Poesie inserite da Stefano Medel

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Scritta da: Stefano Medel

La vita in fondo

La vita in fondo, cosa è;
una favola breve,
una storia corta d'appendice;
dove c'è poco tempo per fare,
e il tempo sfugge tra le dita,
e ti ritrovi d'improvviso,
vecchio e canuto,
e non te l'aspettavi,
non ci pensavi;
e l'uomo crede di essere il protagonista;
ma non è che un povero pagliaccio triste,
che si sbraccia e gesticola,
e poi cala il silenzio;
vita che passa in fretta.
Composta martedì 21 maggio 2013
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    Scritta da: Stefano Medel

    Se fossi pittore

    Se riuscissi,
    come un pittore dipingerei
    il mio amore;
    con il verde farei un enorme prato,
    dove fosse sempre primavera, così da stare in allegria,
    e la tristezza se ne fuggisse via;
    se fossi pittore,
    ridipingerei la città,
    per cancellare il brutto e il grigio,
    lo squallore,
    e il cemento;
    tanti disegni farei
    e murales grandi come case;
    per rendere
    la città più accogliente,
    e ci fosse più umanità.
    Composta martedì 21 maggio 2013
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      Scritta da: Stefano Medel

      Amica mia

      Amica mia,
      piove e sei lontana;
      le gocce vengono giù con forza,
      come lacrime cristalline;
      come le lacrime dentro di me,
      perché tu non mi stai a sentire;
      perché tu giri sempre, e vai;
      e non ti curi troppo di me;
      e mi lasci da solo,
      in balia delle mie solite solitudini;
      il tempo passa lento,
      sui vetri dove le gocce piovane corrono giù;
      e tu, dove sei tu;
      fumi o passeggi,
      o senti musica;
      e che spazio,
      c'è per me,
      nella tua vita;
      non lo so,
      fermati,
      fermati.
      Composta domenica 19 maggio 2013
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        Scritta da: Stefano Medel

        Mattina a casa

        Mattina,
        il tempo passa parco e
        con flemma;
        uscirò o forse no,
        non lo so;
        la luce del sole si fa
        strada
        dai pertugi delle persiane;
        chiuso nel mio mondo
        piccolo in bottiglia;
        casa mia,
        le foto,
        i ricordi,
        gli oggetti e
        le suppellettili
        di tutti i giorni,
        il frigo e la lavatrice;
        stenderò un po';
        poi un cappuccino caldo,
        e via si aspetta l'ora di pranzo;
        sperduto nella solitudine,
        ascolto il silenzio nella stanza;
        e vorrei parlare,
        sentire qualcuno,
        ma nessuno chiama,
        il telefono tace;
        tutto è inerte e fermo.
        Composta giovedì 9 maggio 2013
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          Scritta da: Stefano Medel

          Manto della notte

          Notte mi ammanta di nuovo,
          col suo velo di crine nero;
          e mi cattura con le sue maliè;
          portandomi in un mondo onirico,
          tra sogno e fantasia,
          realtà e veglia;
          mentre la notte si accende di
          mille luci,
          coi lampioni solitari,
          le luminarie,
          i cartelli,
          le scritte al neon,
          le luci di cortesia;
          tutto un mondo,
          che di giorno,
          non c'è.
          E me ne sto,
          per conto mio,
          tra le memorie,
          e le cose di ieri e
          del presente,
          che si confrontano vicendevolmente;
          e il mio spirito vaga,
          nel buio, ramingo,
          in affannata ricerca della pace.
          Composta domenica 5 maggio 2013
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            Scritta da: Stefano Medel

            Dopo la pioggia

            Dopo la pioggia,
            momento di calma,
            pausa;
            intorno pozzanghere
            di tutte le forme,
            acqua piovana,
            gocce sospese,
            per le grondaie e
            nei vetri;
            erba bagnata,
            odore di umidità,
            di piovasco,
            cielo tetro,
            malinconico,
            ti fa venir voglia
            di continuare a
            dormire,
            e a stare in casa;
            il tempo diventa lento,
            e non passa più.
            Composta lunedì 29 aprile 2013
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              Scritta da: Stefano Medel

              Notti lontane

              Questa notte
              Sempre più lunga,
              che pare non finire mai;
              il tempo nicchia e passa
              flemmatico come
              una tartaruga stanca;
              inseguo il sonno,
              che mi distanzia e mi pianta
              in asso;
              penso alle notti in città lontane,
              con le loro luci,
              i locali notturni,
              i bar,
              i viali luminescenti;
              notti in posti lontani,
              che vedo con la fantasia.
              Composta sabato 27 aprile 2013
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