Poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz
Il caldo di pieno estate
Una corsa verso casa
mille progetti qualche sogno.
Uno schianto,
la corsa si ferma
si ferma il tempo
la vita ti sfugge di mano
la morte a due passi ti chiama.
La tua vita ti appare
Come un film.
I ricordi si mescolano
Le immagini si sovrappongono
Si sbiadisce il presente nel passato.
Il certo diventa incerto.
Nella tua mente
il ricordo di quando eri piccina
e il seguirsi di immagini
di vita vissuta.
I tuoi sogni svaniscono nel buio
L'ultima immagine:
quella dei tuoi figli
Poi il buio.
Dal buio l'eco di chi ti ama
La voglia di vivere ancora
Ti toglie dai quei giorni bui.
Ed eccoti di nuovo.
La vita riprende da dove era.
Niente è uguale a ieri
Il futuro è tutto da scoprire.
Da oggi vivrai veramente.
Per te e per chi ami veramente.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Vi guardo con nostalgia

    Vi guardo con nostalgia
    forse per lo scivolare via,
    degli anni,
    del vostro tempo migliore.
    Del mio tempo migliore.
    Forse perché i vostri sogni
    hanno preso il sopravvento.
    Hanno preso una strada diversa.
    Da quelli miei, eppure vanno
    nella stessa unica direzione
    la vostra felicità.
    Vi guardo con nostalgia
    col cuore colmo d'amore
    ma la consapevolezza
    che più non mi appartenete
    che dietro all'angolo c'e un amore.
    C'e il vostro futuro,
    C'è il vostro domani
    sarà senza di me,
    eppure dentro di me.
    Vi guardo con nostalgia
    Perché nei ricordi del vostro ieri
    sta l'inizio del vostro oggi.
    Sta il mio racconto
    La mia continuità.
    Vi guardo con nostalgia
    perché sono stati gli anni migliori
    della mia vita.
    Perché la parte migliore siete voi.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Le guerre ci hanno insegnato

      Le guerre ci hanno insegnato
      Cos è il terrore la fame.
      La povertà la crudeltà.
      Ci hanno insegnato
      che non c'e futuro,
      in un combattimento a sangue.
      Che milioni muoiono
      Altri restano senza un tetto.
      Che ci sono bimbi senza mamme
      mamme senza figli.
      Che c'e la disperazione per chi resta.
      E chi resta odierà ancor di più.
      Le guerre hanno insegnato tutto ciò.
      Ma non abbiamo imparato nulla
      perché le continuiamo a fare.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        L'amore

        L'amore è come un fiore,
        che ci cresce nel cuore.
        Invade la nostra anima
        Occupa il nostro corpo.
        La nostra mente.
        Molti lo cercano,
        altri lo scacciano.
        Non sanno ancora che senza amore
        viviamo solo poche ore.
        Perché ne abbiamo bisogno.
        Come l'aria per respirare
        Gli occhi per vedere.
        Perché l'uomo ha bisogno di sognare
        e l'amore è il più bel sogno.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          Ho voglia di stare con te
          tra le tue braccia
          al sicuro. Dalle incertezze
          ho voglia di stare con te,
          fra le certezze dei nostri sogni
          dalle incertezze del domani
          di sfiorare le tue labbra
          di sentire un brivido nel baciarti.
          Ho voglia di stare con te
          Per quel tempo che ci rimane
          Fra i ricordi di ieri
          le tue braccia oggi,
          per poi vivere insieme il nostro domani.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Mi manchi

            Mi manchi,
            mi manca,
            la tua voce.
            Mi manca,
            quella parte di te,
            che sognava,
            anche quando,
            eri senza sogni.
            Quel tuo stare bene,
            anche quando stavi male.
            Mi manca quel sorriso,
            che nascondeva le lacrime.
            Quelle lacrime nascoste,
            dietro quei occhi chiusi.
            Quegli occhi blu,
            trasparenti limpidi infiniti
            come il cielo.
            Mi manchi...
            M manchi tu papà.
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Una grande storia

              Per errore o per scelta
              Per colpa nostra o del destino
              Per caso o per desiderio
              tu ora ci sei.

              Con occhi scuri o chiari,
              capelli biondi o castani
              con la pelle nera o bianca.
              Ora siamo qua.

              Tu povero o ricco,
              alto o basso,
              magro o grasso,
              fai parte di questa società.

              Scriverai la tua storia,
              io scriverò la mia.
              Insieme scriveremmo,
              La più grande storia
              Mai scritta: La Vita".
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                Scritta da: Silvana Stremiz
                Una carezza un bacio
                Per dirti ti voglio bene
                nella speranza di sentire.
                Le stesse parole e ricevere
                le stesse carezze.
                Quelle carezze d'amore
                la passione di un tempo
                Di ieri di poco fa di adesso
                di sempre fino all'eternità.
                Una carezza come desiderio
                di me di te di noi.
                Non quella di un amico
                Ma di una passione.
                Non quella di mia madre
                Ma quella tua che accende
                La mia voglia e passione di te.
                Quella carezza d'amore.
                Che mi fa sentire unica
                Che mi da emozione.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  6 Maggio 1976

                  Ore 21.06 del 6 Maggio 1976
                  Il cuore del Friuli trema,
                  Tremano i cuori dei friulani.
                  Tremano le anime dei friulani.
                  Trema la terra sotto i loro piedi.
                  Dalle viscere profonde di una terra amata,
                  è esploso l'inferno seminando distruzione.
                  Un minuto interminabile
                  dove crollano case,
                  sogni e speranze.
                  Dove la disperazione
                  prende il sopravento.
                  L'animo sconvolto grida.
                  Grida di paura di terrore.
                  Invoca in silenzio il nome di Dio
                  chi graziato chi non ascoltato.
                  Mille morti e migliaia di feriti.
                  Con le lacrime ancora in corpo
                  hanno sepolto i loro cari.
                  Pianto in silenzio quei figli
                  mogli e mariti morti.
                  Rimboccando le maniche,
                  ritrovando nel dolore il coraggio
                  di ricominciare.
                  Di ricostruire ciò che c'era
                  Prima di quel maledetto 6 Maggio 1976.
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