Farò la maestra
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...a prendersi cura di noi. Io mi trovavo seduta al tavolo con il quaderno di lingua aperto davanti a me e dovendo per compito scrivere alcuni nomi propri di persona che iniziavano con la lettera "enne" non seppi resistere alla tentazione di farla come la faceva la zia Alice: quale migliore occasione per far finalmente vedere a tutto il mondo come si scrive una vera "enne" maiuscola? Provai e riprovai, finalmente mi sembrò perfetta e allora scrissi nel mio quaderno: Nino, Nilla, Nicola...
Che bellezza! Mostrai il mio compito alla nonna: - "Brava" - mi disse - "Hai scritto molto bene." Io fui fiera di me stessa. Ripresi il mio cofanetto e feci l'appello sentendomi appagata e felice. Fu quello il momento in cui decisi che da grande avrei fatto la maestra!
La sera nacque un nuovo fratellino ed eravamo tutti contenti.
Intanto mi esercitavo per la futura professione: parlavo ai miei bottoni come fossero alunni veri, insegnavo loro "l'educazione" ossia le buone maniere, correggevo il loro linguaggio esortandoli a non parlare dialetto in classe; si facevano i conti e perfino la pausa, durante la quale li disponevo in cerchio per fare il girotondo o li muovevo per giocare a ... [segue »]
Composto sabato 12 aprile 2008
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