Scritta da: Rosarita De Martino
in Poesie (Poesie personali)
Il mio mantello
Vento di bufera
s'accanisce
contro
mia lampada
di speranza.
Resisto
proteggendola
col mio mantello
di fede.
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Vento di bufera
s'accanisce
contro
mia lampada
di speranza.
Resisto
proteggendola
col mio mantello
di fede.
In azzurra certezza
di mia fede
Ti incontro, o mio Signore.
Tu, quale fuoco purificatore
amorevolmente
bruci,
consumi
la catasta ingombrante
dei miei inutili perché.
Tu, quale limpida acqua
scaturita
dal Tuo Paterno
Amore,
disseti la mia arsura
di eternità.
Tu, quale Buon Pastore,
mi sollevi fino a Te
conducendomi
ai Tuoi verdi pascoli
e il mio cuore
diventa capace
di contenerti, o Dio!
Le nostre umane parole
si accapigliano
e, quale vuoto suono,
partoriscono
una nuova torre di Babele
dove, perdenti
di tua grazia,
ci ritroviamo soli.
La tua parola libera
guarisce,
consola,
indica faticosa
meta di... speranza.
Per strada che conduce
in altezze di pascoli verdi,
e mai in vanitose
torri di infime bassezze.
Notte di pensieri,
quale macina,
tritura mia vita,
ma l'inatteso incontro
con il tuo sguardo di cielo
sollecito scioglie
i nodi di mia fede
e il macigno si sgretola.
Vi scorre nuova sorgente
di preghiera
in arcobaleno di luce.
Acqua di fonte
ristora il mio viso
tua acqua di luce
inonda il mio cuore.
La mia roccia di egoismo,
quale inespugnabile fortezza,
è radicata
in pesantezza
di pensieri.
La tua roccia, invece,
è adorna di limpida
luce di preghiera,
irrorata da acqua di speranza,
che arriva alla mia roccia
sfaldandone
la granitica resistenza.
Diventa lieve
la salita di mia vita.
Madre santa illumina
con la luce del tuo amore
le nostre tenebre interiori.
Liberaci dalla trappola
del permessivismo
in cui cadiamo
calpestando valori morali.
Liberaci dall'individualismo
che ci imprigiona
nel nostro carcere interiore.
È vero, madre,
siamo diventati
cristiani tiepidi,
accettando compromessi
con il potere.
Conserviamo ancora
nei nostri stanchi rituali
formule di preghiera,
ma non sappiamo più
vivere di preghiera.
In Te, o Dio, la mia vita
esiste e canta
per il cielo,
vivente tappeto d'azzurro
sul mio capo,
per l'Etna innevata
di bianco candore,
per la maestosa
bellezza
della montagna
che ispira pensieri
di eternità,
per il vibrante silenzio
della foresta
che intona
canto di speranza,
per il mormorio del mare
che canta
l'immensità,
per il suo sacerdotale
limpido sorriso di fede
che, quale volo di aquila
veloce,
mi solleva conducendomi
dentro spazi
luminosi di preghiera.
Da altezze di pensiero
arriva a me
il tenue canto
del silenzio.
rispondo con musica
di preghiera.
L'acqua del tuo sorriso
placa mia sete d'infinito
e libera ritrovo
miei spazi di eternità.