Vita da Bulemica
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...riuscirci o morire perché non vedevo altra soluzione. Nel mio sguardo si intravedeva il buio, ma la voglia di vivere ancora c'era, conobbi un ragazzo interessante in un freddo dicembre, subito trovai in lui una forte attrazione, cominciammo a parlare e ben presto a frequentarci, ma non volevo coinvolgerlo inizialmente nella mia situazione oscura. I giorni insieme a lui passavano ricchi di entusiasmo e felicità e mi lasciai trasportare in una relazione non mantenendo la promessa che mi ero fatta. Cominciammo a convivere e saltarono fuori tutti i miei scheletri nell'armadio, si accorse che vomitavo e che avevo disturbi alimentari, così dopo litigi interminabili, disperazione e sgomento, capi che insieme a lui potevo farcela. La strada da percorrere è stata difficoltosa, affrontare la malattia con tutte le sue conseguenze è drammatico, perché ti scontri con una realtà che vuoi nascondere a te stesso, ho dovuto convivere ed ancora devo convivere con problematiche a livello di salute molto complesse, quali problemi intestinali, bruciori di stomaco, asma e calo sessuale e tutto sommato poteva andarmi peggio. A distanza di un anno ancora non sono stabile, ma ogni giorno sento che faccio un piccolo passo verso la serenità, quella che per anni mi ero tolta per cercare di distruggermi.
Composto martedì 21 giugno 2016
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