Scritta da: L. Orlandi
in Poesie (Poesie d'amore)
Nuvole di gomma
Su spartiti dettati dall'anima
scrivo note d'amore
tenace aereità del cuore.
Ascolto e canto verità
cancellando inganni con
nuvole di gomma.
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Su spartiti dettati dall'anima
scrivo note d'amore
tenace aereità del cuore.
Ascolto e canto verità
cancellando inganni con
nuvole di gomma.
Semino poesia
semi di parole
parole ed emozioni
vento parlato o solo ascoltato
sguardi del cuore
respiri dell'anima.
Semino col sole
nasceranno caldi affetti,
semino col vento
germineranno trasporti lontani,
semino con la pioggia battente
che darà vita a torrenti amorosi,
semino nella notte
per l'essenza vera della mia anima
semino amore
chissà come sarà il raccolto.
Aspiro,
passo avanti,
aspiro, passo indietro.
Uno, due, tre, quattro
ballo.
Ricordo
rido, piango
osservo col cuore
immagini, odori, musica, pane
ritorno.
Piedi
paciosi rilassati
attendono massaggi benefici
da chi vuole essere
libera.
Cammino
quindi comunico.
Ascolto, canto, parlo
miei piedi mi portano
ovunque.
Neftali,
canti libertà e amore
alla tua terra.
Canti per chi ha bisogno
di pace e acqua e pane.
Il tuo popolo non sa di poesia,
ma ti chiamerà "amico"
la tua voce ora incompresa
riempirà anime
scuotendo i cuori.
Cammino, mi distendo e scrivo
ascolto e scrivo
passeggio, mi fermo, mi siedo, scrivo
ascolto i raggi del sole, mi scaldano,
mi slaccio la camicia, scrivo
ho sete, scrivo, bevo, scrivo
chiudo gli occhi e sento.
Sento il mio cuore, sento il tuo battito
scrivo di noi, del nostro raggio di sole.
Amo, amami, leggera è l'aria
che ci inonda e volteggiamo
tra versi d'amore.
Mi lascio trasportare dal vento
e libero idee sulle fronde
creando nuovi fiori, nuova vita.
Anche qualcosa d'irritante cade
sui petali,
ma scivolerà via alle
prime lacrime di pioggia.
Attraverso ubriaco,
con le dita coperte di vesciche
e le braccia quasi insensibili,
ma sul cielo pallido crepuscolare
non trovo la vita che cercavo.
In qualsiasi situazione di responsabilità,
le leve del comando sono sempre
più in alto ed io mi lascio cadere,
dagli effluvi di un'alcolica visione,
ad un'amaca di rassegnata apatia.