Poesie inserite da Michele Gentile

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Michele Gentile

Notte di Natale

Chiedo a questa finestra
affacciata sul mare
di farmi respirare un po' di cielo.
Scrivo qualcosa sul vetro nero
forse è prosa
forse poesia.
Una stella lontana brilla
sempre più forte
la magia di un cuore
che ci apre le porte.
Abbracciamoci, teniamoci stretti
e non lasciamoci andare
questa notte nulla
potrà farci del male,
questa notte è luce
che non può naufragare.
Composta sabato 19 dicembre 2020
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Michele Gentile

    Bolsena

    Su queste fertili sponde
    dove le fronde
    sussurrano limpide acque
    e una corona di poggi
    cinge il capo
    alla bisentina Signora
    questi miei giorni, lievi
    ora si posano.
    Dolcemente riposano
    carezzati da festosa luce
    sospesi nel vento,
    al riparo dagli artigli
    di un tempo rapace.
    Così tace il giorno
    tra le ortensie
    per antichi sentieri si perde,
    un tramonto immortale
    riverbera sconfinati cieli
    mentre Bolsena superba
    si specchia nel lago e
    mi promette la sera.
    Composta sabato 8 agosto 2020
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Michele Gentile

      Sentieri inversi

      Siamo l'eco di ciò che sarà
      il viaggio a ritroso
      che rammenda
      gli strappi del tempo.
      Per ogni cielo che ci sarà concesso
      germoglierà tra i rami
      il verso più sincero.
      Prima di meritare la pietra costruiremo ponti
      segneremo cammini,
      sentieri inversi
      che ci chiameranno fuori città.
      Osserveremo le leggi della poesia
      ci atterremo alle norme del silenzio
      quando il dolce passo
      della malinconia
      troverà conforto
      tra i rovi dell'oblio.
      China sulle sponde del giorno
      la giovane notte ci sorride:
      I poeti lasciano impronte profonde
      per non farci perdere.
      Composta venerdì 29 maggio 2020
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Michele Gentile

        Impareremo ora

        Impareranno le mani semplici gesti,
        il tepore dei giorni sereni
        da intrecciare all'edera della speranza.
        Scriverà lettere sincere la voce,
        parole nuove da consegnare al vento
        mentre il silenzio ci insegnerà ad ascoltarle.
        Impareremo l'assenza e il dono dell'attesa,
        capiremo che la solitudine è terra da coltivare
        per far fiorire i nostri stessi rami.
        Impareremo a proteggere
        il respiro di ogni creatura.
        Impareremo la strada di casa, ora
        o mai più.
        Composta domenica 5 aprile 2020
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Michele Gentile

          Il figlio della luna

          Riemergo dal silenzio
          dei giorni a venire
          come Atlantide dagli abissi
          con quelle verità
          che vi possono guarire.
          Idolatro il sentiero
          che mi scelse da bambino,
          le sue ferite ancora aperte
          l'inchiostro sulla pelle,
          l'amaro in gola
          per infettarmi il sangue
          con la rabbia della parola.
          Il passo è lento ma
          non conosce riposo.
          Si muove nel vento
          feroce, vigoroso.
          Lascia impronte profonde
          sul mare in tempesta
          sono isole feconde
          che coltivo nella testa.
          Mille volte sono crollato
          scosso da una lacrima,
          mille volte mi sono rialzato
          con indosso quella lacrima,
          ogni giorno più forte e disperato di ieri
          un misantropo Pierrot che resta ancora in piedi.
          E oggi che l'età si compie
          oltre il corso della vita mia
          non c'è ragione
          che io cambi idea
          sulla malinconia.
          Nessuna obbedienza, nessuna pietà
          per chi non dimora la poesia,
          nessuna alleanza, nessun aldilà
          per chi vuole vietare la fantasia.
          Io sono il perdono
          che non merita questa realtà
          sono la grazia
          che non è concessa
          a sua maestà.
          Sono la tua preghiera
          sono la mia bandiera,
          sono uno che non ha paura
          sono solo un poeta,
          il figlio della luna.
          Composta mercoledì 25 marzo 2020
          Vota la poesia: Commenta