Farò la maestra
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...ci raccontava di essere stato in guerra; un valoroso alpino che aveva combattuto nel Carso. La sua fama in paese era di essere colui che introduce alla vita adulta e fa passare ai bambini la voglia di "giocare e basta...".
Una mattina il maestro stava presentando la poesia "Egoismo e carità", io partecipavo molto emotivamente, mi sentivo vicina alla... "poverella vite" che quando fiedon le nevi i teneri arboscelli, tenera l'altrui duol commiserando scioglie i capelli... e l'immagine del vecchio che "... tien colmo in mano un nappo e il tuo licor gli cade nell'ondeggiar del cubito sul mento, poscia floridi paschi ed auree biade sogna contento..." l'immagine mi era familiare e io ero assolutamente solidale con la vite così generosa, mentre come il poeta, anch'io odiavo l'alloro che "... quando s'invola il verno, ravviluppato nell'intatta vesta verdeggia eterno pompa dei colli, ma la sua verzura gioia non reca all'augellin digiuno, ché la splendida bacca invan matura non coglie alcuno...".
Stavo ascoltando e riflettevo sul significato di questi versi quando improvvisamente entrò in classe la bidella, parlò un po' con il maestro e poi entrambi mi guardarono. Capii che doveva essere successo qualche cosa di grave... Mi ... [segue »]
Composto sabato 12 aprile 2008
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