Trovarsi di fronte a un bivio, e non trovare la giusta segnalazione, tornare indietro, senza rendersi coscienti di aver percorso più volte la stessa strada, senza aver mai trovato la forza di prendere una decisione. Un giorno in cui ti senti soffocata vuoi procedere, non più per fuggire e l'essere cosciente ti permette di tornare in te di intraprendere un viaggio senza meta, con la sensazione di non sbagliare dicendo "Ti amo, ma è finita".
Levasti tu, Simone Cireneo da chelle spalle sante del Signore glio duro legno, che faceva reo i deva agli'ome piso i disonore. Levagli puro a nù chisto crocione che da quatt'agni, prima che c'intorza, tenemo stiso 'n cima aglio groppone Simone, bia tu po' fà sta forza! Aggiusta tutto, 'n ci lassà agl'inferno; addopra la ricetta più potente teta curà sta croci d Piperno, Grazzia Simò, te sò riconoscente.
'No filo della luci, frabottenne aglio pale che steva sott'a isso ci disse forte, mentre 'ntrettechenne da 'n cima gli guardava sempre fisso: "Dimme 'na cica, arapri le lanterne 'stò gnorantone, ancora 'n si convinto ca ì sò chiglio che te faccio scerne, ca bia ì lo scuro le so vinto? Glio pale aresponnivo: "Te raggione, ma 'n si penzato accome faciaristi se non ci stesse ine, sto fregnone. P'areggete andò t'appoggiaristi? Allora fà glio bbono, 'n t'avantane, non te fà crede a certi mammalucchi se nnò te faccio subbito sgonfiane, te levo la sepponta i tu te scrucchi".
Attimi di follia che mi bagnano. Lo scorcio del temporale che avanza. Sentimenti offuscati dalle incapacità: Pianti stridenti per un'amico che non c'è più. Sorrisi sofferti. Risate inesistenti. Felicità ambigue. Conoscersi e poi dirci addio. I miei anni.
Sono ormai anni che scrivo poesie per esprimere il mio modo di essere raccontare le mie storie di vita sopratutto per ricordare. Di acqua sotto i ponti né passata tanta che forse il ricordo svanisce e i giorni che furono li vedo ormai lontani. La musica che suona dentro c'è tuttora canta un amore di oggi più grande degli altri. E allora mi ricalo di nuovo negli inesplorati labirinti senza fine, che ogni volta mi riserva una pagina bianca. E ogni volta chiudo gli occhi e ascolto le canzoni che il cuore ama ancora cantare. Ogni volta lascio andare il pensiero prendo in mano una penna ed è ancora una poesia.
Sono giovane, ingenua sento la vita con tutta l'intensità con cui può sentirla un'adolescente, che scopre per la prima volta la dolcezza di un cuore bello, grande, vero. Ora che mi sento matura, sò che la vita bisogna affrontala con coraggio. E'penoso ritrovarsi lontano dalla persona alla quale si è voluto bene anche se molte persone ritengono che in fondo non ho perso nulla e che presto troverò un ragazzo adatto a me. Sento che non è vero, che è lui l'unica persona a cui voglio legarmi. I nostri incontri, quel rifugiarsi dentro i portoni per non farci notare dalla gente i nostri progetti, le previsioni di un futuro insieme. Poi i bisticci violenti che ci facevano passare giorni senza guardarci, questo mi faceva sentire viva. Ora cerco di dimenticare ma tutto è inutile non si può sfuggire ai ricordi.
Passò un'ombra bianca in una notte nera era colui che da sempre amavo. Voltò la faccia e quel suo viso stanco, manifestava in lui l'anima peccatrice. Eri colui che da sempre amavo, lo guardai con amore intenso, ma i suoi occhi, non mi dissero nulla. Passò lungo la strada lento e silenzioso sebilò il mio corpo non ci fù risposta. Gli chiesi allora cosa ne era stato del suo amore disperato, cadde in silenzio poi disse "Dimenticato, io l'ho rinnegato." In quella notte cupa e nera rimase solo un pianto calpestato, una donna, finita, che aspetta ancor qualcuno che passi e l'insegni cos'è la vita.
Sei un filo invisibile che si spezza a poco, a poco, mentre muore in cuor mio la gioia di vivere. Spero che tu torni aspetto da te giorni di felicità e amore. Ma il tempo che passa mi dice: Inutile sperare, l'angoscia e il fallimento s'aggrappano a te disperati, ma troppo esile sei tu ben presto ti spezzi. Speranza, tutta la vita è speranza si spera sempre nel domani ma giunge il domani e tu muori, lasciando la vita ad un miglior destino.
Ho cercato disperatamente nei tuoi occhi uno spicchio di sole, un piccolissimo raggio che spazzasse via tutte le nubi ma non l'ho trovato con l'amarezza di chi perde con dignità ti dico addio.
Ora è ridicolo pensare che la passione si era impadronita di me senza lasciare alcun spazio a ciò che ero veramente. Solo maturando, quando la mente s'illumina si può gettare un sguardo sul tempo passato e comprendere che, chi si perde di fronte a una falsa immagine è veramente perduto. Nessuna luce rischiara la via, si perde nel buio alla ricerca di ciò che non c'è. Dispeazione e dolore sono nostri compagni giorno per giorno si dissolve amaramente la nostra esistenza. Per fortuna ho capito e senza più illusione ricomincio a vivere.