Dei sogni di uomo
Che tu questa notte
Ti giri a cercare
Il senso di colpo
Ti fossi vicino
Allunghi la mano
Chissà se mai se

Non basta spedirti parole di carta
Da solo parlarti di coccole e luce
Che fioca ruffiana negli occhi che fissi
a cercare nel cuore ci voglion sperare

Tu fossi vicina
Tu fossi alle dita
Canzone sarebbe
Leggera per te.
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    Scritta da: Gaetano Toffali
    Le tue braccia questa sera
    Erano ancore
    Per i pensieri sbagliati

    Luce nella gloria
    Di un giorno triste
    Passato da nascere
    a vita ancora.

    Le tue labbra
    In questa sera
    Sarebbero se fosse
    Un istante di voluttà

    Nel vivere il minuto
    Che ricorderò domani
    Come gioia di vita

    e tu come lei
    Che ho amato e
    Mi ama
    Per come sono
    Non come vorrei
    Ma come vita
    Mi ha fatto
    Io imperfetto di me
    Io lusinga di te.
    Composta nel dicembre 2009
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      Scritta da: Gaetano Toffali

      Lettera per una domanda di perdono

      L'esperienza ci ha strappati
      l'uno dall'altra, amore;
      l'esperienza ci ha rattristati
      l'uno nell'altra, amore;
      e il mio "tu" e il tuo "tu"
      si perdono nel vento:
      quale furtiva foglia
      asciugherà il pianto del rubinetto?
      Quale cotone assorbirà
      il mio canto?
      Io nudo come il cielo;
      tu troppo densa, troppo carica,
      troppo, troppo.
      Sbaglio le parole e suono
      come un peccato, come una percossa,
      come un tradimento, come una pazzia.
      E tu, se mi disegni a lungo,
      mi perdi. Ritrovami
      nel giuramento della sera:
      io sono
      il demone del dramma e della catarsi.
      Ma per raggiungerti in purezza
      dovrò mangiarmi le mani?
      La tua bocca mi guarda e io svanisco,
      insano dentro una perla
      umida di nebbia.
      Le tue mani mi dividono
      e io scivolo
      in un tempo di zanzare.
      Resta solo di me il bicchiere
      di questo seme sparso sul cuscino;
      le radici di questa barba
      che abbrutisce il cuore;
      il grido di questa gola
      che nessuna pastiglia addolcisce
      e questa rovina che assapora
      tutto il pudore che mi resta,
      tutta la malizia che ho consumato
      e tutto il canto.
      Vieni, e credi di nuovo
      che il mio corpo, sposo del tuo;
      che il mio silenzio, padre del tuo;
      che il mio canto, fratello
      della tua amarezza
      raggiunga il dio nel tutto che supplichi
      e s'allontana.
      Non ci sono più ossa, ma rose;
      non ci sono più muri ma strade;
      non ci sono più inverni, non ci sono:
      tra poco è marzo, vieni,
      camminiamo.
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        Scritta da: Gaetano Toffali

        Brillano

        Brillano piano che neanche le vedi
        Le mani i sospiri che fanno l'amore
        Fiammelle accese negli occhi ancor chiusi
        Parole a pezzi che è quasi dolore

        Che brucia e ci scava spogliandoci nudi
        E quello che siamo è un bacio affamato
        Di giorni e sapori da farne scongiuri
        Che mai prima c'era a noi capitato

        Che cosa che mai che maga fortuna
        Ti ha reso la donna che ha scelto quest'uomo
        Dalla serranda c'è luce di luna
        Nei nostri corpi ora cambia anche il suono

        Cadono le stelle dentro i tuoi occhi
        Ti scivola il viso addosso a me
        E un sonno dolce mi prende a guardarti
        Luce di vita che dormi con me.
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          Scritta da: Gaetano Toffali
          Una piccola sera coccola
          Svolge il suo filo
          Dentro di noi

          Come pelle felice mescola
          Il suo profumo
          In mezzo a noi

          Sera s'inchina
          Ed esce pian piano
          Di fare altro
          Non scappa più
          Tra il mio non dirti
          che io ti amo
          e la tua voglia
          Di crederci su

          Lasci i capelli
          Baciarmi nel petto
          Dentro i tuoi occhi
          La gioia di me
          Fingo che non
          Sia stato perfetto
          Poi scrivo ancora
          Soggetto tu.
          Composta nel gennaio 2010
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