Poesie inserite da Stefano Medel

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Scritta da: Stefano Medel

Il lungo cammino per la normalità

È difficile essere normali in questo sociale,
quando sei adolescente, non desideri
essere normale,
vuoi distinguerti, emergere,
essere qualcuno, diverso;
a volte lo sei davvero,
ma se come me,
finisci all'igiene mentale,
rimani segnato per tutta la vita,
resti anormale per sempre;
puoi lottare e fare il doppio,
puoi essere un artista,
un creativo,
avere talento,
ma resti sempre un pazzo,
per i più,
la gente ipocrita,
i pecoroni,
i beceri,
i cretini e i peggiori,
che prevalgono sempre.
È difficilissimo tornare normali, per
Noi della salute mentale,
devi dimostrare il doppio,
non solo che non sei spastico,
ma anche che sei abile,
capace,
e tutti si stupiscono,
e non ci credono,
e gli idioti,
contiuano
a cagarti addosso.
È difficile il cammino
Per la normalità.
Composta mercoledì 20 aprile 2016
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    Scritta da: Stefano Medel

    Piccolo mondo antico

    Piccolo mondo antico,
    paese con delle facce
    patibolari,
    espressioni caratteristiche,
    volti di paese,
    strade e viottoli,
    i carugi che sanno di spezie,
    di aromi,
    caffè,
    e polvere,
    i caffè bar coi neon
    vecchi parlano negli angoli,
    persone di fretta,
    moto e ganzi,
    sbragiaroni
    e rompiballe,
    bastardi e impiccioni,
    piccolo paese del cavolo,
    provinciale e becero,
    moderno e vecchio.
    Composta lunedì 18 aprile 2016
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      Scritta da: Stefano Medel

      Scuola

      Chiudo gli occhi
      e per un attimo solo,
      mi scorrono gli anni passati
      davanti;
      l'adolescenza
      e la scuola soprattutto,
      mi rivedo con la cartella e i libri,
      a piedi,
      la mattina presto
      il sonno negli occhi,
      il freddo,
      la campanella,
      il trambusto,
      tanta gente,
      gli alunni,
      l'entrata,
      odore di gesso,
      di libri
      e carta,
      i prof ogni giorno,
      l'attesa della domenica,
      l'odio per il lunedì,
      scuola,
      problemi,
      malessere,
      e un po' di verità,
      di cultura,
      istruzione,
      per essere liberi,
      per avere un domani.
      Composta sabato 16 aprile 2016
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        Scritta da: Stefano Medel

        Questa libertà

        Parlo anche quando non è concesso,
        protesto e dissento,
        faccio casino,
        me ne frego,
        vivo e tengo la mia libertà,
        libertà che ho dentro,
        libertà
        che mi è compagna,
        libertà che è libertà;
        con degli idioti
        che non capiscono,
        dei bastardi che mi
        parlano didietro;
        tanto vale tirare avanti
        e tenere coi guanti
        solo questa libertà;
        e la società,
        è più da perdere che da trovare,
        non sempre è un sicuro bene.
        Vado avanti lo stesso,
        libertà.
        Composta mercoledì 13 aprile 2016
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          Scritta da: Stefano Medel

          Quelli dell'igiene mentale

          Quelli dell'igiene mentale
          quelli come noi,
          mai creduti,
          sempre col sospetto addosso,
          beffeggiati,
          parlati,
          criticati,
          guardati con disprezzo
          e pietà;
          qualunque cosa facciamo,
          per quanto abbiamo successo,
          o ci impegniamo,
          sempre dubbi su di noi,
          sempre pettegolezzi,
          alla fine siamo sempre dei pazzi,
          e la nostra parola vale poco,
          quasi niente;
          vita segnata per sempre,
          costretti a lottare il doppio,
          per avere dignità,
          per dimostrare,
          che non siamo
          lucchi o fessi;
          in mezzo all'idiozia della gente,
          all'imbecillità del sistema.
          Composta sabato 9 aprile 2016
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            Scritta da: Stefano Medel

            Masaniello

            Eccomi,
            additato,
            accusato,
            sparlato,
            io il pazzo,
            e chi più ne ha, più ne metta;
            dei bastardi a parlarmi sulla schiena,
            che non capiscono
            e non ragionano,
            e allora vogliono solo coprire di fango;
            ed io,
            qua,
            pazzo e genio,
            poeta maledetto
            e ribelle,
            angelo nero o erudito,
            la mia vita,
            tra luce e ombre;
            tra chi mi capisce e chi no,
            questa vita senza pace.
            Composta mercoledì 6 aprile 2016
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              Scritta da: Stefano Medel

              Ma comprarti non posso

              Se tu mi ascoltassi,
              se tu mi amassi,
              ma comprare il tuo
              amore è un assurdità,
              l'amore non si compra,
              non si intasca,
              come una banconota,
              un cadeaux,
              un assegno girabile;
              e me l'hai detto,
              non posso costringerti ad amarmi,
              eppure speravo,
              che tu imparassi,
              che tu potessi provare,
              qualcosa per me,
              ho fatto di tutto,
              del mio meglio,
              ma comprarti, non posso.
              Composta sabato 26 marzo 2016
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                Scritta da: Stefano Medel

                Lo stato sociale

                Lo stato sociale
                ci vuole ignoranti,
                stupidi ed incolti,
                lontani dai libri
                e dalla cultura;
                perché è sull'ignoranza,
                che si regge il regime
                e lo stato sociale;
                che vuole tutti
                ignavi
                e cretini,
                pronti a calare le braghe
                e solo a subire; chi h ail potere,
                vuole esercitarlo sui deboli,
                ed è meglio,
                che non siano intelligenti.
                Composta mercoledì 16 marzo 2016
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