Poesie inserite da Poesie Sebastia Giunta

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Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

Sogno di carta

C'era una volta
una ragazza innamorata dell'amore
che vide il suo cuore illuminarsi
in un distratto giorno
Quando stringendo nella mano un vecchio foglio
incrociò lo sguardo di un ragazzo.
il suo sguardo conobbe il suo
e si sentì volare.
Rimaneva a fissare il cielo
Per veder arrivare la sera
ed assaporare la serenità.
Per lei,
Era un cavaliere
distratto un po maledetto
uscito da un sogno
Disegnato su un pezzo di carta
In anni puerili.
Le bastava ascoltare
la sua voce vibrante nel petto
Per inseguire una stella
Dalla terra all universo.
Lei le donava
Piaceri sottili
E parole dipinte di amore.
Poi un giorno arrivò il temporale
e un fulmine squarciò il cuore della ragazza.
Senza amore,
il cavaliere si perse nel vuoto
e la pioggia ridusse
quella favola di carta
in grigio fango.
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    Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

    Quando mi basterà essere con me

    Sarà come benedire
    la mia pelle,
    la mia mente,
    la mia anima.
    E osservare
    Allora tutto parrà più vero
    e non fisserò l'orizzonte
    guarderò oltre...
    perché saprò credere ai miei occhi.
    E quando il terreno sarà pieno di passi
    io imparerò a volare.
    Dalla mia schiena sbocceranno
    ali di consapevolezza
    e allora
    il cielo
    sarà la mia grande porta.
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      Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

      vittima

      Mi sveglio in lacrime da una lunga notte
      Cosa ero per te?
      Cosa ne facevi delle parole?
      È quasi impossibile
      eppure adesso mi parla la realtà
      Quella solitudine nera
      Quella tristezza cieca
      Quel freddo polare
      Tutto conduce a te.
      Avevo solo un po di petali bianchi sporchi di fango
      avevo solo dei tagli sulle ginocchia
      quando in silenzio cadevo per te.
      E tu dove eri?
      Con chi eri a ridere della mia ingenuità?
      Cosa ne facevi delle mie carezze?
      Dove hai lasciato il mio cuore?
      Ho amato col sangue una maschera
      di un uomo che non vuole ancora crescere
      perché teme il suo destino.
      Perché a te ho donato le stagioni più fragili
      Perché a te ho rivelato i miei sogni...
      Tu eri analfabeta d'amore
      ed io ti ho insegnato a leggere i sentimenti più veri
      lasciandoti questo come regalo più nobile
      senza rancore.
      E tu mi hai svegliata da un incubo senza un bacio d'addio.
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        Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

        Sweet Chestnut

        Quando dico che ti amo
        Per favore
        chiuditi le orecchie
        e guardare da un'altra parte,
        così non udirai
        ogni singola parola che dico
        e non mi verrai mai incontro.
        Quando dico che ho bisogno di un abbraccio
        vai lontano
        e lasciami sola nella buia caverna del cuore.

        Sono stanca
        la mia anima urla isterica
        verso persone che non capiranno mai.
        Le parole ingarbugliano
        e i gesti separano...
        sono al buio nella caverna
        vuota ma cosi piena di fobie
        ho solo oscurità attorno a me.

        Non ti ricorderai mai di me
        perché sono io che cado
        mentre corro dietro di te.

        Sto cercando uno varco
        che mi porti al cielo
        che possa investire i miei occhi
        di un arcobaleno di luce.
        Sto cercando un fiore
        che profumi
        e che baci il mio dolore.
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          Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

          Riflessione

          Ho camminato in punta di piedi
          sulla cresta del tuo sole
          ho bruciato i mie passi per stare vicino a te.
          Queste parole non danno assoluzione
          non c'è nessuno con cui confidarsi
          sono andati via tutti
          non c'è mai nessuno quando vuoi salvarti
          la verità rimane dentro me
          è l'unica amica
          non morirà mai
          Da oggi chiudo i conti col passato
          I passi fatti e quelli che farò
          Da oggi voglio nascere ogni giorno
          alla larga dai disonesti,
          dai pessimisti,
          dai perdenti,
          dai serpenti.
          Cosa s'impara dal dolore!?
          non lo so
          ma so riconoscere un fulmine da un abbaglio
          e se solo seguissi la stella giusta
          di certo non cadrei nel buio.
          Da oggi il demonio ha smesso
          di divertirsi con il mio destino.
          Da oggi il mio destino
          non porta più il tuo nome.
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            Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

            Le lacrime

            Vanno via con le lacrime
            i baci che ti regalerei.
            Vanno via con le lacrime
            i sogni che per te costruirei.
            Vanno via sempre più lacrime
            e i giorni che non sembrano variare mai.
            Vanno via le lacrime e i gemiti
            e con i pugni chiusi trattengo
            queste stupide parole.
            Vanno via le lacrime
            e nessuno te le porta indietro
            scendono senza rumore
            ma ti distruggono
            come un pugno sul cuore.
            Vanno le mie lacrime
            ed era l'unica pioggia che bevevo
            quando non pioveva su di me.
            Ho perso le mie lacrime
            ora sono dentro un fiume che corre
            assorte e sprecate,
            confuse e vibranti,
            eclissate dentro me.
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              Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

              Mio dolore intenso

              Dolore intenso
              trafitta nel cuore
              strangola tutti i miei respiri
              uccidendo i miei sogni.
              mio dolore intenso
              mi condanni nell'oscura tristezza
              inseguo le braccia tue
              ma mi schiacciano nelle fiamme
              della tua indifferenza.
              Dolore intenso
              cerco i tuoi baci
              ma nella saliva ho solo veleno.
              Sofferenza intensa
              sei già separata
              e ogni tuo passo calpesta la mia schiena,
              e il tuo piede mi tiene ferma nelle fiamme.
              Brucio nelle lacrime.
              Mi hai buttata via
              come uno straccio nel vento
              e giacendo per terra ferma
              aspettando la pietà che non c'è.
              Mi abbandoni per sempre
              e invece di felici ricordi
              mi lasci un pugnale caldo nel petto
              e mentre sanguina la mia anima
              si eleva un grido di dolore
              che rompe il mio volto.
              questo cupo abbandono
              mi uccide lentamente.
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                Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

                Uno sguardo che bacia il cielo

                Ho uno sguardo che non sogna
                è come una menzogna
                che si mostra senza vergogna.

                Ho parlato agli alberi di Agosto
                che aspiravo di andare via ad ogni costo
                ed separarmi da quest'arido posto.

                Ho una mano chiusa a pugno nella tasca
                ho l'anima che dice basta.

                Perché non si può continuare
                ai sogni non si può negare
                di librarsi ed attraversare
                uno sconosciuto mare
                ed affrontare tutto quanto il male

                Ma c'è una cosa che so fare...
                creare un canto leggero
                quando ho uno sguardo che bacia il cielo
                puoi ballare con me in mezzo la natura
                sentendo distante ogni paura.
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                  Scritta da: Poesie Sebastia Giunta

                  Anima in divenire

                  Sono qui.
                  Isolata
                  cammino con il mio dolore
                  questa conseguenza non è una scelta
                  ma se non c'è dolore non è cambiamento.
                  guardo un bivio
                  resto bloccata
                  ma perché non si ha la forza di scegliere
                  poi è solo un attimo
                  e torna la voglia di sorridere.
                  Perché mi uccidi abitudine
                  a cadere come alberi senza radici?
                  Lontana dal mio ego
                  cerco il silenzio
                  la culla della mia ripresa
                  e salgo alla vita,
                  oltrepassando
                  le parole,
                  i gesti,
                  e i ricordi.
                  Apro gli occhi
                  e un bocciolo di rosa mi commuove
                  ed è proprio li che una persona decide
                  da che parte vuole andare.
                  Guardo la stella più lontana
                  e scopro che anche ella fa si collega a me.
                  Mi guardo dentro e mi curo
                  assolvendomi da me stessa.
                  E la notte scompare
                  ed è tutto un divenire
                  in totale comunione con l'universo
                  e scopro,
                  che i limiti del mio corpo
                  sono pura illusione.
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