Attraverso lo stillicidio
Dei miei anni,
guardo il tuo viso
giovane,
il tuo sorriso;
e indietro rivorrei,
gli anni perduti,
ed essere giovane
e forte,
come te;
che sei piena di vita;
posso solo amarti,
con il tempo che resta,
finché ci sarò,
finché potrò.
Ti voglio bene,
sempre di più,
come la prima volta;
tra noi,
il primo bacio;
e non è un giorno,
che siamo insieme;
grazie per tutto quello che sei,
che fai,
che mi dai.
Ringrazio il giorno,
che ti ho incontrata,
la mia vita è cambiata
in meglio;
raggio di sole,
sei unica,
sei forte,
sei viva,
hai amore in te;
tutto è cambiato per te;
sorrido di nuovo,
spero,
di nuovo;
grazie a te.
Clessidra,
la sabbia scorre lesta e veloce,
come corrono gli anni,
come vanno i giorni;
vita breve,
tutto in fretta;
e non hai tempo di decidere,
non hai tempo di pensare;
il tempo scappa,
tra le dita;
e hai già il rimpianto
dei giorni,
degli amici,
facce del passato;
un piede,
fra oggi e ieri;
vita così.
Notte,
pensieri volano
nell'etere;
mi sento sperduto
nell'universo,
chiuso in me stesso.
Ascolta il tuo poeta personale,
che ha parole per te,
che ha dei versi buttati
giù,
per aprire il tuo cuore;
abbi pazienza col tuo poeta
personale;
che fa quello che può,
che è un po' cantastorie,
un po' artista,
un po' strano,
un po' scrittore,
un po' ciarlatano.
La notte,
mi appare,
come infinita speme,
senza fine;
le ore si fermano,
e danzano alla luna,
che non si vede.
Mi immergo nel silenzio perfetto,
il mondo,
lo lascio distante e
sperduto,
va bene così;
voglio pensare a me stesso,
non m'interessano,
le parole della gente;
voglio tempo,
per pensare,
a me,
a me;
fare con calma,
stare calmo,
e basta.
E il futuro
fa un po' paura,
e cambiare non è facile;
l'ignoto ci spaventa
e ci atterrisce;
e andiamo avanti da soli,
cercando di sfuggire
alla solitudine,
ricordando il passato;
sperando in bene.
Amici di scuola,
dove sarete finiti,
come state,
che fine
avete fatto;
compagni di scuola;
il tempo è passato in fretta;
ricordo l'odore di gesso,
di libri,
di carta e quaderni;
la campanella, a fine giornata,
i prof un po' simpatici,
un po' rompiballe;
dove siete adesso,
questa poesia,
è un po' per voi,
dovunque siate.