Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Pezzi di ghiaccio

Gli ultimi pezzi di ghiaccio,
sciolti tra le scorze d’arancio,
vorticano con i miei occhi
che indietro nel tempo li inseguono;
squillano ancora le voci,
stesso luogo,
ma altri momenti;
immensi rettangoli di vetro
e strade che scheggiano,
di là colossi d’ali si librano,
poi case con chiome di montagne,
sfumando,
senza pause,
questa macchina infernale sovrappone,
confondendo,
anche nell’edera abbarbicata,
pendula e cadente
su lastre tagliate nel cemento;
parole sommerse riecheggiano,
sussurri flebili,
scivolando dal buio,
si spengono;
lì, davanti, seduta,
nel bruno che luccica,
i chiari e i rosa
dipingo distesi a sfiorarmi,
sognanti gli istanti di nessuno.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Ad occhi chiusi

    Ad occhi chiusi
    la realtà è migliore.
    Ci sono i sogni
    che il vivere non disturba.
    Ad occhi chiusi
    sogni qualcosa di migliore,
    magari un grande amore,
    quello sembrava impossibile.
    Ad occhi chiusi
    dipingi la vita con i colori
    che vuoi tu.
    Ad occhi chiusi,
    cancelli guerra e povertà.
    Ad occhi chiusi puoi perfino
    immaginare l'eternità.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Ama... se vuoi essere amato

      Uomo non cercare
      la pace nel mondo
      se la pace non c'è in te.

      Non parlare d'amore
      se l'amore non lo conosci.

      Non parlare di pazienza
      se sei impaziente.

      Non tendere una mano
      se lo fai per prendere.

      Non ingannare gli altri
      Ingannando te stesso.

      Sii esempio a te stesso
      se vuoi esserlo nella vita.

      Ama se vuoi essere amato
      ma fallo con tutto te stesso.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Avrei Voluto... Papà

        Avrei voluto stringerti la mano
        per regalarti del tempo
        per fermarti e non lasciarti andare.

        Avrei voluto essere la tua mente
        per regalarti gioiosi pensieri,
        per farti sorridere ancora.

        Avrei voluto essere il tuo cuore
        per farlo battere ancora
        e scandire battiti d'amore.

        Avrei voluto essere i tuoi occhi
        per insegnarti a guardare
        per farti vedere "l'ancora" molto da vedere.

        Avrei voluto essere la tua anima
        per farti sentire la vita
        per scacciare la morte.

        Ma non ho potuto...
        perché eri già morto
        dentro di te.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Per fare un angelo

          Dove stavi quando Tommy veniva rapito
          quando i suoi occhi imploravano pietà
          quando ogni lacrima gridava mamma e papà?

          Non comprendo il tuo disegno
          quale sia il premio per un dolore così grande.
          Non ne comprendo il senso.
          Ci provo, lo cerco ma non c'è.

          A volte fra i colori dell'arcobaleno
          ti vedo, quasi ti sento.
          Guardo gli occhi di mio figlio
          mi convinco che esisti
          nel suo respiro "respiro te".

          Ma in quell'immenso dolore
          in quelle volte che la vita ci violenta
          ci strappa l'anima e ci schianta
          portandosi via la parte migliore di noi.

          Io mi chiedo se ci sei e dove stai
          e perché tu che puoi non fermi il dolore.
          Non trovo risposta, non comprendo
          non posso e non voglio.

          Per fare un "Angelo"...
          troppe lacrime vengono versate.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Hai Abbracciato La Morte

            Hai abbracciato la morte
            con la forza della solitudine.
            Il peso dei troppi errori
            ti ha tolto l'ultimo sorriso.

            Hai abbracciato la morte
            consapevole di farlo,
            sfinito dai tormenti
            consumato dai ricordi.

            Hai abbracciato la morte
            con la forza della rassegnazione,
            con la stanchezza del dolore
            e la fatica del tempo

            Hai abbracciato la morte
            pieno di tutto, svuotato di tutto
            con una sola certezza:
            aver vissuto un tempo
            pieno di sogni non vissuti.

            Hai abbracciato la morte
            senza più vita in corpo,
            con un sorriso ormai spento
            di chi troppo ha avuto
            senza aver avuto nulla.

            Hai abbracciato la morte
            tormentato da mille dubbi
            ma con una sola grande certezza:
            la dignità di un grande amore,
            quello verso i tuoi figli.
            Quell'affetto non sempre compreso,
            spesso celato da gesti inspiegabili
            da errori quasi imperdonabili
            di un uomo pieno d'orgoglio,
            ma colmo d'amore.
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