Samuel Clemens e le distrazioni
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...All'inizio Samuel Clemens scriveva al pianterreno, dove c'era un grosso camino in muratura. Quando il camino era acceso lo scrittore si incantava a guardare le fiamme. Allora decise di trasferirsi al primo piano, in uno studio apposito: ma l'allegro schiamazzare di Suzy e Clara, le due figliolette, era una tentazione troppo forte per Samuel, che spesso mollava il calamaio e andava a giocare con loro. Si costrinse quindi a salire al secondo piano, scegliendo la sala da biliardo. Il panno verde, però, era una delle sue più grandi passioni: e si dice che passasse le ore con in mano la stecca invece che la penna. Si spostò in un'altra camera. Lontana dal chiasso, isolata. C'era solo una finestra, una finestra che si affacciava sui rami di un albero. Lo spettacolo bastava a distrarre continuamente lo scrittore, che alla fine si decise a voltare la sua scrivania per dare le spalle al vetro, e poter lavorare in santa pace avendo davanti a sé soltanto la tappezzeria. Questo scrisse in una lettera a sua suocera: "Desidero trovare un luogo in Germania dove nessuno mi conosce o parla l'inglese, rinchiudermi in un bugigattolo distante due miglia dal mio albergo, è lì lavorare tutti ... [segue »]
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