Scritta da: Marco Giannetti
boomerang
Quell'uscio che tu varchi di continuo declivio ormai de li più verdi prati chiuso sarà
per le sinuose chiavi
che la combinazione del mio cuore seppero così bene disvelare.
Uscii anch'io e non per il balcone di rose e ortensie rivestito intiero bensì di crisantemi
che a linfa più di resina vischiosa sopraggiungea rugiada disillusa fendente come lama saracina.
E le tue finte lame, perfin quelle, cercavan prepotenti e abbiette disposte e malcomposte lo schieramento più soddisfacente.
La coltre di mattoni mal si addice
quell'uccello migratore in volo che calce dura e cementosa gradisce men
del nido impagliuzzato.
Composta martedì 23 luglio 2013