Scritta da: Rosarita De Martino
in Poesie (Poesie personali)
Tormento
Tumulto di pensieri
sale incontrollato
dalle profondità
dell'essere, bruciando
pace del cuore.
Si reclina moribondo
sullo stelo
il piccolo fiore
di mia fede.
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Tumulto di pensieri
sale incontrollato
dalle profondità
dell'essere, bruciando
pace del cuore.
Si reclina moribondo
sullo stelo
il piccolo fiore
di mia fede.
Improvvisi
m'inondano
i fremiti del "suo amore".
Rispondo
gustandone
l'ebbrezza.
Esultante li guardo.
Ora corrono
e, in arcobaleno di preghiera,
s'incontrano
con i tuoi spazi
di luce.
Persiste nuvolaglia grigia.
Guardo il mio albero
che, adorno
di gocciolanti perle,
bagnato
ride di gioia.
Inattesa, improvvisa,
insolente
sei entrata nella mia vita
con tutta la corte
dei tuoi amici:
ecco vince
la lentezza del corpo
l'assillo
di doloranti piedi,
la stanchezza delle membra.
Mi confondo.
Poi cerco strada
di salvezza.
Sicura scendo
nella casa del mio cuore
non ancora intaccata
da tua sgradita presenza.
Rovisto e trovo
intatto, in suo splendore,
il bastone di speranza
e, con sveltezza ritrovata,
agile risalgo.
Mi fermo,
respiro
in spazi di preghiera
nutrendo la mia fede
alla mensa della parola.
Muoiono di fame
le mie paure.
Ristorata riprendo
la mia strada,
anche se è in salita.
E noi ancora
ti aspettiamo
fanciulla leggiadra
di bellezza inondata.
Ma questa è nostra
misera illusione.
Non puoi.
Ecco l'amaro perché:
i tuoi boschi
sono stati violentati.
Le tue foreste
estirpate.
Le viscere
della Madre Terra
sono state bruciate
da sacrileghi
esperimenti nucleari
per infami traffici di odio
portatori di guerre.
I fiumi sono stati inquinati
da abusivi scarichi.
E il cielo continua
a versare
le sue lacrime.
Nel mio terrazzo
esultano fiori
in esplosione di rosso.
Vi tuffo dentro
il mio cuore
fanciullo.
Umano amore
non sazia
mia fame di gioia,
mia voglia d'infinito,
mia sete di eternità.
Mi rifugio su bordura di speranza.
Trovo scala di preghiera
e decisa l'afferro.
M'innalzo sempre più
sempre più.
Conquisto la tua-mia
nuvola di luce
e percepisco la tua voce
vibrante di silenzio.
Immergendomi
nell'oceano
del tuo amore
mi sazio di te,
o mio Signore.
Nel tuo cielo
appaiono
pennellate di rosso.
Nel cielo del mio cuore
vibrano
pennellate
di azzurra gioia.
Contemplo il mare
immenso, cristallino.
Vicino alla riva
si erge un maestoso
scoglio
che ha subito
l'affronto di alte onde,
di furiose tempeste
eppure sicuro, forte
ha resistito
alla furia del mare.
Anch'io, indomito scoglio,
ho resistito ad amari
perché, ma ora mi ritrovo
radicata nel tuo amore,
o Dio.
Nella mia mattutina
passeggiata
t'incontro,
o mandorlo fiorito,
adorno di spumosa bellezza.
In alto volo
di stormo di uccelli
mi sorprende.
Li seguo.
Vivo nel tuo spazio
d'infinito amore,
o Dio!