Ho guardato il calice dei sogni versati e nella scia e nel suo fruscio ho ripetuto tre volte il suo nome. Ho vissuto il tempo a contare gocce d'illusione allagavano i pensieri che avevano il suo odore inganna ancora un recluso che guarda alla finestra e riesce a scorgere le sfumature di un tramonto sembri lontano... e apre la mano per difendere i suoi occhi dal diluvio di sogni incazzati che gli cadono addosso.
Un fiore ho protetto adottato da un deserto di parole Frutto di un dolore senza radici. Ho pianto lacrime notturne Perché l'amore è fortuna E volevo baciare te. Un nome nascosto Nel segreto di un respiro se provi a sentire, è un amore innamorato di te. Ho dell'acqua tra le mani fatte di calore e tempo e giganteggia un fuoco sulla pelle e si fa strada un bisogno di toccare i sentieri proibiti. Si è perso nell anima... Un viaggio è l'incontro di sé ho troppe stelle da chiedere al cielo, per far brillare questa oscurità. Chissà se anche il sole vuole morire ogni tanto, Chissà se anche il vento sa ascoltare, Chissà se i delfini sanno nuotare, tra gli affollati sentimenti che lottano in silenzio dentro a un cuore. È una sera che non sa volare. Un desiderio che vuol ricominciare. È un bacio costante tra la terra e il mare.
Il suo schivare i colpi Costringe il mio cuore in un apnea di dolore. Rari sono i pesci che ho pescato Molti sono i ciottoli che ho lanciato Cerchi le spine ostili Non riconosci la seta e i suoi fili. È debole il vento Non riesco a tenere quota È misero il sole non riesco ad asciugare Umide follie E sanguinanti silenzi Luci accese E luci spente.
Piango un iris nella mente, Rampicante sull'antico senso di vuoto, Fiore nero in fondo al pozzo Deriva che non si argina. Metto un acacia sul cuore, Smuove a tenerezza la gelida ombra. Quel brivido insano, Ha generato una pianta rara e preziosa, che si coltiva lenta luogo le vene. Evoca passato e presente. Un albero marittimo fresco di sapore Riempie e toglie tutto Con un amido di vita che non so perdonare. Il suo sussurro ai miei orecchi sale ineffabile e fa vibrare la mente condotta al mondo rarefatto di quell'ideale d'amore che piangerei.
Di quanto stupore sono fatte le mie carezze che si stendono come un alba nascente reduce da una notte di dolore. Di che sapore è fatta la pasta di quell essere che come un fiore selvaggio si avvinghia tra le vene e ferma la vita per un attimo. Di cosa vuol essere questa tortura se non di vernice e zucchero, di piedi spogli e sassi. Di quanto sogno sono fatti gli occhi che si emozionano sfidando la linea del destino. Eppure tu mai hai sfogliato tra i costumi del mio essere caduto come un frutto maturo dall albero, addormentato passivamete arreso per un intera stagione. Eppure mai hai cancellato il nero inchiostro che sporcava i muri che salvavano l'anima con la quieta apparenza. Perciò io mai sarò una barca senza vela, ma un taglio di sole tra occhi di nuvole. Un illimitato pensiero bastardo, fastidioso come le zanzare, lacerante come un vulcano, insano come un aquila in catene. Mai più sarò sorriso e pianto inespresso ma puro piacere e ali di bianco respiro sentiero aperto verso l'orizzonte.
Posa il tuo cuore sul mio Lascialo li per sempre Saremo l'unione perfetta di due anime, che ancor prima di trovarsi, Cercavano la pace interiore. Sento per te un germoglio d'amore aprirsi sulla tua pelle. Quando cerco tra i sogni la tua presenza, ho bisogno di percorrerti tutto d'un fiato, senza mai arrivare alla fine di te. Sei la dolce piaga d' amore che investe il mio petto, segretamente e fiera, mi accompagna nei giorni e nelle notti. Abbandonati in questo dolce crepuscolo Scoprirai quanto una sola anima puó far brillare a giorno una notte senza luna.
Cosa ho fatto al mio cuore? Debole ad ogni brezza di mare. Se solo fossero carezze... Cosa ho fatto dei miei occhi? Verde sulle mani Verde sugli occhi Corpi di fragola e menta sui corpi. Quest'anima getta fuochi di colori su acromatici pensieri. Un povero seme trema nel vento attende il rifugio di due mani, come ali di angelo lo porranno sulla cima di uno scettro di cielo che mai si appresta ad arrivare. Se solo fossero carezze... Queste miagolanti agonie di pensiero Tutto per un bisogno d'amore inespresso.
Sono una stinga fremente in un anima di universo dal massimo grado di luce gravitante d'amore oltre i sogni inespressi dove suona musica di tutte le corde e ogni cosa è fatta d'energia, lì mi sento oltre: le barriere della mente, pregiudizievoli concetti, sofferenze soffocate, il mio modesto spirito viaggia da un mondo all'altro oltre un tutto totale in un tempo della durata di un respiro.
Sento qui nella parte più intima del mio petto, un incendio che crolla giù sino alle radici della mente mia. Questo infinito mi fa tremare senza timori né pensieri, mi abbandono e sprofondo nel tuo movimento. E si calma solo con te... Gi sconforti in riva al mare li ho saputi scordare perché adesso mi vesto di parole tremule. Non ho limiti ma solo le tue braccia per volare negli infiniti orizzonti dei nostri sguardi. Il mio cuore batte piano se sei distante perché mi rendi goccia di sole sospesa nei sogni, e quando giungi poi accanto a me è così forte perché la vita mia vorrei farti bere dalle labbra mie che ti dicono "ti amo". La gente pensa che tutto passa anche in amore, ma cosa posso fare io? Io che chiudo gli occhi e mi sento folleggiare io che al mio cuore gli sussurro di andare piano, ma lui non mi parla lui danza al ritmo dei sospiri tuoi senza catene.
Pelle di cielo mia, tu profumi d'azzurrità, ed io mi sento come il volo di un gabbiano. Le tue braccia fatte di brezza e salsedine baciano il monte che mi solleva. Cado dalla altezza tua mio vertiginoso miraggio. la tua presenza le guance mi colora tutto si inchina al tuo passaggio e tace. Quando le stelle dei tuoi occhi carezzano il volto mio, come una buonanotte giungi. Non più rabbrividisco, né gemo, accanto a te cammino e ringrazio la terra e i passi che mi hanno donato un surreale incontro.