L'invidia e il destino
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...e la fame tanto da condannarla davanti a Dio. La regina fu serva perché quella era l'originale condizione della prima.
Arrivò il tempo e la donna raggiunta l'età destinata per la vedovanza della regina, fu vedova come Dio aveva deciso.
Così, affranta, ella si recò in lacrime dal primo ministro dell'impero e chiese un atto di clemenza per il figlio rimasto orfano di padre. L'uomo potente, ebbe pietà e chiese alla fanciulla di abdicare il suo posto di scriba per favorire l'infelice e asciugare le lacrime a sua madre. Per la fanciulla quel posto significava il riscatto dalla condizione di servitù dopo avere tanto studiato. Malgrado ciò, non battè ciglio e pensando di essere vittima della condizione di illegittima senza padre mortale, fosse giusto chiedere a Dio di concedere a quel ragazzo l'altro suo dono. La prosperità, successo nelle imprese e ricchezza per colmare i suoi vuoti. Dio accolse la richiesta e rese l'orfano ricco e fortunato permettendogli di diventare ministro dell'impero a capo del palazzo dove gestiva le genti disposte per ruoli.
La regina tornata nella posizione di serva, studiò alacremente per diventare erudita. Voleva conoscere il mondo ed essere saggia. Intanto convolò a nozze ed ebbe un figlio.... [segue »]
Composto venerdì 6 aprile 2018
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