Le migliori poesie inserite da Jean-Paul Malfatti

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Scritta da: Jean-Paul Malfatti

Sono felice perché...

Sono felice perché
nella vita ho sempre cercato
istintivamente la mia felicità;

Sono felice perché
ci sono, perché posso vedere,
perché mi emoziono, perché amo;

Sono felice perché
sei quello che scegli d'essere
e mi accetti per quello che sono;

Sono felice perché
tu riesci a sentirmi da lontano,
anche se non ascolti la mia voce;

Sono felice perché
ho ricevuto un regalo prezioso,
cioè la tua vera e sincera amicizia.
Composta venerdì 22 giugno 2007
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    Scritta da: Jean-Paul Malfatti

    Gocce d'amore

    Inondiamo il mondo con gocce d'amore;
    inondiamo il mondo d'idee di giustizia;
    inondiamo il mondo con desideri di pace,
    e vivremo tutti insieme felici e contenti.

    Inondiamo l'universo con gocce d'amore;
    inondiamo l'universo d'idee di giustizia;
    inondiamo l'universo con desideri di pace,
    e l'inferno darà luogo al paradiso sulla terra.

    Allora cominciamolo!
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      Scritta da: Jean-Paul Malfatti

      Un amico di nome Antonio...

      In questo gran mondo virtuale
      ho scoperto un amico reale.
      Anche se non l'avevo cercato,
      quasi per caso, l'ho trovato.
      Ed il suo nome è Antonio!

      Ma lui non è nessun profeta...
      è solo un sognatore, un poeta.
      Fors'anche un filosofo attuale
      d'un mondo magico e surreale.
      E Antonio è il suo nome!

      Siamo diventati amici virtuali
      così diversi, così uguali...
      Le nostre passioni sono queste:
      scrivere ed amare, e fare feste.
      Siamo amici, siamo felici!
      Composta giovedì 28 ottobre 2010
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        Scritta da: Jean-Paul Malfatti

        Coincidenza o mero destino?

        Se né io né il mio lui fossimo
        entrambi due ragazzi gay;
        non avremmo mai incrociato,
        in quel modo, i nostri way.

        Ma così diversi ed uguali,
        siamo stati sempre insieme;
        così come due naufraghi,
        che si vogliono tanto bene.

        Per coincidenza o per destino,
        ci siamo proprio incontrati;
        e come nei sogni di ragazzino,
        ci siamo da subito fidanzati.

        E se un giorno ci sposeremo,
        non potrà mai esser in chiesa;
        e se Dio lo vorrà, Lui almeno,
        per il Papa sarà una offesa.

        La testimone sarà la mamma,
        e gli invitati sarete voi;
        perché lei è madre e ci ama,
        e voi avrete tifato per noi.

        E poi, come marito e marito,
        proveremo in noi la virtù;
        ed alla fine avremo capito
        che l'esser gay non è un tabù.
        Composta venerdì 27 luglio 2007
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          Scritta da: Jean-Paul Malfatti

          Scritto nelle stelle

          Pensavo fosse
          sol un'impressione.
          Eppure era tutto
          vero e reale
          e non frutto
          dell'immaginazione.

          Tutto era
          scritto nelle stelle
          ed in esse rimarrebbe
          per sempre,
          come se il
          tempo e lo spazio non
          esistessero.

          Pensavo sarei
          riuscito a cambiare
          il verso delle cose
          ma non ce l'ho fatto,
          le mie conoscenze
          erano limitate
          e troppo confuse.

          Tutto era
          scritto nelle stelle
          ed in esse rimarrebbe
          per sempre,
          come se le notti
          ed i giorni fossero
          una sola cosa.
          Composta sabato 30 aprile 2011
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            Scritta da: Jean-Paul Malfatti

            Mi sentivo senza vita

            Ho cambiato il
            giorno per la notte
            e la notte per il giorno.
            Vedevo il sole nel buio
            e la luna nella sua luce.
            Pensavo ch'ero impazzito.

            Dormivo il giorno
            ed ero sveglio di notte.
            Il pranzo era la cena,
            e la cena era il pranzo.
            Mi svegliavo metà sveglio
            e metà addormentato.

            I giorni erano bui e
            le notte chiare di sole.
            Non riuscivo a ricordare
            nemmeno il mio nome.
            Non sapevo più chi ero
            né dove mi trovavo.

            Camminavo lento...
            proprio come un zombie
            rifiutato dai vampiri
            e dai loro pipistrelli.
            Ero pallido, quasi morto.
            Mi sentivo senza vita.
            Composta giovedì 9 febbraio 2012
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