Scritto da: Lidia Filippi

Farò la maestra


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...portato all'ospedale e che la mamma era andata a vederlo.
Diedero la notizia anche attraverso la radio, al Gazzettino Regionale... Seppi così che papà non sarebbe più tornato. I miei sogni si frantumarono in un attimo ed iniziarono gli anni più difficili della mia vita.
Dopo il funerale per mesi la sera ci sembrava di udire il rumore della motocicletta del papà che tornava, di sentire il suo passo cadenzato salire la scala, ci pareva di vedere la maniglia abbassarsi e ci aspettavamo che comparisse sull'uscio.
Il dolore per la morte di papà così repentina fu immenso e lacerante, poi piano, piano esso lasciò il posto alla rassegnazione: bisognava riprendere il filo della vita ed affrontare le giornate anche se si presentavano sempre più difficili.
Venni a lavorare in città come cameriera in un bar, mi pagavano un po' più che al negozio e mi davano vitto e alloggio.
Dopo qualche mese conobbi un uomo, me ne innamorai e in breve tempo fui sposa e madre.
Passarono i mesi ed anche alcuni anni, poi a un tratto, iniziò a farsi sentire in maniera sempre più insistente una voce che diceva: - "Ricordi"? - Avresti voluto fare la maestra - Non ... [segue »]
Composto sabato 12 aprile 2008

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    Scritto da: Lidia Filippi
    Dedica:
    Dedicato a tutti coloro che nelle difficoltà non si perdono d'animo e coltivano i loro sogni.

    Commenti

    1
    postato da , il
    Grazie cara Tiziana! Si, c'è dentro di noi qualcosa che ci spinge a realizzare i nostri sogni e una grande forza per superare le avversità
    Ti abbraccio :-))
    Lidia

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