La sorta r'lu puiechere eia: ca nąsc' curnłte e more scannate!
Il destino del capro č quello di nascere cornuto e morire scannato!
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Proverbi inseriti da Silvana Stremiz
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Ricévene l'andģche: apprģma la scorza e roppe la mulluģca.
Dicevano gli antichi: devi mangiare prima la scorza e dopo la mollica.
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Ddģje cčca n'uocchie a cchģ nne tčne łne!
Dio acceca quell'occhio a chi ne ha uno soltanto.
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Sąngh' e sņld', n'avņt'assłte non trąsene cchił!
I soldi sono come il sangue: quando esce non rientra pił!
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Chi sciąrra a capr'ąnn', sciąrra pp'tłtt' l'ąnne.
Chi litiga a capodanno, litiga per tutto l'anno.
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Lu młnn'č fątt'a rutatłre: ņsce 'ngłle a ttč e crąie płre.
Il mondo č un girotondo: oggi ti puņ capitare qualcosa e domani pure!
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St'uģne č bčll'e galąnd', a la salłta r'li cąpe vancąnd'.
Questo vino č bello e galante, alla salute delle teste vuote.
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St'uģne včne ra l'uort', płff't 'nguorp'e płff't 'nguorp'.
Questo vino viene dall'orto, subito in corpo subito in corpo.
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Pņch e suens a'mpinissu la bursa.
Poco e sovente riempiono la borsa.
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Figlio tu mi chiedi: cos'č l'amore? Ti rispondo: cresci e lo saprai.
Figlio mi chiedi: cos'č la felicitą? Ti rispondo: resta bambino, la stai vivendo ora.
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