Questo bellissimo tepore del primo pomeriggio mi scalda e mi scapiglia.
Siedo su un muretto e ascolto... ascolto il vento, sussurra melodie, ascolto il lontano mormorio delle auto di ritorno dalla gita, ascolto l'abbaiare di un cane solitario, mi dice "qui, abito io".
Un'ape si posa sulla mano e l'accarezza cercando il nettare che non trova, poi vola su altri lidi e lascia il posto a una farfalla bruna di stagione.
Ascolto con il cuore e la malinconica brama di sottili intese e incantesimi mai sciolti.
C'è una via sul monte è il confine tra luce e ombra da una parte il sole dal rosso mantello, e dall'altra la luna con la sua veste diafana.
La via, ago di bilancia, tiene in equilibrio gli astri, quando l'uno si appresta a dormire l'altro si sveglia, in un abbraccio infinito.
E se invece la percorro prima dell'alba, mi ritrovo a ridosso del monte buio e sogno, torpore del riposo, e dalla parte del cuore luce dolce del sorgere, fiducia nel futuro, speranza nella vita, canto inno al domani.
Oltre l'afa di agosto e le cicale col cappello, due ragazzi abbracciati sulla riva del fiume si rinfrescano le gambe alla corrente fredda e cristallina.
Lei dolcemente lava i piedi dell'amore, glieli asciuga con cura gli indossa candidi calzini tirandoli sino al polpaccio, con devozione.
Gli calza le scarpe, madre veste il proprio bimbo lui con fiducia si affida,
Padre mio, conversare con te, faticosa impresa, ogni fatto replichi e addosso pronunci, ti abbandoni all'ozio vano.
Madre mia, la tua filosofia rasenta l'eccellenza, cerchi ogni sera un po' di conforto che non ti porgiamo, presi dalle nostre consuete imprese.
Grande figlia, debutta la tua esistenza, accerti che rancori e disappunti van chiariti all'istante, senza indugio e ricerchi da noi conferme al tuo stato di compagna fedele.
Piccola figlia, verifichi i tuoi confini, i tuoi ingegni, ma lacrime discendono dalle gote e ti persuadi di non spuntarla, da noi cerchi convalide e repliche, ma già le hai dentro di te. Apri un poco il tuo cuore e le leggerai.
Padre avrò pazienza, Madre ti accompagnerò a passeggio, Figlie mie, eterna stirpe. Alcuno lasciato.