Poesie inserite da Giulia G.

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Giulia G.

La Povertà

Perdonatemi se non riesco a far tacere la mia penna
su questa amara verità che contraddistingue
la differenza tra la ricchezza e la povertà.
Non c'è povero più povero
di chi perde la voglia di lottare, di cambiare, di reagire.
Di chi perde i pensieri, le parole e la speranza.
Di chi perde l'ideale, la morale, l'etica e la religiosità.
Non c'è povero più povero del ricco
che vorrebbe aver tutto in mano
anelando il potere e la grandezza del dio denaro.
Vive come schiavo nell'egoismo e nell'avarizia
amato solo dall'astuzia e dalla malizia.
Pieno d'azioni e di oggetti, privo di ogni attenzioni e di affetti.
Ma non può capire
No! Non può capire il vero sgomento qual è?
A morte sua, la scaltrezza gli porterà via i soldi con un soffio di vento.
Ditemi tutto quello che vi pare, questa è la legge della morale.
Quella che definisce ciò che è giusto che si deve fare.
Viceversa,
il povero non è povero è più ricco del ricco.
È un folle che vive dei colori senza senso.
Innamorato dell'acqua che scorre e del fruscio del vento.
Non ha un'identità ma molta dignità
È libero di volare nella sua inconsistenza
tra la fratellanza, amore e lealtà.
Ad ogni pregiudizio che si vuol porre
c'è sempre il buon senso della solidarietà,
avere il cuore e tendere una mano
a una persona nelle difficoltà è un gesto di umanità.
Composta martedì 11 giugno 2013
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Giulia G.

    L'invisibile ombra di un artista di strada

    Aveva una bella voce
    un po' stanca e smarrita.
    I suoi testi erano versi di poesia
    scritti sui muri e sui brandelli di carta.
    Non aveva più niente
    né donne, né calore, né amore
    né tetto, né casa
    la sua dimora era la strada.
    Non cantava tanto per cantare
    aveva atteso una vita
    per raccontare alla luna,
    sua unica vera amica,
    quanto fossero grigie le stelle.
    Ferito e condannato
    dalla morte dell'indifferenza
    tendeva la mano piena di mortificazione
    vendendo sogni per una sola moneta
    mentre milioni di piedi lo confondevano
    con uno spento lampione.
    Le nubi di un cielo
    viola plumbeo, viola repellente
    richiusero per sempre le sue ali.
    Il suo corpo riposa definitivamente
    sul nudo grembo del niente.
    ... eppure sarebbe bastato poco per renderlo felice.
    Composta domenica 5 ottobre 2014
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Giulia G.

      Tacchi a spillo

      Che cosa importa a qualcuno sapere chi sei?
      quando uomini come bestie astute
      ti lasciano
      sul ciglio di una strada
      ancora agonizzante, senza alcuna pietà?
      Ed intanto passi le lunghe notti
      tra demoni sempre presenti
      sotto l'effetto di un fottuto farmaco
      che t'aiuti a dormire...
      Rimanendo sola,
      nel buio con qualche sogno perso
      negli interminabili silenzi,
      mentre il male
      continua a salire a violentare ripetutamente
      la tua mente e la tua anima.
      È talmente dura dimenticare
      che più ci provi è più t'uccide,
      La tua rabbia annodata nella gola
      brucia come lava incandescente
      ... eppure di quell'amor avevi creduto.
      Composta mercoledì 18 aprile 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Giulia G.

        Lettera a Gesù bambino

        Caro Gesù bambino,
        che strana sensazione vederti piccino, piccino.
        Sono qui al chiaror di una candela
        nella sua flebile e tremolante luce
        per recitare una preghiera
        Vorrei confessarti desideri grandi
        ma non sono poi così tanti.
        Vorrei in questo giorno l'intero mondo
        riempisse i prati di tanti fiorellini bianchi
        quanti sono i bambini
        perché tutti accendessero
        una candela insieme alla mia
        contro la pedofilia.
        Vorrei tante scarpette rosse
        omaggio ad ogni donna
        perché il femminicidio
        non sia solo un fenomeno di vergogna.
        Composta domenica 1 dicembre 2013
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Giulia G.

          Notte di Natale

          Splende la stella cometa
          nel cielo di Betlemme
          Un evento lei annunciava
          mentre il sole dietro i monti calava
          Davanti ai palpiti d'attesa
          La notte buia era discesa
          Sol una candela rimaneva accesa.
          Poi all'improvviso
          un angelo cherubino
          annunciava la nascita del santo bambino
          A riscaldare dal gelido freddo il piccolo bambinello
          son il bue e l'asinello
          Suona le campane al suon di festa
          Per portar doni ognuno s'appresta
          E da lassù gli angeli
          Cantano in coro "Osanna, Osanna Nell'alto dei cieli"
          Composta lunedì 9 dicembre 2013
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Giulia G.

            La via del sogno per poter volare

            Mi chiedo se siamo noi
            a scegliere i nostri sogni
            o se sono loro a scegliere noi
            rubando momenti della nostra vita
            Se cosi fosse i
            sogni
            scommetterebbero
            tutto su di noi,
            sulla nostra capacità
            di crescerli,
            e di realizzarli.
            Diventando per noi la strada nuova
            una via che ci guida
            nella giusta direzione del vento
            e di lì scopre che ciò
            di cui avevamo bisogno per volare
            erano loro.
            Composta mercoledì 27 novembre 2013
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Giulia G.

              Acqua per la morte

              L'acqua scorre, scorre,
              nelle urla silenziose.
              Trabocca
              lasciando segni indelebili
              abbattendo ogni cosa
              più del vento febbricitante.
              Inonda con fango
              sguardi smarriti ed atterriti
              smorzando ogni sorriso, ogni speranza.
              Il mondo grida
              affamato di dolore
              mentre la morte
              vede crescere un'anima.
              La mia bocca non ha più voglia di parlare.
              Composta mercoledì 20 novembre 2013
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Giulia G.

                I bambini straccioni

                I bambini straccioni
                sopravvivono
                in un mondo
                che guarda arrancante
                ed indifferente
                alla loro diversità.
                Sopravvivono
                imparando a imitare
                la normalità
                celando nei loro occhi
                il gelo senza parole.
                Sopravvivono nascondendo
                ginocchia sbucciate,
                tra le unghia smalto
                sporco di terra e di sangue.
                I bambini straccioni
                sopravvivono
                nelle profondità
                più malinconiche dell'animo
                Corrono, a piedi nudi
                sulle strade fangose
                come fantasmi
                nelle notti gelide
                con le paure e i dolori
                immaginando i fasti di un'era che
                non potrà mai tornare.
                Quanto costa il prezzo della libertà.
                Composta venerdì 8 novembre 2013
                Vota la poesia: Commenta