Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Pezzi di ghiaccio

Gli ultimi pezzi di ghiaccio,
sciolti tra le scorze d’arancio,
vorticano con i miei occhi
che indietro nel tempo li inseguono;
squillano ancora le voci,
stesso luogo,
ma altri momenti;
immensi rettangoli di vetro
e strade che scheggiano,
di là colossi d’ali si librano,
poi case con chiome di montagne,
sfumando,
senza pause,
questa macchina infernale sovrappone,
confondendo,
anche nell’edera abbarbicata,
pendula e cadente
su lastre tagliate nel cemento;
parole sommerse riecheggiano,
sussurri flebili,
scivolando dal buio,
si spengono;
lì, davanti, seduta,
nel bruno che luccica,
i chiari e i rosa
dipingo distesi a sfiorarmi,
sognanti gli istanti di nessuno.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Ad occhi chiusi

    Ad occhi chiusi
    la realtà è migliore.
    Ci sono i sogni
    che il vivere non disturba.
    Ad occhi chiusi
    sogni qualcosa di migliore,
    magari un grande amore,
    quello sembrava impossibile.
    Ad occhi chiusi
    dipingi la vita con i colori
    che vuoi tu.
    Ad occhi chiusi,
    cancelli guerra e povertà.
    Ad occhi chiusi puoi perfino
    immaginare l'eternità.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Il Friuli trema

      6 Maggio 1976

      Giochi di bimbi
      In una calda notte
      di anticipo estate.
      Chiacchiere in piazza
      Giovani allegri spensierati.
      Adolescenti sognanti
      Con in tasca migliaia di sogni.
      Chi davanti alla tv.
      Chi in compagnia di amici.
      Chi con l'innamorato.
      Ore21, 06.
      Ad un tratto un botto
      Tutto il cuore del Friuli trema.
      Le risate si trasformano in urla
      I sorrisi in lacrime
      In meno di un minuto.
      La faccia del Friuli si trasforma.
      I bimbi non corrono
      Gli adolescenti non sognano.
      1000 morti migliaia di feriti
      la disperazione è ovunque.
      Anche nello sguardo di chi
      ancora non comprende
      Una notte d'insonnia
      e cercare fra le macerie
      Contiamo i morti.
      Contiamo i feirti.
      Ci uniamo in unico abbraccio
      Asciugando le lacrime
      Di rabbia e dolore.
      Stringendo i denti.
      Fra l'incredulo e la disperazione.
      Con la forza e l'orgoglio.
      Da autentico Friulano,
      a volte presuntuoso
      ma con una grande dignità.
      Con la voglia di fare: "di Besoi"
      "da soli"
      Ma "di bessoi"non si può fare.
      Con gli aiuti della solidarietà.
      Pensiamo già alla ricostruzione.
      Niente sarà più uguale
      Nessuno dimenticherà,,
      Ciò che il Friuli era
      Ogni mattone del nuovo
      avrà il sapore amaro di ciò che è stato.
      Quel tragico 6 di Maggio 1976.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Ama... se vuoi essere amato

        Uomo non cercare
        la pace nel mondo
        se la pace non c'è in te.

        Non parlare d'amore
        se l'amore non lo conosci.

        Non parlare di pazienza
        se sei impaziente.

        Non tendere una mano
        se lo fai per prendere.

        Non ingannare gli altri
        Ingannando te stesso.

        Sii esempio a te stesso
        se vuoi esserlo nella vita.

        Ama se vuoi essere amato
        ma fallo con tutto te stesso.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Avrei Voluto... Papà

          Avrei voluto stringerti la mano
          per regalarti del tempo
          per fermarti e non lasciarti andare.

          Avrei voluto essere la tua mente
          per regalarti gioiosi pensieri,
          per farti sorridere ancora.

          Avrei voluto essere il tuo cuore
          per farlo battere ancora
          e scandire battiti d'amore.

          Avrei voluto essere i tuoi occhi
          per insegnarti a guardare
          per farti vedere "l'ancora" molto da vedere.

          Avrei voluto essere la tua anima
          per farti sentire la vita
          per scacciare la morte.

          Ma non ho potuto...
          perché eri già morto
          dentro di te.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Per fare un angelo

            Dove stavi quando Tommy veniva rapito
            quando i suoi occhi imploravano pietà
            quando ogni lacrima gridava mamma e papà?

            Non comprendo il tuo disegno
            quale sia il premio per un dolore così grande.
            Non ne comprendo il senso.
            Ci provo, lo cerco ma non c'è.

            A volte fra i colori dell'arcobaleno
            ti vedo, quasi ti sento.
            Guardo gli occhi di mio figlio
            mi convinco che esisti
            nel suo respiro "respiro te".

            Ma in quell'immenso dolore
            in quelle volte che la vita ci violenta
            ci strappa l'anima e ci schianta
            portandosi via la parte migliore di noi.

            Io mi chiedo se ci sei e dove stai
            e perché tu che puoi non fermi il dolore.
            Non trovo risposta, non comprendo
            non posso e non voglio.

            Per fare un "Angelo"...
            troppe lacrime vengono versate.
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Hai Abbracciato La Morte

              Hai abbracciato la morte
              con la forza della solitudine.
              Il peso dei troppi errori
              ti ha tolto l'ultimo sorriso.

              Hai abbracciato la morte
              consapevole di farlo,
              sfinito dai tormenti
              consumato dai ricordi.

              Hai abbracciato la morte
              con la forza della rassegnazione,
              con la stanchezza del dolore
              e la fatica del tempo

              Hai abbracciato la morte
              pieno di tutto, svuotato di tutto
              con una sola certezza:
              aver vissuto un tempo
              pieno di sogni non vissuti.

              Hai abbracciato la morte
              senza più vita in corpo,
              con un sorriso ormai spento
              di chi troppo ha avuto
              senza aver avuto nulla.

              Hai abbracciato la morte
              tormentato da mille dubbi
              ma con una sola grande certezza:
              la dignità di un grande amore,
              quello verso i tuoi figli.
              Quell'affetto non sempre compreso,
              spesso celato da gesti inspiegabili
              da errori quasi imperdonabili
              di un uomo pieno d'orgoglio,
              ma colmo d'amore.
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