Le migliori poesie inserite da Gianluca Cristadoro

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Scritta da: Gianluca Cristadoro

Federica, la sognatrice

Sogna amore, sogna ancora
con gli occhioni tuoi incantati
ché là fuori c'è l'aurora
coi suoi giorni più fatati.

Sogna e inventa giochi a mille,
tratteggiando cuori e fiori,
principesse e camomille,
che berrai per i dolori
che lo stress ti fa venire!

Per favore! Non la dire
la parola che non piace
ch'è "ritardo" e non c'è pace,
ché se invece, pian pianino,
con la calma che ti è cara
ti mettessi il pigiamino
senza mamma che ti implora,
tutto tornerebbe in sesto,
come i giochi sparpagliati,
che una volta ritrovati
metterai di nuovo a posto!

Gioca amore, tesoruccio,
come il sole è il tuo sorriso,
schiude il cuor, non mi corruccio
ammirando il tuo bel viso.
Leggi poi più di una storia,
con un tono spensierato
e poi imparala a memoria
recitandola d'un fiato.

E poi ama la tua mamma,
i tuoi nonni e il tuo papà,
e non farne certo un dramma
se Alessandra ti darà
qualche noia o dei fastidi,
perché riderà se ridi.
Tu le insegni tante cose
e il suo cuor per te ha sol rose.
Composta giovedì 20 dicembre 2012
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    Scritta da: Gianluca Cristadoro

    Filastrocca della sera

    Filastrocca della sera,
    leggo al bimbo mio che spera
    di sognar di maghi e fate
    e di favole incantate,
    dove rose e prati in fiore
    accarezzan con amore
    i tuoi sogni di fanciullo
    dove i giochi son trastullo.

    Contro schiere di furfanti
    fan la guerra cento fanti
    tutti armati fino ai denti
    ma non conti fino a venti.

    Soldatini metti in fila,
    di giocattoli una pila
    poi di libri ne apri otto
    si riempie in un sol botto
    la tua stanza di giochini
    che di spazio pei piedini
    non c'è più e la mamma grida,
    sembra quasi una corrida.

    Ecco un toro, si fa sotto.
    Tu lo schivi e son diciotto!
    Poi ti fermi e ti rilassi.
    Scendi a fare quattro passi.

    Dove sta la tua energia?
    Io non trovo più la mia
    per rincorrerti in cortile.
    Ma son uomo e non un vile.

    Or ti afferro e poi ti piglio
    ti terrò adorato figlio
    fra le braccia mie di padre
    e di quelle di tua madre.

    Ora è tardi si va a letto
    non v'è più per tuo diletto
    tempo per giocare a dadi,
    con le carte o negli armadi.

    Filastrocca della sera
    legge il babbo tuo che spera
    che nel sonno più profondo
    cada tu ma non il mondo.
    Composta venerdì 6 settembre 2013
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      Scritta da: Gianluca Cristadoro

      Il Tango dell’Orango Frango

      Ho sognato un Orango,
      di nome Frango
      al quale piaceva ballare il Tango.

      Ma non di certo quello Argentino,
      non era poi un gran ballerino
      e non lo ballava con la sua amata,
      ancora quella non s'era lavata,...
      ché rotolata s'era nel fango,
      e non si sentiva di ballar un tango.

      Lo ballava abbracciato a una scopa
      sognando tournée per tutta l'Europa.
      Sognava applausi, lustrini e pajette
      e al casinò giocare a roulette,

      Pensava a una vita con tanto successo
      Piena di lussi e vestiti col gesso.

      Ma il rude guardiano lo risvegliò
      e tutt'a un tratto la scopa sfilò
      dalle sue mani e al posto di quella
      un frutto acerbo e una caramella
      diede in cambio al povero Orango,
      senza più scopa e senza più Tango.

      Ho sognato un Orango
      di nome Frango
      al quale piaceva ballare il Tango,
      ma nella sua gabbia rimase nel fango
      con la sua amata a mangiarsi il suo mango.
      Composta venerdì 20 settembre 2013
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        Scritta da: Gianluca Cristadoro

        Sopravvivenza

        Virtù inespresse
        e zavorre cariche di storie
        conduco verso mete improprie e inagibili.

        Coraggiosamente m'avventuro
        su sentieri tortuosi,
        nella fitta boscaglia
        dove ostile mi è ogni forma di vita.

        S'avvinghia la superbia,
        l'ignoranza mi rallenta il passo,
        mi seducono i miraggi del successo,
        irridendomi poi, m'abbandonano.
        Invidia e ipocrisia, sordide,
        mi adescano e trafiggono alle spalle.

        Di crescente rabbia
        mi infuoca il sarcasmo,
        fiamma che ragione placa,
        arretra e presto s'estingue.

        Alla vista la luce si nega
        e l'orgoglio, di sé impietosito,
        goffo, sferra colpi alla cieca,
        inani dardi di uno sforzo primitivo.

        Mi rialzo, dopo l'ultima battaglia,
        vana ma necessaria,
        ad affrontar la vita e i suoi misteri
        una vola di più,
        indagandone il senso.
        Composta lunedì 19 agosto 2013
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          Scritta da: Gianluca Cristadoro

          Buonanotte

          Buonanotte dolce bimba
          dal tuo babbo che carezza
          le tue gote rosse e ingenue
          la purezza del tuo dire
          dei tuoi occhi la dolcezza.

          Buonanotte bimba bella,
          ti sia tenero il cuscino
          che ti stringe tutta notte
          e il peluche che ti confida
          i segreti dei suoi giorni.

          Buonanotte mio sorriso,
          gioia candida, mio amore,
          spenga il buio i tuoi pensieri,
          schiuda il sogno le sue porte
          voli in ciel la fantasia.
          Composta giovedì 23 marzo 2017
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            Scritta da: Gianluca Cristadoro

            Parole

            Le parole
            sono stille di vita.
            Il brulicare impazzito di formiche
            che annusano cibo.
            Le gocce di pioggia di nubi cariche
            a stento trattenute,
            d'un tratto scroscianti copiose
            su terre arse dal sole e dal tempo.
            Le parole
            seducono indulgenti i poeti e
            se ne stanno lassù ad osservarli,
            attendendo pazienti.
            Le parole
            sono frammenti di un mosaico
            di pensieri smarriti
            per caso raccolti da anime gentili.
            Sono i vagoni deragliati
            del mio treno senza meta.
            Le stelle variopinte
            di un cielo generoso e sognante.
            Gli amori pronunciati al vento
            e negati all'amore.
            Composta mercoledì 8 gennaio 2014
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              Scritta da: Gianluca Cristadoro

              Una luce

              Abbandono un sentiero lungo e tortuoso.
              Sembrava senza sbocco e senza ristoro.
              Ho visto l'uomo cedere all'egoismo.
              Ho visto gente dal passo robusto avanzare, tirando dritto.
              Noncurante dei feriti ansimanti per strada e di me,
              fermo sul ciglio a ricucire gli strappi dell'anima.
              Ora vedo una luce in fondo al cammino.
              Vita nuova, nuove sfide.
              Con le stesse membra,
              con lo stesso cuore.
              Composta venerdì 7 febbraio 2014
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                Scritta da: Gianluca Cristadoro

                L'alfabeto capriccioso

                A ci aprì la porta a lettere e parole
                B le fece scorta e furono due sole
                C le vide insieme e dopo starnutì
                D gli diede i dadi e poi lo compatì
                E si mise in mezzo e tutte ricongiunse
                F fece festa e un po' di fumo aggiunse
                G giocò di giorno e a sera riposò
                H restò muta ma a notte fonda urlò
                I trovò un imbuto e stretta scese giù
                L come Luna le vide da lassù
                M dalla mamma a casa volle andare
                N disse "No!" neanch'io voglio restare
                O fu assai sorpresa e tutte e due fermò
                P con la sua pappa gaudente si beò
                Q vi appese un quadro e quello non quadrava
                R dalla rupe giu giù si rotolava
                S silenziosa sul suolo su a strisciare
                T che tutti a tavola voleva per brindare
                U portò un po' d'uva e d'olio poi si ungeva
                V di venti veli vestirsi si voleva
                Z con la zebra al fin zuzzerellò.
                Composta sabato 16 maggio 2015
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