Scritto da: Biagio Sidoti
Cu è figghia di iatta piggha i surici.
Chi è figlia di gatta prende i topi.
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Cu è figghia di iatta piggha i surici.
Chi è figlia di gatta prende i topi.
Si vo presto impavuriri manna l'omu a l'antu e tu nun ci iri.
Se presto vuoi impoverire manda l'operaio a lavorare e tu non ci andare.
Com'è bello non fare alcunché, e poi riposarsi.
Si a soggira fussi turruni nuggha nora ci rassi un muzzicuni.
Se la suocera fosse torrone nessuna nuora le darebbe un morso.
Ci rissi san petru a san giuvanni: ri 'nzigaliati, omini spilati, fimmini barbuti e facci ri mal colore varditinni.
San Pietro disse a San Giovanni: di uomini sfregiati, depilati, di donne barbute e di facce pallide guardatene.
Ci rissi u saccu à la massara: sparagna quannu u funnu non pari.
Il sacco disse alla massaia: risparmia quando il fondo non si vede.
Chi si rispetta sa come farsi rispettare, chi si stima sa come farsi stimare.
Puoi disegnare la pelle di una tigre, ma non le sue ossa.
Puoi disegnare il viso di un uomo, ma non il suo cuore.
Non c'è uomo senza dispiaceri; e se ce n'è uno, non è un uomo.
Non sono le asperità del terreno a far male ai piedi, ma i sassolini che entrano nelle scarpe.