Poesie inserite da Rosarita De Martino

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Scritta da: Rosarita De Martino

A Dio

Sempre ti chiamo
quando tocco il fondo,
so il numero a memoria
e ti disturbo come un maniaco
abbarbicato al telefono;
lascio un messaggio se sei fuori.
So che a volte cancelli
a qualche fortunato
il debito che tutti con te abbiamo.
La bolletta falla pagare a me,
ma dimmi almeno
che non farai tagliare la mia linea.
Ti prego, quando echeggerà
quell'ultimo e dolorante squillo,
Dio-per-Dio!
non staccare: rispondimi!
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    Scritta da: Rosarita De Martino

    Passato-presente

    Oggi, da lontananza di tempo,
    ritorno in oasi
    di mia giovinezza di fede.
    Spingo il cancello,
    entro
    e ricerco ancora
    la teologia della bellezza,
    ieri intrisa di mia verde
    speranza.
    Ma morsa di amarezza
    acuta mi percuote.
    L'eremo, "il mio eremo",
    è avviluppato
    da ortiche
    piangenti di abbandono.
    Su marmorea pietra,
    scoloriti
    dall'ingiuria del tempo,
    piangono bibliche incisioni.
    Il laghetto che cantava vita
    con anatrelle
    dall'iridescente piumaggio,
    ora è arida palude.
    Attenta guardo,
    ricercando il mio antico sentiero,
    lo trovo soffocato dai rovi.
    Ma oggi
    sulla lunga strada
    di mia nuova vita
    ridono,
    fioriscono
    alberi nuovi
    tenaci di speranza.
    Laudato sii, o mì Signore!
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      Scritta da: Rosarita De Martino

      Ti auguro un'oasi di pace

      La strada vi venga sempre dinanzi
      e il vento vi soffi alle spalle
      e la rugiada bagni sempre l'erba
      cui cui poggiate i passi.
      E il sorriso brilli sempre
      sul vostro volto.
      E il pianto che spunta
      sui vostri occhi
      sia solo pianto di felicità.
      E qualora dovesse trattarsi
      di lacrime di amarezza e di dolore,
      ci sia sempre qualcuno
      pronto ad asciugarvele.
      Il sole entri a brillare
      prepotentemente nella vostra casa,
      a portare tanta luce,
      tanta speranza e tanto calore.
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        Scritta da: Rosarita De Martino

        Emiliano

        Ti guardo perplessa
        mentre indossi fiero
        maschera di durezza
        e parli di glorie antiche
        di splendido passato.
        Ma, dietro i tuoi
        nostalgici pensieri,
        nascondi
        vigile senso del dovere.
        Possiedi cuore sensibile
        di bravo ragazzo di borgata
        pronto a lenire
        malanni di dolori.
        Ma le alterne vicende
        della vita
        ti hanno spinto
        in caotico
        anonimato cittadino
        che smorza
        tua innata fame
        di fraternità.
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          Scritta da: Rosarita De Martino

          O anno nuovo

          O anno nuovo, che vieni a cambiare
          il calendario sulla parete,
          ci porti sorprese dolci o amare?
          Vecchie pene o novità liete?
          Dodici mesi vi ho portati,
          nuovi di fabbrica, ancora imballati;.
          trecento e passa giorni ho qui,
          per ogni domenica il suo lunedì;
          controllate, per favore:
          ogni giorno ha ventiquattr'ore.
          Saranno tutte ore serene
          se voi saprete usarle bene.
          Vi porto la neve: sarà un bel gioco
          se ognuno avrà la sua parte di fuoco.
          Saranno una festa le quattro stagioni
          se ognuno avrà la sua parte di doni.
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            Scritta da: Rosarita De Martino

            Ritrovamento

            Cammino,
            brivido di freddo
            nel mio cuore.
            Primi ricami del tempo
            sul mio viso.
            Scintillano
            anonime luci natalizie
            che cantano la festa,
            eppure manca il festeggiato.
            Ma ecco tra folla immane
            improvviso
            mi sorprende
            sorriso di bimbo,
            che mi offre
            sua corda di speranza.
            Sorpresa l'afferro
            e respiro profumo d'infanzia
            mentre, in certezza di fede,
            ritrovo il mio presepe.
            Contemplo, o Bimbo Divino,
            la potenza disarmata
            e disarmante
            del Tuo Amore.
            In luminosità di pace
            accanto a Te
            Ridono
            fiori colorati
            E ritrovo
            la mia gioia,
            che, quale tenera rugiada,
            si posa sul mio viso
            in luce di giovinezza
            ritrovata.
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              Scritta da: Rosarita De Martino

              Il mago di Natale

              S'io fossi il mago di Natale
              farei spuntare un albero di Natale
              in ogni casa, in ogni appartamento
              dalle piastrelle del pavimento,
              ma non l'alberello finto,
              di plastica, dipinto
              che vendono adesso all'Upim:
              un vero abete, un pino di montagna,
              con un po' di vento vero
              impigliato tra i rami,
              che mandi profumo di resina
              in tutte le camere,
              e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

              Poi con la mia bacchetta me ne andrei
              a fare magie
              per tutte le vie.

              In via Nazionale
              farei crescere un albero di Natale
              carico di bambole
              d'ogni qualità,
              che chiudono gli occhi
              e chiamano papà,
              camminano da sole,
              ballano il rock an'roll
              e fanno le capriole.

              Chi le vuole, le prende:
              gratis, s'intende.

              In piazza San Cosimato
              faccio crescere l'albero
              del cioccolato;
              in via del Tritone
              l'albero del panettone
              in viale Buozzi
              l'albero dei maritozzi,
              e in largo di Santa Susanna
              quello dei maritozzi con la panna.

              Continuiamo la passeggiata?
              La magia è appena cominciata:
              dobbiamo scegliere il posto
              all'albero dei trenini:
              va bene piazza Mazzini?

              Quello degli aeroplani
              lo faccio in via dei Campani.

              Ogni strada avrà un albero speciale
              e il giorno di Natale
              i bimbi faranno
              il giro di Roma
              a prendersi quel che vorranno.

              Per ogni giocattolo
              colto dal suo ramo
              ne spunterà un altro
              dello stesso modello
              o anche più bello.

              Per i grandi invece ci sarà
              magari in via Condotti
              l'albero delle scarpe e dei cappotti.

              Tutto questo farei se fossi un mago.
              Però non lo sono
              che posso fare?

              Non ho che auguri da regalare:
              di auguri ne ho tanti,
              scegliete quelli che volete,
              prendeteli tutti quanti.
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                Scritta da: Rosarita De Martino

                Alla piccola Giuliana

                Affronto caldo casco
                per bellezza
                di mia capigliatura.
                Ma ecco, improvvisa,
                mi sorprende
                una risata argentina.
                Ora avanzi
                in lunga sala
                adorna di grazioso vestitino.
                Ed ecco,
                con vezzoso sguardo
                di donna,
                affidi i tuoi capelli d'oro,
                ad accurato taglio.
                Ti guardo estasiata,
                mentre dai tuoi occhi
                splendidi di bimba
                partono,
                brillano
                raggi di luce.
                Li afferro svelta
                e raccolgo
                le tue perle di gioia.
                Composta giovedì 16 dicembre 2010
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