Poesie inserite da mor-joy

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Scritta da: mor-joy
Ancor dalla mia mente echi lontani
d'un caldo tramonto non cancello:
t'ammiravo nella limpidezza del mare
e tu mi correvi incontro
sotto il concerto delle onde,
musica seducente e divina.
Ti sussurrai piano
sotto il volo dei gabbiani:
"Che fiore che sei
coi raggi sul viso".
Silenziosa,
al mio cuore ti stringesti
mentre il sole ci donava
gli ultimi battiti.
Non lo so, eppur di noi
esiste solo un ricordo.
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    Scritta da: mor-joy

    Solo una mano d'Angelo

    Solo un mano d'Angelo
    intatta di sé, del suo amore per sé,
    potrebbe
    offrirmi la concavità del suo palmo
    perché vi riversi il mio pianto.
    La mano dell'uomo vivente
    è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
    è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
    Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
    per il tranquillo pianto del proprio fratello!
    E dunque, soltanto una mano di Angelo bianco
    dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
    potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
    senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.
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      Scritta da: mor-joy

      Soltanto non...

      La vita
      sarebbe
      forse più facile
      se io
      non ti avessi mai incontrata.

      Meno tristezza
      ogni volta
      che dobbiamo separarci,
      meno paura
      della prossima separazione
      e di quella che ancora verrà.

      E anche poco
      di quella nostalgia impotente, che quando non ci sei
      vuole l"impossibile
      e subito,
      fra un istante
      e che poi
      poiché non è possibile,
      resta turbata
      e respira a fatica.

      La vita
      sarebbe forse
      più facile
      se io
      non ti avessi incontrata.

      Soltanto
      non sarebbe
      la mia vita.
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        Scritta da: mor-joy

        Ricordo il meraviglioso istante

        Ricordo il meraviglioso istante: davanti a me apparisti tu,
        come una visione fugace, come il genio della pura bellezza.

        Nei tormenti di una tristezza disperata, nelle agitazioni di una rumorosa vanità,
        suonò per me a lungo la tenera voce, e mi apparvero in sogno i cari tratti.

        Passarono gli anni. Il ribelle impeto delle tempeste disperse i sogni di una volta,
        e io dimenticai la tua tenera voce, i tuoi tratti celestiali.

        Nella mia remota e oscura reclusione trascorrevano quietamente i miei giorni
        senza divinità, senza ispirazione, senza lacrime, senza vita, senza amore.

        Ma venne dell'anima il risveglio: ed ecco di nuovo sei apparsa tu,
        come una visione fugace, come il genio della tua pura bellezza.

        E il cuore batte nell'inebriamento, e sono per esso risuscitati di nuovo
        e la divinità e l'ispirazione, e la vita, e le lacrime e l'amore.
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          Scritta da: mor-joy
          La tua vita è la tua vita.
          Non lasciare che le batoste la sbattano
          nella cantina dell'arrendevolezza.
          Stai in guardia.
          Ci sono delle uscite.
          Da qualche parte c'è luce.
          Forse non sarà una gran luce ma
          la vince sulle tenebre.
          Stai in guardia.
          Gli Dei ti offriranno delle occasioni.
          Riconoscile, afferrale.
          Non puoi sconfiggere la morte ma
          puoi sconfiggere la morte
          in vita,
          qualche volta.
          E più impari a farlo
          di frequente,
          più luce ci
          sarà.
          La tua vita è la tua vita.
          Sappilo finché
          ce l'hai.
          Tu sei meraviglioso
          gli Dei aspettano di compiacersi in te.
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            Scritta da: mor-joy

            Canzone d'Amore

            Per dire cos'hai fatto
            di me, non ho parole.

            Cerco solo la notte
            fuggo davanti al sole.

            La notte mi par d'oro
            più di ogni sole al mondo,
            sogno allora una bella
            donna dal capo biondo.

            Sogno le dolci cose,
            che il tuo sguardo annunciava,
            remoto paradiso
            di canti risuonava.

            Guarda a lungo la notte
            e una nube veloce-
            per dire cos'hai fatto
            di me, non ho la voce.
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              Scritta da: mor-joy

              La Madre al Figlio

              Bene, figliolo, te lo dirò:
              la vita per me non è stata una scala di cristallo.
              Ci furono chiodi
              e schegge
              ed assi sconnesse,
              e tratti senza tappeti sul pavimento
              nudi.
              Ma per tutto il tempo
              seguitai a salire
              e raggiunsi i pianerottoli,
              e voltai angoli
              e qualche volta camminai nel buio
              dove non era spiraglio di luce.
              Così, ragazzo, non tornare indietro.
              Non fermarti sui gradini
              perché trovi ardua l'ascesa.
              Non cadere ora
              perché io vado avanti, amor mio,
              continuo a salire
              e la vita per me non è stata una scala di cristallo.
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                Scritta da: mor-joy

                Fantasia

                Lascia sempre vagare la fantasia,
                È sempre altrove il piacere:
                E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
                Come le bolle quando la pioggia picchia;
                Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
                Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
                Spalanca la porta alla gabbia della mente,
                E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
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