Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Vorrei Trovarti

Vorrei trovarti per non lasciarti andare
vestire di calore i miei freddi momenti
Sciogliere il ghiaccio di questa lunga attesa.

Vorrei insieme arrivare al tramonto
a quella linea che confina con l'orizzonte
dove l'universo ci accoglierà come delle stelle

Dove tutto inizia e nulla ha fine
dove noi facciamo l'immenso
dove l'immenso siamo noi.

Vorrei trovarti per trovare me
per non perdermi nel vuoto
nella incompletezza, della quotidianità

Vorrei trovare te per ritrovarmi
per sentire la vita scorrere
per sentirmi viva dentro di te...
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Note Stonate

    Parole incomprensibili
    macchiano di nero.
    Un foglio bianco.

    Crudele verità senza un perché.
    Emergono all'improvviso
    colpendo diritto al cuore.

    Disegnano un tempo limitato
    avvolgendo nella nebbia l'anima.

    Il buio sembra esplodere
    inghiottendo il giorno
    un po' come un fulmine
    a cielo sereno.

    Il gelo dell'inverno
    arriva tutto un tratto fino al cuore.

    Note di dolore compongano
    gli ultimi versi
    di quella grande sinfonia
    che è la vita.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Ti odio anche ora che sei morto

      Il tempo è scivolato via
      scavando nel animo
      un ricordo" vivo" di ieri.

      Più passa e più scava
      ogni tanto si attenua
      poi ancor più violento
      colpisce arriva sempre al cuore.

      A volte il sonno non arriva
      perché il tuo respiro
      è ancora sopra di me.

      Le lacrime di quell'estate
      scendono ancora oggi come allora.

      La stessa impotenza mi invade
      non posso nemmeno sputarti in faccia
      e la vita ha quel sapore amaro.

      Hai mai provato rimorso
      o vergogna lurido uomo?

      Pensavo che un giorno
      avrei dimenticato invece...

      ... ti odio anche ora che sei morto.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Era una bambina

        Era una bambina
        che sognava il principe azzurro
        le favole erano ancora una realtà
        e quel primo bacio sarebbe stato magico.

        Poi arrivasti tu in una notte d'estate
        rubando la magia a quel bacio
        e con violenza le hai strappato
        la cosa più bella: "l'innocenza".

        Quei occhi imploravano no
        quelle lacrime erano di dolore
        e quel "no" era terrore.

        I tuoi sensi hanno goduto
        su quel corpo ancora acerbo
        spezzando le ali ai suoi sogni
        e rubando i colori alle sue favole.

        Hai spezzato le gambe al cavallo bianco
        e tagliato la testa al principe azzurro.

        Biancaneve è rimasta avvelenata
        Cenerentola è rimasta serva
        il principe si è trasformato nel uomo nero.

        Hai rubato il sole ai suoi giorni
        spegnando il calore dell'estate
        portando l'era glaciale
        fino alla sua anima.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Non ti fermare...

          Mentre dolcemente le disegni le spalle,
          scendi sui seni e continui mentre si tende.

          La guardi, ti guarda
          e accecata dal brivido
          quasi non ti vede.
          I suoi occhi ti guardano
          dietro la cortina
          delle ciglia semichiuse,
          ti fermi un attimo e le tue labbra
          si posano appena sulle sue,
          che si aprono inconsapevolmente
          lasciandoti dolcemente il modo di entrare.

          Le tue mani la ripercorrono,
          scendono sui fianchi e lentamente
          sempre più lentamente
          scoprono le sue curve
          posandosi teneramente.

          La schiena si inarca,
          una rosa si posa fra i suoi seni.

          Baci la fanno tremare
          mentre dalle sue labbra
          esce quasi come invocazione:
          non ti fermare...
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Pensieri di te

            È bello pensarti e saperti impossibile
            far volare un sogno che non atterrerà mai
            vedere un desiderio fiorire
            laddove abitavano le lacrime.

            È bello pensarti e saperti in essere
            ascoltare il brivido di un'emozione
            sentire la pace abbracciare l'anima
            senza chiedermi alcun perché

            è bello pensarti senza una ragione
            con il solo piacere di saperti
            irrompere in pensieri improvvisi
            che non parlano d'amore, ma parlano di te.
            Composta sabato 1 giugno 2013
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Fra mille anni e mille sguardi

              Vivo per te da quel primo sguardo
              respiro di te anche quando non ci sei,
              combatto battaglie perse
              sperando di vincere,
              sogno e mi illudo un po'.

              E... Attendo...
              Un nuovo incontro
              un nuovo sguardo,
              l'intrecciarsi delle nostre anime.

              In altri cieli, in altri mari
              e fra mille anni e mille sguardi
              so che ti riconoscerò.

              Con altre sembianze, con altro profumo
              più giovane o più vecchio,
              capelli scuri o capelli bianchi,
              sarai sempre tu... parte di me

              Saprò chi sei... perché sei me,
              riconoscerò la tua anima
              perché parte di me.

              Sei quel respiro che mi confonde
              che meravigliosamente mi compone,
              che dà senso al mio essere qui,
              ad ogni lacrima versata.
              Perché ogni lacrima
              è stata semplicemente vivere.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Mi Manchi

                Mi manchi,
                mi manca,
                la tua voce.

                Mi manca,
                quella parte di te,
                che sognava,
                anche quando,
                eri senza sogni.

                Quel tuo stare bene,
                anche quando stavi male.
                Mi manca quel sorriso,
                che nascondeva le lacrime.

                Quelle lacrime nascoste,
                dietro quegli occhi chiusi.
                Quegli occhi blu,
                trasparenti limpidi infiniti
                come il cielo.

                Mi manchi...
                M manchi tu papà

                (Silvana)

                ...
                e mi manchi in quel mondo che ho immaginato con te

                che mi accoglie con le tue mani
                e che si ferma alla tua voce.
                ...
                hai lasciato ciottoli e fiori sulla mia strada

                per insegnarmi a rialzarmi quando si cade
                e farmi sorridere per darmi coraggio
                ...
                mi manca il tuo essere padre
                che nutre la forza di essere degno figlio.

                Tuo figlio

                (Francesco Andrea)
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