Memorie
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Firenze, 29/08/85
Piove il cielo sulla città avvolta dalla nebbia,
Piango, lacrime amare per un destino finito con me.
Il respiro si paca e la Marlboro consumata, mi osserva dall'altro lato del tavolo.
"La morte ha mille forme e Dio solo sa se la tua non sia la più affascinante".
Così mi inchiodo sul fumo che sale, studiando nella umida penombra, le forme astratte che parlano ancora di te.
La mano cede alle lusinghe della bianca pelle che ti avvolge... ti stringo fra le dita assaporando l'essenza, che pervade un corpo distrutto in un bacio che brucia di passione vera...
Ti osservo adagiata come un angelo sul sofà di pelle chiara e penso a come sei bella:
i tuoi occhi mi fissano orfani di emozioni, tra i capelli umidi che piovono dal tuo viso...
perché, ti chiedo, non hai voluto amarmi?
Ma tu non rispondi, lacerandomi il cuore ancora una volta... come le altre.
Adesso è tardi per i pianti ed i lamenti; è meglio il silenzio che ci unisce, come una vera coppia.
Le incognite ed i dubbi martellano la mente ancora una volta... come con le altre;
ma adesso ho una certezza, una sola:
sono stanco di fuggire... di mutare forma e identità,... [segue »]
Composto martedì 12 settembre 2006
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