Ti mancava il respiro quando nell'idillio di un bacio porgevi carezze, parole, ascolto. Troppe sensazioni comporta l'amore, come troppo vento scompiglia le foglie, così tremavi ad ogni mio soffio. Hai riempito d'oro il mio cuore, nel sussulto di un semplice gesto hai baciato la mia bocca diventando in un attimo... l'incanto del mio tempo.
Sai oscurare ogni spiraglio di vana luce e di speranze lontane, perché di me vuoi tristezza e compassione e dalla mia prigione osservo impotente il tesoro della libertà. Anima mia, ovunque tu sia, in cielo e nelle nuvole, in terra e nelle acque, non soffocarmi con te ma insegnami il respiro, soffiami aria per non soffrire, per non perire. Solo se respiro mi elevo alla luce, solo se mi rialzo posso scaldarmi del sole. Posso farti compassione ma rifuggo i tuoi occhi affinché, una luce vera brami la mia vera passione.
Oggi è primavera, il cielo è blu e l'aria intorno si lascia respirare a pieni polmoni. Mi accorgo di avere pensieri cupi, serve a poco lagnarsi di errori non commessi. È comunque tutto bello, ho la certezza di portare gioia nella famiglia... a te Daniela che sei al mio fianco con amore e passione dagli acerbi anni della fanciullezza. A te Federica, figlia dell'amore mio, auguro di avere lo stesso bene che sai donarmi. Volevo sapeste che non vi ho mai tradito, e che il destino ha tradito me, innamorandosi del mio corpo. Il destino non ha anima né cuore e, non ne parlo con dolore, uso parole e gesti dei miei anni migliori... Vorrei camminarvi al fianco, ma oggi la primavera mi coglie stanco... resto immobile e seguo ogni vostra emozione. Voi continuate a sorreggere i miei passi, affinché domani possa io corrervi incontro.
Quando smette di piovere, volteggiano in cielo migliaia di uccelli creando delle figure a forme astratte. Così aleggia il mio pensiero ad incontrar nuvole e anche a voler sembrare gabbiani, appare chiaro che il mio grido non è di gaudio ma di stonato lamento.
Ascolto i tuoi passi, tu li cammini lievi, senza far rumore, in questa stanza piena di confusione non calpesti nulla. Ti lasci sfiorare dal caldo abbraccio dell'amore, mi stringi al cuore e mi doni il tuo corpo, camminiamo insieme, avvinghiati in silenti piaceri... ooh l'amore, quanto cammino da riposare su profumate sensazioni, belle, più belle ogni volta che accendi in me il desiderio sopito.
Padre della notte che voli insieme al vento togli dal mio cuore la rabbia ed il tormento e fammi ritornare agli occhi di chi ho amato quando è poca la speranza che resta nel mio cuore Padre della notte che le stelle fai brillare tu che porti vento e sabbia dalle onde del mare Tu che accendi i nostri sogni e li mandi più lontano come barche nella notte che da terra salutiamo
e fammi ritornare tra le braccia di chi ho amato quando è vana la speranza che resta nel mio cuore quando è poca la speranza che resta nel mio cuore dammi una pace limpida come un limpido amore
Padre della notte ovunque è il Tuo mistero dentro ogni secondo come in ogni giorno intero Tu che hai dato a noi la fede come agli uccellini il volo Padre della terra Padre di ogni uomo Padre della notte della musica e dei fiori Padre dell'arcobaleno dei fulmini e dei tuoni Tu che ascolti i nostri cuori quando soli poi restiamo nel silenzio della notte solo in Te noi confidiamo e fammi ritornare tra le braccia di chi ho amato Fammi ritrovare un giorno l'amore che ho aspettato quando è poca la speranza che resta nel mio cuore Dammi una pace limpida come un limpido amore
Padre della notte che voli insieme al vento togli dal mio cuore la rabbia ed il tormento e quando un giorno sta finendo quando scende giù la sera Fa che questa mia canzone diventi una preghiera.
Io che vorrei tenderti la mano, io che vorrei volarti come un gabbiano sento quel dolore umano che mi porta sempre più lontano... lontano da te che accechi in una stella, sempre la più bella, perché sempre la più bella. Sogno un mondo nuovo, nell'alba e all'aurora, di noi riempio il cielo, anche se tutto non sembra vero, spero nella vita, spero nella nostra vita... Lontano da te che accechi in una stella, sempre la più bella, sempre la più bella. Ho colto fango, ho colto pioggia, sono arido di sguardi e di traguardi, ho pianto gli occhi della tristezza ma rinascerò in fretta, purché tu non sia maledetta... Io che ho allungato la mia mano come a tenderti il mio aiuto, ti chiedo scusa se di te non ho voluto l'amore.
Scivoli via come come acqua chiara e non porti con te lo sporco raccolto in melmosi cunei... limpida bimba che dei tuoi occhi riempi il cuore e del tuo sorriso ne cancelli il vecchio dolore... distendi la mano a volermi seguire ma Marco deve andare via... porta di te la speranza del futuro.
Scivoli via come acqua chiara e non porti con te lo sporco raccolto in melmosi cunei... raro esempio di limpida figura che così appare e si ricorda nel suo piacevole travaglio.
Leggero passo mio, incedere camminio di sguardi senza traguardi ne speranze, colgo tutto come un tesoro, ma la ricchezza la si conosce in pochi e, pochi scrigni sanno custodire l'immenso valore dell'amore... L'amore che sorride, l'amore che mettiamo in ogni nostro gesto è l'aspetto più bello della vita stessa... Cresci adulta nel tuo percorso e soffermati spesso della povertà umana e, quando sarai grande, ricordane il bene e il male... Solo così vivrai te stessa con amore grande.