Le migliori poesie inserite da Gianluca Cristadoro

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Indovinelli, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Gianluca Cristadoro

Biancaneve e i sette nari

Scrivon versi settenari,
settenani con le mani,
di diamanti e di miniere
scrivon con le mani nere
di fuliggin ricoperti
scrivon senza esser scoperti
da fanciulla che li aspetta
nella gnomica casetta
e che prima di mangiare
li farà tutti lavare,
non sapendo che così
dalla storia toglie chi
con poesie e poi filastrocche
parla pure di albicocche,
di animali e streghe orrende,
fate, maghi e di merende.

Non più scrivon sette nani,
settenari con le mani.

Tanto più che di quei versi
poi scoprirono d'un botto
a rifletterci un po' persi
che le sillabe son otto!
Composta lunedì 9 settembre 2013
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Gianluca Cristadoro

    Parole

    Le parole
    sono stille di vita.
    Il brulicare impazzito di formiche
    che annusano cibo.
    Le gocce di pioggia di nubi cariche
    a stento trattenute,
    d'un tratto scroscianti copiose
    su terre arse dal sole e dal tempo.
    Le parole
    seducono indulgenti i poeti e
    se ne stanno lassù ad osservarli,
    attendendo pazienti.
    Le parole
    sono frammenti di un mosaico
    di pensieri smarriti
    per caso raccolti da anime gentili.
    Sono i vagoni deragliati
    del mio treno senza meta.
    Le stelle variopinte
    di un cielo generoso e sognante.
    Gli amori pronunciati al vento
    e negati all'amore.
    Composta mercoledì 8 gennaio 2014
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Gianluca Cristadoro

      Una luce

      Abbandono un sentiero lungo e tortuoso.
      Sembrava senza sbocco e senza ristoro.
      Ho visto l'uomo cedere all'egoismo.
      Ho visto gente dal passo robusto avanzare, tirando dritto.
      Noncurante dei feriti ansimanti per strada e di me,
      fermo sul ciglio a ricucire gli strappi dell'anima.
      Ora vedo una luce in fondo al cammino.
      Vita nuova, nuove sfide.
      Con le stesse membra,
      con lo stesso cuore.
      Composta venerdì 7 febbraio 2014
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Gianluca Cristadoro

        L'alfabeto capriccioso

        A ci aprì la porta a lettere e parole
        B le fece scorta e furono due sole
        C le vide insieme e dopo starnutì
        D gli diede i dadi e poi lo compatì
        E si mise in mezzo e tutte ricongiunse
        F fece festa e un po' di fumo aggiunse
        G giocò di giorno e a sera riposò
        H restò muta ma a notte fonda urlò
        I trovò un imbuto e stretta scese giù
        L come Luna le vide da lassù
        M dalla mamma a casa volle andare
        N disse "No!" neanch'io voglio restare
        O fu assai sorpresa e tutte e due fermò
        P con la sua pappa gaudente si beò
        Q vi appese un quadro e quello non quadrava
        R dalla rupe giu giù si rotolava
        S silenziosa sul suolo su a strisciare
        T che tutti a tavola voleva per brindare
        U portò un po' d'uva e d'olio poi si ungeva
        V di venti veli vestirsi si voleva
        Z con la zebra al fin zuzzerellò.
        Composta sabato 16 maggio 2015
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Gianluca Cristadoro

          Alessandra tutto pepe

          Lei rimbalza come palla,
          salta gira e si rivolta,
          Non è rossa e non è gialla,
          di energia né ha certo molta.
          Alessandra Lei si chiama,
          la mia bimba birichina,
          sia vestita che in pigiama,
          è una birba di bambina.
          Strilla spesso e mena pugni,
          se qualcuno la rimbrotta,
          mette su dei bei mugugni,
          se dalla stanchezza è cotta.
          Questo a parte, è meraviglia
          di dolcezza disarmante
          e un sorriso che ti piglia
          e ti arriva in un istante
          fino al cuore mio che muore
          di un eterno amor paterno
          che ti abbraccia con calore
          e in estate muta inverno.
          Se il mangiare è un po’ una pena,
          proverò un po’ a darmi pace,
          se un bel dì una sera a cena
          mi dirai “Papà, mi piace!”
          Dormi dormi mio tesoro
          dormi dormi nel tuo letto
          con lo sguardo che io adoro
          che mi par d’un angioletto!
          Composta giovedì 20 dicembre 2012
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Gianluca Cristadoro

            Poeti e lacune

            Leggo Saffo e mi fa un baffo.
            Con Catullo mi trastullo.
            Se con Saba tiro all'alba
            di Montale me ne cale.

            Penna poi il lirismo impenna
            mentre la Merini insegna.

            Per non dire poi di Dante
            sommo il verso e virtù tante.

            Di poeti folta schiera
            leggo da mattina a sera.

            Ma riuscire ad imitarli
            non riesce senza tarli
            e lacune risanare
            del mio umile poetare.
            Composta venerdì 25 ottobre 2013
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Gianluca Cristadoro

              Natale

              Attendere ti fai come una sposa,
              sapendolo il mio cuor sereno aspetta
              prezioso come petali di rosa
              soave come i fiocchi della vetta.

              Pian piano ti avvicini silenzioso
              Il tempo di lasciar per dote amore
              a terre e genti un tepido candore
              magia donando all'animo dubbioso.

              Natale, ti ricordo quelle notti
              ingenue le mie veglie di fanciullo
              che nella fantasia i ricordi cullo
              né il tempo né l'età ha ancor corrotti.

              L'immagine del Babbo col pastrano
              che rosso come il fuoco tutto infiamma
              sentire mi faceva inquieto e strano
              cercando poi conforto dalla mamma.

              Ma la mattina dopo era una festa,
              il cuore palpitante e incuriosito,
              pensieri che frullavan per la testa
              e lo scartar dei doni atteso rito.

              Da allora di natali ho visto andare
              ma poi immancabilmente ritornare
              a rinnovare gioie e fratellanza
              e al mondo intero dare la speranza.
              Composta mercoledì 23 ottobre 2013
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Gianluca Cristadoro

                Vivrò, forse

                Vivo di fiammate e apatia,
                esaltazione e sconforto,
                di pane e illusioni,
                d'amore e distacco.

                Vivo di accenti e atonie,
                d'impulsi e di noia,
                di quella sete di tutto,
                di quella voglia di niente.

                Vivo di vuoti e vivo di slanci,
                della clausura, in mezzo alla gente.

                Vivo di sorrisi e parole al vento,
                di angosce e utopie,
                di terra e sospiri,
                di numeri e grida.

                Muoio e rinasco.
                Piango e risorgo.
                Composta giovedì 13 dicembre 2018
                Vota la poesia: Commenta