1a Parte. Sigilfredo. L'uomo più infame
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...tenente Cugini.
Uscii dalla fureria, direzione infermeria.
Vidi Cugini, al trotto, muoveva verso me.
Non ebbi maniera di proferir parola.
"Signor Catalfamo, ecco.
Qui c'è una licenza premio di sette giorni con decorrenza immediata.
Mi raccomando, esca in divisa.
La saluto.
Mi strinse forte la mano, forte, molto forte, con un bellissimo sguardo da" uomo".
Guardai quel pezzo di carta del cazzo.
Per averlo, spesso occorreva sfiorare la prostituzione dell'orgoglio.
Mai avrei avuto una licenza premio.
Piansi.
Disperato.
Il primo pianto da uomo.
Nessuna spiegazione poteva esser migliore sulle condizioni di papà.
Arrivai a Genova alle una della notte.
Composto domenica 20 marzo 2011
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