Ricordo quella notte
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...viso e, asciugandomi in fretta con l'asciugamani diceva: "Presto andiamo, usciamo di casa... andiamo dalla vicina! " Feci un po' di resistenza, dicendo: "Mamma! Perché dobbiamo andare dalla vicina?"
Forse la mia resistenza, convinse finalmente mia madre a dirmi il motivo:
"c'è stato il terremoto!"
Quelle parole, mi hanno riportato al giorno precedente, quando attraversando la piazza del paese assieme a mia madre, notammo molte persone con il naso all'insù, mentre guardavano la facciata della Chiesa Madre e, in particolare il suo campanile, dicendo che una scossa di terremoto aveva causato una crepa profonda.
Né io, né mia madre dettimo importanza alla notizia.
Ciò mi fece rendere conto, che il terremoto... non era qualcosa di positivo.
Sentivo mia madre, che mi tirava il braccio, camminando verso l'uscita di casa; si sentivano vocii di persone in lontananza.
Con fretta mia madre, tirandomi dietro, chiudeva il portone di casa, sbattendolo. Attraversammo il cortile di corsa, arrivando in un lampo alla porta dell'abitazione della vicina di casa: "là, staremo al sicuro, in quanto l'abitazione è bassa" disse mia madre. Siamo entrati... ho notato la piccola abitazione piena di persone più o meno giovani sedute nelle sedie messe a giro vicini ai muri della stanza.
C'era chi ... [segue »]
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