Poesie inserite da Rosarita De Martino

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Scritta da: Rosarita De Martino

Miriam

Profumo di cielo,
incanto di vita
sei tu, piccola bimba.
Oggi indossi il bianco,
setoso, spumeggiante
vestitino
del tuo battesimo,
che ti renderà
nuova creatura.
Incantata ti guardo.
Anch'io indosso
rilucente
abito di fede,
e in luce di pace
mi accosto
al bianco altare.
Sulla mia mano aperta,
quale novella culla,
lieve si posa
l'ostia consacrata.
Composta mercoledì 15 dicembre 2010
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    Scritta da: Rosarita De Martino

    Ricordo di Luca

    Immersa in moltitudine
    di fratelli
    mi ritrovo
    in spazio di chiesa.
    Oggi, il tuo giovane corpo,
    martoriato da tragico incidente,
    riposa in amica bara
    adorna di rosse rose
    e di bianca nuvolina.
    La tua anima, invece,
    libera
    da gravami di materia,
    già volteggia
    in luce di cielo.
    Sul puro viso
    di tua sorella Margherita
    scendono amare le lacrime.
    Ma io sollecita,
    Con volo di pensiero,
    l'abbraccio
    ed ecco le sue lacrime
    si fermano,
    brillano
    e si trasformano
    in perle di preghiera,
    che arricchiscono
    nostra collana di fede.
    Ora lenta, modulata,
    solenne
    la tromba suona
    melodie eterne.
    Fugge il nero dolore
    e canta bianca la pace.
    Composta sabato 4 dicembre 2010
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      Scritta da: Rosarita De Martino

      Caro Gesù Bambino, ti voglio avvisare...

      Caro Bambino,
      ora che di nuovo nasci bambino sulla Terra,
      ti voglio avvisare:

      Non nascere nella cristiana Europa:
      ti metterebbero solo solo davanti alla Tv
      riempiendoti di pop corn e merendine
      e ti educherebbero a essere competitivo,
      uomo di potere e di successo,
      e a essere un "lupo" per altri bambini
      semmai africani, latinoamericani o asiatici.
      Tu che sei l'Agnello mite del servizio.

      Non nascere nel cristiano Nord America:
      ti insegnerebbero che sei superiore agli altri bambini,
      che il tempo è denaro,
      che tutto può essere ridotto a business, anche la natura,
      che ogni uomo "ha un prezzo"
      e tutti possono essere comprati e corrotti;
      e ti eserciterebbero a sparar missili e a fare embarghi
      che tolgono cibo e medicine ad altri bambini.
      Tu che sei il Principe della pace.

      Evita l'Africa:
      ti capiterebbe di nascere con l'aids
      e di morire di diarrea, ancora neonato
      oppure di finire profugo in un Paese non tuo
      per scappare a delle nuove stragi degli innocenti.
      Tu che sei il Signore della Vita.

      Evita l'America Latina:
      finiresti bambino di strada oppure ti sfrutterebbero
      per tagliar canna da zucchero o raccogliere caffè e cacao
      per i bambini del Nord del mondo
      senza mai poter mangiare una sola tavoletta di cioccolato.
      Tu che sei il Signore del creato.

      Evita anche l'Asia:
      ti metterebbero "a padrone" lavorando quattordici ore al giorno
      per tappeti oppure scarpe, palloni e giocattoli
      da regalare... a Natale... ai bambini del Nord del mondo,
      e tu andresti scalzo e giocheresti a calcio con palloni di carta o pezza.
      Tu che sei il Padrone del mondo.

      Ma soprattutto non nascere... di nuovo in Palestina:
      alcuni ti metterebbero un fucile, altri una pietra in mano
      e ti insegnerebbero a odiare i tuoi fratelli... di stesso Padre:
      gli ebrei, i musulmani e i cristiani.
      Tu che ogni anno sei inviato dal Padre per darci il suo amore misericordioso.

      Caro Bambino, a pensarci bene,
      devi proprio rinascere in tutti questi posti
      ma non nei cuori dei bambini,
      e dei Paesi "piccoli e deboli":
      là ci stai già,
      ma nei cuori dei grandi e dei Paesi "grandi e potenti"
      perché come hai fatto tu stesso:
      Dio potente che diventa bambino impotente, rinascano anch'essi:
      piccoli, innocenti e finalmente... deboli.
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        Scritta da: Rosarita De Martino

        Andiamo fino a Betlemme

        Andiamo fino a Betlemme,
        come i pastori.
        L'importante è muoversi.
        E se invece di un Dio glorioso,
        ci imbattiamo nella fragilità
        di un bambino,
        non ci venga il dubbio di aver
        sbagliato il percorso.
        Il volto spaurito degli oppressi,
        la solitudine degli infelici,
        l'amarezza di tutti gli
        uomini della Terra,
        sono il luogo dove Egli continua
        a vivere in clandestinità.
        A noi il compito di cercarlo.
        Mettiamoci in cammino senza paura.
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          Scritta da: Rosarita De Martino

          Immacolata

          Entro in luce
          di mia chiesa.
          Oggi Ti fanno festa
          sette girasoli
          che, intrecciati
          a rosso bagliore di rose,
          ridono in Tua presenza
          nel loro breve fulgore
          di bellezza.
          Io, inebriata
          capto il fiore eterno
          dei Tuoi operosi silenzi
          e respiro lieve
          in oasi di preghiera.
          Guida Tu, o Madre,
          la mia ascesa.
          Composta venerdì 3 dicembre 2010
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            Scritta da: Rosarita De Martino

            A voce bassa

            Filastrocca a voce bassa,
            chi è di notte che passa e ripassa?
            È il principe Fine e non può dormire.
            Perché ha sentito una foglia stormire?
            O forse è l'omino dei sogni che porta
            i numeri del lotto di porta in porta?
            È un signore col mal di denti
            in compagnia di mille tormenti?
            L'ho visto; è il vigile notturno
            che fa la ronda taciturno:
            i ladri scantonano per la paura,
            la città dorme sicura.
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              Scritta da: Rosarita De Martino

              La preghiera dei navigatori di Facebook

              In questo angolo del mondo digitale, Signore,
              ci sono centinaia di nomi,
              appiccicati alle pareti di una casa
              che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia.

              Li chiamo "amici",
              ma molti di loro li conosco poco,
              altri solo di vista,
              altri ancora sono poco più che volti
              (a volte nemmeno quelli!).

              Qualcuno non l'ho incontrato,
              qualcun altro vive dall'altra parte del mondo;
              con qualcuno condivido molto,
              con altri poco o nulla.
              Alcuni li ho scelti.
              Altri hanno scelto me.

              E ora sono qui,
              sulla mia home
              come sorelle e fratelli,
              posti sulla mia rotta virtuale.

              Te li affido, Signore,
              uno per uno.
              Ti affido le loro speranze,
              le loro paure,
              i loro progetti di felicità.

              Rendimi, per loro,
              immagine - sia pur sbiadita! -
              del tuo amore paziente e misericordioso.
              Rendimi amico vero,
              pronto ad ascoltare,
              a condividere, a esserci.

              Rendimi apostolo,
              capace di annunciare,
              anche sul Web
              il tuo Vangelo di salvezza.

              Ti ringrazio, Signore,
              per questo spazio immenso,
              per questa vita a colori,
              per questi incontri che forse non sono così casuali.

              Tuttavia, Signore,
              di chiedo di non lasciarmi affogare
              in questo mare di finta compagnia:
              risveglia in me il desiderio
              di uscire là fuori,
              di ascoltare voci reali,
              di abbracciare persone autentiche
              e stringere amicizie vere.
              Amen.
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                Scritta da: Rosarita De Martino

                Compleanno 2010

                Oggi mi sfiora il viso
                il vento di mia storia,
                dentro vi volano
                i fogli già scritti
                dei miei giorni:
                vi cantano pensieri
                e pagina bianca
                aggiungo nel libro
                di mia vita.
                Ora il mio grazie
                ride
                con rose colorate,
                che cantano Tua bellezza
                in profumo di altare.
                Io respiro pace
                in presenza di fratelli.
                Improvviso riso di bimba
                m'avvolge in tenero abbraccio
                e giovane sguardo di padre
                mi guida nel prato della fede.
                Sazia di gioia
                m'immergo, o Dio,
                in Tua eternità di... Luce.
                Composta mercoledì 17 novembre 2010
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